Cardinale, nato a Cérilly in Champagne il 4 febbraio 1575, morto il 2 ottobre 1629. Fattosi prete, assistette il cardinale Du Perron nelle sue conferenze con i ministri ugonotti. Riuscì sul principio del [...] fra Carlo I d'Inghilterra e la cattolica Enrichetta Maria figlia di Enrico IV di Francia; fu creato cardinale da UrbanoVIII il 20 agosto 1627, e nel 1628 presidente del consiglio di Stato del re.
Si hanno di lui opere ascetiche, pubblicate ...
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. Famiglia di architetti militari italiani. Battista, nato verso il 1550, morto a Madrid nel 1616, fu al servizio di Filippo II e Filippo III di Spagna e lavorò a varie fortificazioni lungo le coste del [...] , dove costruì fortificazioni, e morì a Cartagena nel 1649.
Francesco, figlio di Giovanni Battista il Vecchio, lavorò per UrbanoVIII e Innocenzo X, poi per l'imperatore Ferdinando III e fu nominato ingegnere generale dell'Ungheria. Morì nel 1663. ...
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ROMAGNA Paese della provincia di Forlì, a 219 m. s. m., nella valle del fiume Bidente, in una regione ricca di acque minerali. Ha 1123 ab. (il suo comune ne ha 7615). S'ignora quando e da chi sia stato [...] conduce in Casentino. Di essa non restano che un torrazzo e vasti sotterranei. Civitella tornò ai Malatesta per investitura di UrbanoVIII. Essa ebbe a soffrire saccheggi e manomissioni da parte delle truppe del Borbone (1527) e da quelle del duca di ...
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Architetto. Operò dal 1619 al 1621 in Faenza dove eresse la fontana di Piazza Grande: e, dal 1624 al 1657, anno della sua morte, in Roma, dove in qualità di architetto della Camera apostolica diresse i [...] costruì la chiesa. Disegnò un volume d'incisioni, rimasto inedito, che riproduce le fabbriche fatte erigere da papa UrbanoVIII.
Bibl.: G. Baglione, Vite dei pittori, scultori, architetti ecc., Roma 1642; O. Polla, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon ...
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OSSOLIŃSKI, Jerzy
Jan Dabrowski
Uomo di stato polacco, nato nel 1605, morto nel 1650. Sino da giovane dimostrò grande abilità diplomatica e nel 1633, durante il regno di Ladislao IV, divenne celebre [...] per la riuscita ambasceria presso UrbanoVIII, Venezia e l'imperatore e soprattutto per essere riuscito a realizzare il matrimonio di Ladislao IV con l'arciduchessa Cecilia Renata. Nel 1638 divenne vicecancelliere e nel 1645 gran cancelliere. Come ...
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Nacque, dell'illustre casata fiorentina, in Firenze, il 30 novembre 1302. Divenne carmelitano ancor giovanissimo, e studiò in Parigi e in Avignone. Tornato in patria, si dedicò alla predicazione, tanto [...] (1360). Morì il 6 gennaio 1373; papa Eugenio IV permise che si venerassero le reliquie di lui, ma il processo di canonizzazione fu concluso solo nel 1629, sotto UrbanoVIII. La festa, dal 30 gennaio, fu più tardi (1666) trasportata al 4 febbraio. ...
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GIOVANNI di Dio, santo
Giovanni Ciudad, nato a Montemor-o-Novo (Portogallo) l'8 marzo 1495, morto a Granata l'8 marzo 1550. Condusse una vita vagante e avventurosa in varie regioni d'Europa e in Africa. [...] elevata a ordine ospitaliero (v. ospitalieri, fratelli, XXV, p. 687). Beatificato dal pontefice UrbanoVIII, il 21 settembre 1638, fu canonizzato da Alessandro VIII, il 16 ottobre 1690. Leone XIII lo proclamò patrono degli ospedali e dei moribondi. ...
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Medico nato a Firenze nella seconda metà del Cinquecento, si stabilì ancor giovane a Roma ove divenne insegnante alla Sapienza; fu archiatra pontificio di UrbanoVIII e Innocenzo X. Morì nel 1644.
Fra [...] i suoi scritti vanno notati: Disquisitio iatro-phisica ad testum 23 Hippocratis de aëre, aquis et locis; De contagione pestifera (1641); De calculorum causis et aquae Tiberis bonitate (1637); Relazione ...
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Cardinale e statista (Pescina, L'Aquila, 1602 - Vincennes 1661). Figlio di un funzionario dell'amministrazione dei feudi di Filippo Colonna, passò la giovinezza a Roma (allievo dei gesuiti) e nel 1619 [...] incontro personale dei due risale al 29 genn. 1630) e presso di lui, a Parigi, fu inviato dal papa UrbanoVIII nella primavera del 1632 per ottenere il favore francese alla progettata occupazione sabauda di Ginevra. In tale occasione ricevette a ...
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quod non fecerunt Barbari, Barbarini fecerunt
〈... fečèrunt bàrbari ...〉 (lat. «ciò che non fecero i barbari, l’hanno fatto i Barberini»). – Nota pasquinata (di cui sembra sia stato autore il mantovano Carlo Castelli) scritta contro il papa...
eminenza
eminènza s. f. [dal lat. eminentia]. – 1. a. L’essere eminente, il sovrastare per altezza: l’e. del luogo, della torre; l’e. di una cima. b. Luogo elevato, parte sovrastante: eminenze e cavità, delle quali ne è numero grandissimo...