Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] degli insediamenti meridionali. E, d’altra parte, la tesi, spesso corrente, per cui nel Mezzogiorno non vi sarebbe stata vera e propria civiltà urbana, è una tesi corrosa dal buon senso prima ancora che dalla ricerca storica27. È vero soltanto che ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] infatti, se le sfere salvaguardano l'eternità del mondo, non vi è spazio per uno stato migliore qual è la buona novella di ospedali che già nel V sec. caratterizzavano il panorama urbano delle maggiori città dell'Impero. Oltre agli ospedali più famosi ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] che non vi è la possibilità per i cristiani di nascondere la loro fede. La privacy è quasi impossibile in contesti urbani o di apol. sec. 71,1, e Soz., h.e. II 23,8.
57 P. Lond. VI 1913, ll. 3-8, edito in H.I. Bell, Jews and Christians in Egypt: the ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] Dialogi una testimonianza affidabile per la storia della penisola tra V e VI secolo, per le sedi vescovili, le nascenti comunità monastiche, il paesaggio rurale e urbano, l'impatto delle popolazioni germaniche, Goti e Longobardi soprattutto, i primi ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] «che avevano vinto il tempo» nel decoro urbano esplicita il senso di privazione della nuditas che 124 Them., Or. 12.
125 Soc., h.e., III 25, PG 67, cc. 452-453; Soz., h.e. VI 4, PG 67, cc. 1300 segg.
126 Hil., c. Aux., PL 10, cc. 609-618.
127 Cod. ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] di s. Silvestro. V. è l'unico fra i papi del VI secolo a non essere accolto nella basilica di S. Pietro. In questa Paris 1998, p. 389-456; F. Guidobaldi, Spazio urbano e organizzazione ecclesiastica a Roma, in Acta XIII Congressus Internationalis ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] , che giunse a Roma il 24 dicembre 1468 e vi si trattenne fino al 9 gennaio 1469. L'imperatore venne Urbis" tra XV e XVI secolo, in Roma e lo Studium Urbis. Spazio urbano e cultura dal Quattro al Seicento. Atti del convegno Roma, 7-10 giugno 1989 ...
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Il movimento e l'organizzazione cooperativa
Luigi Trezzi
Questo contributo vuole mostrare quanto fecero i cattolici italiani per la diffusione delle cooperative, accennando all’ipotesi che esse fossero [...] trovato che tra il 1896 ed il 1930 nel 56% dei casi vi era una identità di sede tra cassa e monte. Ma forse capacità generativa di altre forme cooperative11 cui, per l’ambiente urbano, si affiancò godendo di una inferiore diffusione la cassa operaia ...
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MONACHESIMO
Vito Fumagalli
Francesco Sferra
Monachesimo cristiano
di Vito Fumagalli
1. Lo spirito del monachesimo
Il fenomeno monastico appartiene, sotto forme diverse, all'intera storia della civiltà, [...] e gli impulsi della carne, le sue debolezze e prevaricazioni. Non vi è religione positiva che non ne sia stata segnata, e spesso l'agricoltura, nata dalla prima, sono un fenomeno tipicamente urbano e appunto da ciò deriva l'impulso maggiore che esse ...
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Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] e decantavano le meraviglie di Dio nel suo Pontefice. Egli vi è stato oggetto della tenerezza di tutta la cristianità, delizia XXV sessione (1563) e sulla disciplina delle canonizzazioni di Urbano VIII del 1634 – fino a quella sorta di ‘revisione ...
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guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...
escapismo s. m. Fuga, evasione dalla realtà (percepita come noiosa o problematica), messa in atto cercando rifugio nell’immaginazione o nel divertimento. ♦ Il regista James Orr, per la ditta Walt Disney, ha preteso, tre anni fa di raccontarne...