Cristaldi, Franco
Mario Sesti
Produttore cinematografico, nato a Torino il 3 ottobre 1924 e morto a Monte Carlo il 1° luglio 1992. A partire dalla produzione, nel 1954, del primo lungometraggio di finzione, [...] (1965; Corpo a corpo), Claude Lelouch per Vivre pour vivre (1967; Vivere per vivere), Louis Malle per Le souffle au cœur (1971; Soffio al cuore) e Lacombe Lucien (1974; Cognome e nome: Lacombe Lucien). Negli ultimi decenni della sua attività, durante ...
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Begone Dull Care
Giannalberto Bendazzi
(Canada 1949, colorato, 9m); regia: Norman McLaren, Evelyn Lambart; produzione: National Film Board of Canada ‒ Office National du Film du Canada; musica: Oscar [...] 1981.
V.T. Richard, Norman McLaren Manipulator of Movement ‒ The National Film Board Years, 1947-1967, London-Toronto 1982.
D. Carrière, Norman McLaren, Montréal 1991.
M. Jean, Au cœur de la modernité picturale, in "24 images", n. 100, hiver 2000. ...
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Libano
Sergio Di Giorgi
Cinematografia
Dopo aver mosso i primi passi negli anni Quaranta con i due lungometraggi di finzione di Ali al-Ariss, Bayyā῾at al-ward (1943, La fioraia) e Kawkab, amīrat al-Ṣaḥrā᾽ [...] all'attività in L. dell'associazione Médecins sans frontieres un intenso reportage, intitolato Lubnān balad al-῾asal wa-᾽l-bah̠ūr (1987, Il paese del miele e dell'incenso).La duplice tragedia di un esilio imposto dalla guerra, condizione comune a ...
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Jancsó, Miklós
Silvana Silvestri
Regista cinematografico ungherese, nato a Vác (Budapest) il 21 settembre 1921. Il suo nome è legato soprattutto ai film realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta, [...] Fitzgerald, J. è diventato popolare tra i giovani ungheresi, anche per il film ricco di canzoni Nekem lámpást adott kezembe az ur Pesten (1999, A Pest il Signore mi ha messo una lanterna nelle mani), ai primi posti nella classifica degli incassi ...
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Cinémathèque française
Donatello Fumarola
Archivio di film, fondato a Parigi nel 1936 da Henri Langlois (1914-1977) e Georges Franju, grazie al sostegno finanziario di Paul-Auguste Harlé, allora direttore [...] (1952; trad. it. 1956), F.W. Murnau (1964), Fritz Lang (1976). Marie-Antonine Epstein (1899-1995) fu sceneggiatrice di Cœur fidèle (1923), L'affiche (1926) e Six et demi, onze (1927) diretti dal fratello Jean Epstein, e regista e sceneggiatrice con ...
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Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] di Sodoma (1975) di Pasolini, Blow-up (1966) di Antonioni, The devils (1970; I diavoli) di Ken Russell, Le souffle au cœur (1971; Soffio al cuore) di Louis Malle, La proprietà non è più un furto (1973) di Elio Petri, La grande bouffe (1973; La ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] della storia raccontata: se il narratore dice che in casa di madame Aubain (in questo caso è Flaubert, nel racconto Un cœur simple) c'era un barometro, vuol dire che lui era presente e quindi è tutto vero, perché un barometro in quel racconto ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] meritano qui tre memorabili operazioni di racconto televisivo, anomale nella loro unicità: le due miniserie di Ingmar Bergman (Scener ur ett äktenskap, 1973, Scene da un matrimonio e Fanny och Alexander, 1982, Fanny e Alexander); le due serie Heimat ...
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Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] ispirati al suo maestro R. Leenhardt, Doniol-Valcroze scrisse e diresse L'eau à la bouche (1960; Le gattine) e poi Le cœur battant (1962). La sceneggiatura di L'eau à la bouche, che si richiama ad alcuni grandi modelli come La règle du jeu (1939 ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] collegano i modi della narrazione occidentale e contemporanea alle presunte origini mitiche, ma delineano una sorta di Ur-modello immaginario del racconto presente già nelle mitologie antiche. In queste ricerche Campbell riprende in maniera diretta ...
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ur-
(propr. Ur-). – Prefisso, quasi sempre tonico, della lingua tedesca, col valore di «antichissimo, primo, originale, schietto». Può servire anche come elemento rafforzativo, e, nei nomi di parentela, a indicare l’antenato immediatamente...