Nei reattori nucleari a fissione, regione, usualmente uno strato o un guscio disposto attorno al nocciolo centrale fissile del reattore stesso, contenente materiale fertile che è trasformato in combustibile [...] a fissione a neutroni termici, sia in quelli a neutroni veloci. Può essere costituito dall’isotopo di peso atomico 238 dell’uranio o dall’isotopo di peso atomico 232 del torio. Il primo, mediante cattura di neutroni, si trasforma in plutonio 239, il ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La Seconda guerra mondiale
Daniel J. Kevles
La Seconda guerra mondiale
La Seconda guerra mondiale vide un impiego senza precedenti della tecnologia. [...] 'università. Il 2 dicembre 1942 erano già state raccolte quasi 400 t di grafite, 6 t di metallo d'uranio e 50 t di ossido d'uranio. Sotto la direzione di Fermi, le barre di controllo della reazione furono lentamente ritirate e nella pila ebbe luogo ...
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radioattività Emissione di radiazioni ionizzanti da parte di nuclei atomici (nuclei radioattivi) che subiscono una trasformazione strutturale.
Tipi di radioattività
La r. si distingue in r. naturale [...] (in cui n indica un numero intero): A=4n (famiglia del torio), A=4n+2 (famiglia dell’uranio-radio), A=4n+3 (famiglia dell’attinio-uranio). Esiste anche la famiglia del nettunio (A=4n+1) che comprende elementi artificiali. Tutti i radioelementi di ...
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In fisica nucleare, materiale non adatto a essere utilizzato direttamente come combustibile nucleare ma che in combustibile si trasforma per assorbimento di neutroni.
Nei reattori nucleari a fissione a [...] a reazione di fissione per cattura di neutroni. L’uranio 238 è utilizzato nella tecnica dei reattori a neutroni veloci plutonio 239 che viene rigenerato appunto per trasformazione dell’uranio 238.
Nei futuri reattori a fusione, che utilizzeranno ...
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Fisico (Redondo Beach, California, 1907 - El Cerrito, California, 1991), prof. nell'univ. di Berkeley (dal 1946). Ha scoperto (1940), con P. H. Abelson, l'elemento di numero atomico 93 (nettunio), derivato [...] dall'uranio, attraverso un isotopo radioattivo intermedio. Poi (1941) ha scoperto il plutonio con G. Th. Seaborg (con cui nel 1951 ha condiviso il premio Nobel per la chimica). Nel 1945, indipendentemente da V. I. Veksler, ha elaborato la teoria ...
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Fisico e chimico statunitense (Tacoma, Washington, 1913 - Bethesda, Maryland, 2004). Tra le sue scoperte va ricordato che nel 1940, insieme a E.M. McMillan, ottenne il nettunio bombardando con neutroni [...] atomi di uranio 238. Fu membro della National Academy of Sciences e presidente dell’American Geophysical Union. Scienziato con approccio interdisciplinare, si è occupato di ricerche di fisica nucleare al Naval Research Laboratory di Washington (1941) ...
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Sigla di heavy water reactor che indica un reattore nucleare moderato e raffreddato con acqua pesante in pressione; il basso assorbimento di neutroni da parte del moderatore consente di utilizzare combustibile [...] formato essenzialmente da uranio naturale. ...
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esperio
espèrio [Der. dell'antico nome Esperia dell'Italia, dal gr. hespérios "occidentale"] [STF] [FNC] De-nomin. data da E. Fermi nel 1936 all'elemento transuranico di numero atomico 94, da lui prodotto [...] bombardando uranio con neutroni rallentati, poi riscoperto da altri e oggi chiamato plutonio. ...
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ritrattamento
ritrattaménto [Atto ed effetto del ritrattare "trattare di nuovo", comp. di ri- e trattare] [FNC] Nella tecnica dei reattori nucleari a fissione, il trattamento chimico del combustibile [...] esaurito, volto a estrarne la maggior parte dell'uranio e del plutonio, costituente una delle fasi del trattamento generale che porta alla formazione delle scorie nucleari: v. reattori nucleari a fissione, fisica dei: IV 756 a. ...
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Fisico (St. Paul, Minnesota, 1911 - Roseville, Minnesota, 1994), dal 1946 prof. all'univ. del Minnesota. Si è dedicato alla spettrografia di massa, costruendo un particolare tipo di spettrografo. Fu il [...] primo a separare (1940) l'isotopo 29325U dell'uranio. ...
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uranio1
urànio1 agg. [dal gr. οὐράνιος «celeste», der. di Οὐρανός «cielo»]. – Variante di uranico1, usata spec. nel femm. come epiteto di Afrodite (Afrodite u. o Urania) e come nome proprio di una delle Muse, Urania, protettrice dell’astronomia...
uranio2
urànio2 s. m. [lat. scient. Uranium, denominato così (1789) per solennizzare la scoperta, fatta pochi anni prima (1781), del pianeta Urano, che a sua volta è dal nome greco, Οὐρανός, del dio Urano (v.) e del cielo]. – Elemento chimico,...