Le Paleoscienze. La conoscenza del corpo umano nella preistoria
Giorgio Manzi
Loretana Salvadei
La conoscenza del corpo umano nella preistoria
Il nostro corpo rappresenta certamente una fra le più [...] gruppo può fornire, garantendo la sopravvivenza di un individuo menomato. Il caso più noto è quello di Shanidar 1, un uomo di Neandertal del Vicino Oriente (Iraq) vissuto circa 50.000 anni fa. Lo scheletro rappresenta l'ominide forse più gravemente ...
Leggi Tutto
Botanica
Lesione traumatica caratterizzata dalla soluzione di continuità nei tessuti esterni nelle piante. Le cause possono essere varie: animali fitofagi, gelo e disgelo (rottura delle radici superficiali, [...] ecc.), il freddo, i venti, la grandine, i fulmini e infine l’azione dell’uomo (la battitura nella raccolta delle olive e simili). Alcune f. sono provocate dall’uomo per propria utilità e, se fatte con le dovute cautele, non sono dannose alla pianta ...
Leggi Tutto
Metilpentosio, CH3(CHOH) 4CHO. La forma levogira si può estrarre dai metilpentosani della gomma adragante e dalle alghe o fuchi marini per macerazione con acido diluito; la forma destrogira (rodeosio) [...] è contenuta in glicosidi delle Convolvulacee: per es., convolvulina, gialappina ecc. Nell’uomo, il f. è un costituente fondamentale di alcuni recettori cellulari, di alcune gonadotropine, di alcuni cheratan-solfati e di alcuni enzimi (a-amilasi ...
Leggi Tutto
Cavità generale del corpo, rivestita da epitelio di origine mesodermica, in cui nei Vertebrati, negli Echinodermi e in alcuni Vermi sono situati i visceri. Residui del c. si rinvengono in corrispondenza [...] del pericardio e dei nefridi negli Artropodi e nei Molluschi. Nell’Uomo e nei Mammiferi, in rapporto allo sviluppo del diaframma e alla delimitazione del pericardio, il c. è costituito dalle cavità pericardica, pleuriche e addominale.
Celosomia La ...
Leggi Tutto
Sigla di rapid eye movements, che in neurofisiologia indica la fase del sonno caratterizzata da movimenti rapidi degli occhi, scomparsa della sincronizzazione dell’elettroencefalogramma e modificazioni [...] ’elettromiogramma, nonché da alterazioni varie del sistema nervoso autonomo (miosi, aritmie cardiache, ipotensione arteriosa ecc.). Nell’uomo coincide con il periodo di più intensa attività percettiva e cognitiva, in cui si organizzano gli elementi ...
Leggi Tutto
Scienza dell'alimentazione. - Dallo studio - sempre più vasto e approfondito - dei problemi alimentari che riguardano l'uomo e gli animali, in condizioni normali, patologiche e sperimentali, in questo [...] negli animali da esperimento, delle alterazioni istologiche del fegato (steatosi, fibrosi) molto simili alla cirrosi epatica dell'uomo. Le indagini fatte da J. Gillman e Th. Gillman sulle deficienze alimentari in Africa hanno documentato delle vaste ...
Leggi Tutto
SONNO E VEGLIA
Gian Franco Rossi
. Con i termini di s. (XXXII, p. 145) e v. vengono definiti due stati fisiologici comuni a tutti gli animali, obiettivamente caratterizzati rispettivamente dalla perdita [...] ritmo varia da specie a specie animale e, per la stessa specie, secondo l'età e, in misura minore, le condizioni ambientali. Nell'uomo, come in molti altri mammiferi, il modo di alternarsi della v. e del s. così come la durata relativa dei due stati ...
Leggi Tutto
Sistema nervoso autonomo
UUlf S. von Euler e Alberto Cangiano
di Ulf S. von Euler e Alberto Cangiano
Sistema nervoso autonomo
sommario: 1. Organizzazione generale: a) il sistema parasimpatico; b) il [...] secrete in condizioni di riposo non sono state misurate direttamente nell'uomo, ma possono stimarsi di circa i ng per kg al ng per minuto in un adulto di taglia media.
Nell'uomo la stimolazione centrale che porta alla secrezione di adrenalina si ...
Leggi Tutto
studio di fase
Studio clinico condotto nella valutazione di un nuovo farmaco. La sperimentazione di nuovi farmaci comprende studi clinici suddivisi in quattro fasi successive che, con diverse metodologie, [...] valutano le caratteristiche delle molecole. Nella fase I si sperimentano sull’uomo farmaci testati fino ad allora solo su animali, così da fornire una prima valutazione della sicurezza e della tollerabilità del principio attivo, evidenziando ...
Leggi Tutto
Presenza nel siero di anticorpi attivi verso gli eritrociti di soggetti della stessa specie, ma fenotipicamente diversi. Differisce dalla autoimmunizzazione e dalla eteroimmunizzazione, che sono caratterizzate, [...] rispettivamente, dalla presenza di anticorpi per i propri eritrociti e per gli eritrociti di differente specie. Nell’uomo si deve distinguere tra i. naturale e i. acquisita: la prima riguarda gli agglutinogeni A e B ed è sostenuta da anticorpi ...
Leggi Tutto
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...