CRISTO
P. Skubiszewski
Per la narrazione della nascita, della vita e morte, dei miracoli e della parola di C., cardine della fede cristiana, i testi-base sono costituiti dai quattro vangeli, libri destinati [...] 10, 24-38; At. 9, 20; Gal. 2, 20), Figlio di Davide (Mt. 9, 27; 21, 9; 22, 41-46; Lc. 1, 32; At. 2, 29-36), Figlio dell'Uomo (Mt. 26, 24; Mc. 8, 31; 9, 31; Gv. 3, 14; 12, 23; 12, 34; Ap. 1, 12-16); Servitore sofferente di Jahvè (Mt. 12, 17-21; At. 3 ...
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Prelato (Badem, Treviri, 1798 - Treviri 1864); eletto vescovo di Treviri nel 1839, per l'opposizione del governo prussiano dovette rinunziare; fu rieletto nel 1842, e non prestò giuramento allo stato. [...] Efficace predicatore, attivo uomo di governo e amministratore, espose nel 1884 la celebre reliquia della "Sancta tunica" (heiliger Rock), visitata da un milione di pellegrini. Il fatto suscitò una vivace polemica, cui partecipò il von Sybel, e che ...
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La conoscenza anticipata di tutto il futuro, che è uno degli attributi della natura divina.
La dottrina cattolica, di fronte alla difficoltà di dover conciliare l’assoluta p. di Dio con la libera attività [...] di Dio stesso e dell’uomo, ammette come verità indiscussa tanto la perfetta p. di Dio, quanto la completa libertà dell’uomo, nonché la misteriosa cooperazione d’entrambe nell’atto volitivo. ...
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Nella teologia cattolica, «il piano secondo cui Dio ordina la creatura razionale al conseguimento della vita eterna» (s. Tommaso). Nessuno è escluso dalla beatitudine eterna senza sua colpa, poiché Dio [...] del problema da parte di s. Agostino. Vi fu poi il predestinazionismo (tanto la salvezza quanto la dannazione eterna dell’uomo dipendono esclusivamente dalla volontà di Dio) di Gotescalco, ripreso nel 14° e 15° sec. da J. Wycliffe e da J ...
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Teologo protestante (Poznań 1799 - Heidelberg 1867), prof. di storia del cristianesimo nei seminarî di Wittemberg (1828) e di Heidelberg (1837). Formatosi sotto l'influenza della spiritualità pietista, [...] studiò il processo di spiritualizzazione dell'uomo e del mondo nel quadro della storia religiosa ed etica dell'umanità. Conservatore in materia di critica biblica, come storico del cristianesimo ritenne lo sviluppo del cristianesimo in senso ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] ‘moderne’. Da tutte le altre tuttavia si differenzia per il tratto distintivo del culto di Cristo, che è Dio fattosi uomo per salvare l’uomo, morto e risorto al terzo giorno; né Mosè né Maometto né Buddha né Zaratustra né Mani, infatti, ebbero mai ...
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LUALDI, Michelangelo
Maarten Delbeke
Nacque a Roma all'inizio del XVII secolo. Secondo i pochi dati biografici del Mandosio, in lingua latina, e ripresi dall'Amati in italiano, il L. fu "uomo di grande [...] erudizione nella teologia e nella storia, fu tenuto in molta stima dagli eruditi dei suoi tempi. La chiesa di S. Marco lo ebbe nel novero dei suoi canonici, e Roma in quello dei suoi letterati. I suoi ...
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trickster Termine, propriamente «mistificatore, imbroglione», usato convenzionalmente nella letteratura etnologica e storico-religiosa per indicare una categoria di figure mitiche che nella loro grande [...] varietà morfologica (il t. può essere concepito come un uomo, sia pure sovrumano, per es. Wakdjũnkaga dei Winnebago, oppure come un animale, per es. il Coyote degli Indiani nordamericani) presentano tratti ricorrenti e caratteristici. Il t. della ...
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Termine moderno, derivato dal nome del fiume Indo, che all’inizio del 19° sec. i Britannici iniziarono a usare per designare il complesso di credenze e pratiche religiose della vasta popolazione dell’India [...] azioni compiute in questa vita e nelle precedenti, a determinare l’appartenenza a una casta: tra un’esistenza e l’altra l’uomo può dimorare nei cieli come divinità o negli inferi come demone, e quando tornerà sulla Terra nascerà in una casta o nell ...
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Cronista e teologo (n. Norwich 1258 circa - m. 1328); domenicano, baccelliere, fu poi maestro a Oxford (1302-07, 1314-15), con un intervallo a Parigi; nel 1324 fu lettore nel convento domenicano di Londra. [...] Uomo di vasta cultura, ha lasciato ampî commenti agli "autori" (Giovenale, Seneca, ecc.): particolare diffusione ebbe il suo commento al De consolatione di Boezio. I suoi Annales sex regum Angliae, che concernono la storia inglese relativa agli anni ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...