Il corpo e il mercato
Gilbert Hottois
(Université Libre de Bruxelles - CRIB Bruxelles, Belgio)
La bioetica oppone il rispetto della dignità del corpo umano alle tendenze che lo considerano un bene commerciabile. [...] è noto: "è la logica del mercato che desacralizza a poco a poco tutto ciò che rientra nella sfera dell'uomo, compreso l'uomo stesso" (Edelman e Hermitte, 1988). Il genoma viene qui assimilato in modo confuso all'essenza umana in uno strano amalgama ...
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Tenia armata (Echinococcus granulosus; fig. 1). Allo stadio adulto vive gregaria nell’intestino tenue del cane e di Canidi selvatici, mentre allo stadio di cisti si rinviene in molti Mammiferi, compreso [...] l’uomo. La sua estrema piccolezza (3-6 mm) contrasta con l’enorme sviluppo raggiunto talora dalla forma larvale cistica ( cisticerco). L’adulto ha uno scolice piccolo, globoso, provvisto di rostello con 28-50 uncini in serie alternate. Lo strobilo ha ...
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Tipo di deambulazione sui soli arti posteriori, sviluppata da alcuni vertebrati tetrapodi, che comporta modificazioni della colonna vertebrale e degli arti. Ha caratterizzato alcuni dinosauri; tra le specie [...] viventi è presente in pochi primati (associandosi, nell’uomo, alla stazione eretta) e negli uccelli, dove è reso necessario dalla trasformazione in ali degli arti superiori. ...
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PSICOFARMACI
Pietro DI MATTEI
. Con tale qualifica, ed ancora con numerosissime altre, più o meno comprensive ed allusive (farmaci psicoattivi, psicoplegici, atarassici, antifobici, tranquillanti, ecc.), [...] di origine naturale o artificiale, capaci di modificare in vario senso e in vario grado le attività psichiche sia dell'uomo normale sia dell'infermo di malattie mentali. Che parti di piante, estratti di piante, prodotti di fermentazione e distillati ...
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. In generale definiamo antibiotici (dal gr. ἀντί "contro" βίος "vita") sostanze prodotte da viventi che ostacolano o impediscono lo sviluppo di altri viventi: fattori chimici condizionanti il fenomeno [...] di rendere impossibile lo sviluppo e la sopravvivenza (salvo alcune forme sporali) dei più disparati germi patogeni per l'uomo. È per questo fatto - e anche attraverso sostanze antibiotiche prodotte dai detti abitatori del suolo - che si ottiene la ...
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La d. è quella branca della scienza dell'alimentazione (v. in questa App.), la quale studia le leggi generali dell'alimentazione e della nutrizione dell'uomo malato. Attraverso l'applicazione delle norme [...] dietetiche si correggono le deviazioni dello stato fisico, nutrizionale e metabolico indotte da una alimentazione incongrua (insufficiente, eccessiva o squilibiata) e le perturbazioni dello stato di nutrizione ...
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Degenerazione
Giulio Barsanti
Giorgio Bignami
Il termine degenerazione, letteralmente "modificazione del genere", "deviazione dal genere", può significare alterazione, trasformazione, o passaggio da [...] constatazione che la natura degrada, all'interno della specie umana, dall'europeo all'africano, già fatta da Linneo quando l'uomo venne, per la prima volta, classificato nello stesso ordine delle scimmie - in modo tale che il più 'basso' degli uomini ...
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(TBC) Malattia infettiva, contagiosa e ubiquitaria, che deve il nome alla caratteristica formazione anatomopatologica (tubercolo elementare) prodotta, nei tessuti dell’organismo umano e animale, dall’agente [...] il diffondersi di germi resistenti ai farmaci.
Modalità di contagio e patogenesi
La più importante fonte d’infezione per l’uomo è costituita dal portatore di una t. aperta, ossia di una forma tubercolare comunque in comunicazione con l’esterno, che ...
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La cultura del corpo in vivo
Giorgio Ricci
Lo studio dell'anatomia nel cadavere, per lungo tempo esercitato in clandestinità o semiclandestinità (affondare il bisturi nel cadavere era considerato un [...] atto sacrilego: l'uomo, seppur morto, è comunque immagine di Dio!), sia da medici sia da non medici ‒ basti pensare al grande Leonardo ‒, ha condotto, attraverso i secoli, a un grande approfondimento delle conoscenze sul corpo umano. La cultura del ...
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Forma italiana del nome latino (Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus Paracelsus) del medico naturalista e filosofo Philipp Theophrast Bombast von Hohenheim (Einsiedeln 1493 - Salisburgo 1541). P. [...] In questo sistema del mondo (ove la legge dell'analogia e della corrispondenza regge tutti i momenti e processi) l'uomo opera utilizzando le forze che a esso sono immanenti: il suo operare, fondato sulla conoscenza della fondamentale unità del cosmo ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...