Astronomo tedesco naturalizzato britannico (Hannover 1738 - Slough 1822). Dal 1755 in Inghilterra, si occupò inizialmente di musica, ma coltivò sempre gli studi di astronomia: scoprì il pianeta Urano (1781) [...] la sua prima osservazione della nebulosa di Orione (1774). Pochi anni dopo, la notte del 13 marzo 1781 scoprì il pianeta Urano; scoperta che gli diede fama improvvisa e un assegno del re Giorgio III per poter continuare le sue ricerche. Nel 1786 ...
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Matematico e astronomo (Lidcot, Cornovaglia, 1819 - Cambridge 1892); professore di astronomia e geometria a Cambridge, dove diresse l'osservatorio; socio straniero dei Lincei (1883). Determinò (1845) la [...] posizione del pianeta sconosciuto (Nettuno) che perturbava la posizi0ne di Urano, ma non riuscì a ottenere da Sir G. Airy, allora direttore di Greenwich, che si eseguissero osservazioni astronomiche atte a dare la conferma sperimentale dei suoi ...
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Matematico e astronomo (Salem, Massachusetts, 1809 - Cambridge, Massachusetts, 1880), prof. nella Harvard University (dal 1842), direttore e poi sovraintendente dell'Ufficio federale per la determinazione [...] delle longitudini. Come astronomo si occupò in particolare di calcolare le perturbazioni di Urano in occasione del passaggio della grande cometa del 1843, giungendo a ipotizzare l'orbita teorica di un nuovo pianeta transuranico (Nettuno), ...
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Astronomo (Bolton, Lancashire, 1799 - Maidenhead 1880); costruì pregevoli riflettori e cannocchiali, con i quali fece importanti scoperte: le 6 stelle del trapezio di Orione, il satellite di Nettuno (1846), [...] l'8º satellite di Saturno (1848) e i 2 satelliti Umbriel e Ariel di Urano (1851). ...
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Astronomo nederlandese naturalizzato statunitense (Harenkarspel 1905 - Città di Messico 1973). Studiò all'università di Leida e nel 1933 si trasferì negli USA dove fu assistente dell'osservatorio Yerkes [...] (Wisconsin) e in seguito dell'osservatorio McDonald (Texas). Si dedicò soprattutto allo studio dei pianeti; tra l'altro, nel 1948 scoprì il quinto satellite di Urano (Miranda) e nel 1949 scoprì il secondo satellite di Nettuno (Nereide). ...
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Astronomo e geodeta (Garegnano, Milano, 1752 - Milano 1832). Direttore della specola di Brera a Milano, assolse molti importanti incarichi in Italia e all'estero, specie sotto Napoleone. Notevoli le sue [...] , sull'obliquità dell'eclittica, sulle teorie orbitali; la sua massima ricerca in quest'ultimo campo è quella relativa al pianeta Urano, scoperto da W. Herschel nel 1781, di cui O. pubblicò (1793) le tavole degli elementi orbitali. Nel campo della ...
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Astronomo ed economista (Wallace, Nuova Scozia, 1835 - Washington 1909), prof. di matematica all'osservatorio navale di Washington (1861-77) e soprintendente (1877) all'American Ephemeris. Insegnò anche [...] ). A N. si devono numerose opere di astronomia, tra cui le tavole orbitali di Nettuno (1867) e di Urano (1874). Notevolissimo il suo contributo alla conoscenza delle costanti fondamentali dell'astronomia. Come economista, s'ispirò ai principî della ...
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Astronomo e geodeta (Laon 1744 - Castellón de la Plana 1804). Fu astronomo-idrografo della marina e partecipò con G. D. Cassini iunior e A.-M. Legendre al collegamento geodetico degli osservatorî di Parigi [...] e di Greenwich, e alla misura, con J.-B. Delambre, dell'arco di meridiano tra Dunkerque e Montjuich (Barcellona). Scoprì anche comete, di cui calcolò le orbite, e fu tra i primi osservatori di Urano. ...
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Sacerdote fenicio la cui personalità è molto discussa; secondo Eusebio sarebbe vissuto prima della guerra troiana e avrebbe composto una storia fenicia, tradotta in greco, col titolo τὰ Φοινικικὰ, da Filone [...] di Eusebio, che cita Filone. L'opera trattava di cosmogonia e zoogonia fenicia; origine della civiltà umana; storia di Urano e Crono; antica religione fenicia. Si è a lungo dubitato dell'autenticità delle notizie fornite da Filone, per il carattere ...
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Astronomo e matematico russo (Åbo 1740 - Pietroburgo 1784). Di origine svedese, si trasferì (1768) a Pietroburgo, dove ebbe come maestro L. Eulero. Il suo nome resta legato a una cometa osservata nel 1770 [...] gassoso. L. dimostrò poi che un nuovo oggetto celeste scoperto da W. Herschel (1781) non era una cometa, ma un pianeta (Urano), e da certe irregolarità del suo moto dedusse l'esistenza di pianeti ancor più lontani. Il nome di L. resta anche legato ...
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urano-1
urano-1 [dal gr. οὐρανός «cielo, volta celeste; palato»]. – Primo elemento di parole composte della terminologia dotta e scientifica, formate modernamente, in cui può significare «cielo» (come in uranografia) oppure, per traslato,...
urano-2
urano-2 [tratto da uranio2]. – In mineralogia, primo elemento compositivo del nome di taluni minerali, che indica la presenza in essi di uranio.