RIDOLFI, Ottavio
Massimo Carlo Giannini
Non conosciamo la sua data di nascita esatta: sappiamo solo che fu battezzato a Roma il 24 marzo 1582 nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini. Il padre Giovanni [...] Francesco era un importante banchiere fiorentino attivo nell’Urbe con solidi rapporti con la Curia e la Camera apostolica.
La famiglia paterna vantava, fra l’altro, legami di parentela con il cardinale Alessandro de’ Medici (che divenne papa Leone XI ...
Leggi Tutto
DODONE
Carluccio Frison
Non sono note né la data di nascita né le origini di questo vescovo di Modena e incerti sono pure gli inizi della sua carriera ecclesiastica. Quando viene ricordato per la prima [...] volta, in un atto di enfiteusi "in urbe Mutine" del 6 luglio 1100, conservato nel locale Archivio capitolare, appare già nelle vesti di vescovo. Tuttavia, diciassette mesi più tardi, stando al successivo documento del 2 dic. 1101non risulta essere ...
Leggi Tutto
GIUSTINIANI, Pietro
Giuseppe Pavanello
Erudito e uomo politico veneziano, figlio di Luigi, nacque intorno al 1490, morì nel 1576. Entrò nel Consiglio il 1518, ricoprì varie magistrature, e fu savio [...] agli Ordini, maggior savio ed esecutore alle Acque e finalmente senatore.
Scrisse una Rerum venetarum ab urbe condita historia (Venezia 1560) che gli procurò non pochi fastidî, specialmente da parte dei Davila, connestabili di Cipro. Per ciò, e anche ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dal "primo triumvirato" agli inizi dello scontro tra Cesare e Pompeo
Luca Fezzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo il ritorno di Pompeo, [...] del proprio mandato o, in alternativa, la possibilità di candidarsi al consolato per il 48 a.C. senza presentarsi nell’Urbe. La ragione è semplice: tra la scadenza del mandato e la candidatura, egli rimarrebbe privato cittadino, e come tale passibile ...
Leggi Tutto
STERN, Ludovico
Francesco Santaniello
– Nacque a Roma il 5 ottobre 1709 da Ignazio e da Maria Elena Clum.
Il padre, pittore di origine bavarese stabilitosi in Italia, giunse a Roma nel 1702 e fu il [...] capostipite di una dinastia di valenti artisti e architetti operanti nell’Urbe per oltre due secoli. La madre era romana di nascita, ma di genitori tedeschi.
Nel 1713, a seguito degli impegni lavorativi del padre, con la famiglia si trasferì dapprima ...
Leggi Tutto
Graziano (Flavius Gratianus)
Graziano
(Flavius Gratianus) Imperatore romano d’Occidente (Sirmio 359-Lione 383). Figlio di Valentiniano I, che lo nominò augusto, a cui successe nel 375. Cristiano convinto, [...] il titolo di pontefice massimo e inaugurò una nuova fase politica antipagana, mostrandosi intollerante anche con i culti tradizionali dell’Urbe. Nel 378 vinse gli alamanni presso Colmar. Nel 383 si accinse a combattere l’usurpatore Magno Massimo in ...
Leggi Tutto
GIOVANNI
Irene Scaravelli
Fu vescovo di Arezzo dall'868. Il nome del padre, Trasone, è noto attraverso un documento dell'877 con cui G. faceva donazione al monastero di Farfa di alcuni beni lasciatigli [...] 1906, n. X pp. 94-96; Il Chronicon di Benedetto, monaco di S. Andrea del Soratte e il Libellus de imperatoria potestate in urbe Roma, a cura di G. Zucchetti, ibid., LV, ibid. 1920, p. 203; G. Tessier, Recueil des actes de Charles II le Chauve, roi ...
Leggi Tutto
Presso gli antichi Romani, le rendite annuali dello Stato, in denaro o in natura, e in altri periodi, l’insieme dei più essenziali prodotti agricoli ottenuti da un determinato territorio anno per anno. [...] Nei primi secoli della Repubblica romana il grano prodotto nelle regioni vicine era sufficiente ai bisogni dell’Urbe. Con le grandi trasformazioni dell’agricoltura italica e il processo di urbanizzazione i problemi del rifornimento di cereali alla ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dalla morte di Caio Gracco alla guerra sociale
Luca Fezzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La morte di Caio Gracco (121 a.C.) non pone [...] plebe nel 119 a.C., si oppone all’ampliamento delle distribuzioni di grano (che, tra l’altro, attirando gli indigenti nell’Urbe, rischiano di vanificare ancor più la riforma agraria graccana). Pretore nel 115 a.C., si stacca dai Metelli; nel 111 a ...
Leggi Tutto
POENINUS (Phoeninus-Pvoninus)
A. Gallina
Divinità celtica, venerata dalle popolazioni dei Nantuati, Veragri e Seduni come dio protettore del valico del Gran San Bernardo (Liv., xxi, 38, 9). Dopo la conquista [...] romana, attraverso l'abituale processo di interpretatio Romana delle divinità indigene, entrò a far parte del pantheon dell'urbe, con il nome di Iuppiter Poeninus; restò inalterato, però, il suo carattere di dio della montagna, al quale erano offerti ...
Leggi Tutto
urbe
s. f. [dal lat. urbs urbis «città», riferito anche a Roma per antonomasia], letter. – Città. Per antonomasia, con iniziale maiusc., e come reminiscenza classica con una certa enfasi retorica, la città di Roma: i monumenti dell’Urbe.
ab Urbe condita
‹... kòndita› (lat. «dalla fondazione dell’Urbe»). – Formula con cui è denominata dagli antichi storici ed eruditi romani l’era che muove dall’anno di fondazione di Roma, anno che, da Varrone in poi (e cioè dalla prima metà...