Giurista e uomo politico (Masserano 1806 - Torino 1866); redattore degli Annali di giurisprudenza, fu dal 1848 alla morte fedelissimo a Cavour, dal quale nel 1860 accettò il portafoglio della Giustizia: [...] contribuì all'unificazione della legislazione italiana. Presidente della Camera nell'VIII legislatura, svolse un ruolo importante nelle trattative per la Convenzione di settembre tra l'Italia e la Francia ...
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Giurista e uomo politico svedese (Väderum, Kalmar, 1862 - Stoccolma 1953), professore di diritto (1891) nell'università di Uppsala. Ministro della Giustizia (1901-02), poi dell'Istruzione (1905); dal 1907 [...] come governatore della provincia di Uppsala ebbe frequenti incarichi internazionali di carattere giuridico. Presidente del Consiglio durante la prima guerra mondiale, contribuì a mantenere la neutralità ...
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Giurista e uomo politico statunitense (Los Angeles 1891 - Washington 1974), governatore della California (1943-53), candidato repubblicano alla vicepresidenza (1948); sotto la sua guida (1953-69) la Corte [...] suprema emise sentenze di vasta portata, riguardanti l'eguaglianza razziale e la difesa dei diritti civili. Fu a capo della commissione istituita per indagare le responsabilità nell'uccisione del presidente ...
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Giurista e uomo politico statunitense (Marblehead, Boston, 1779 - Cambridge, Massachusetts, 1845); dal 1811 fece parte della Corte suprema degli USA. Insegnò anche alla Harvard University. Tra le sue opere: [...] Commentaries on the law of bailments (1832); Commentaries on the constitution of the United States (3 voll., 1833); Commentaries on equity jurisprudence (2 voll., 1836-37). Classici rimasero i suoi Commentaries ...
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Giurista e uomo politico francese (Parigi 1589 - ivi 1656); consigliere di stato, avvocato generale al parlamento parigino, direttore della biblioteca reale, scrisse tra l'altro: Traicté sommaire touchant [...] l'élection du pape (1605), De l'excellence des rois et du royaume de France (1610). Fu il primo editore di ventisette formule (ascritte agli anni 769-775, e dette anche saliche, perché ispirate a quel ...
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Avvocato e uomo politico (Foggia 1758 - Napoli 1842), fu in rapporto con i maggiori illuministi italiani. Consigliere di stato sotto G. Bonaparte e G. Murat e dal 1809 ministro di Giustizia, ebbe parte [...] importante nella pubblicazione di nuovi codici; ottenne un seggio all'Accademia delle scienze e il titolo di conte di Camaldoli. Ritiratosi dalla politica (1815), fu di nuovo ministro di Giustizia nel ...
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Giureconsulto e uomo politico milanese (Milano 1488 - ivi 1560). Dopo avere svolto varie missioni diplomatiche alla corte di Francia (1516-18 e poi 1528), alle trattative di pace tra Venezia e Carlo V, [...] e a Roma (1526), divenne (1533) gran cancelliere nello stato milanese e fu riconfermato in tale carica da Carlo V. Consigliere imperiale e presidente del magistrato straordinario, ebbe anche (1536) l'investitura ...
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Giurista e uomo politico (Rödemis 1809 - Bad Harzburg 1888), fratello di Wilhelm; prof. nelle univ. di Basilea, Rostock, Greifswald e, dal 1858, in quella di Berlino. Di alto valore la sua opera giuridica, [...] che culmina nel System des gemeinen deutschen Privatrechts (3 voll., 1847-55, 4a ed. 1885). Con l'opera Volksrecht und Juristenrecht (1843) impegnò una lotta serrata contro la scuola storica del Savigny, ...
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Magistrato e uomo politico dalmata (Signo, Dalmazia, 1825 - Persenbeug, Vienna, 1891); presidente del tribunale di Zara, membro e presidente (1876) della Corte internazionale di Alessandria d'Egitto, presidente [...] di sezione della Suprema corte di giustizia austriaca (1888). Come deputato alla dieta dalmata e al parlamento austriaco, fu rappresentante del partito autonomista dalmata, e si batté contro la proposta ...
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Giurista e uomo di stato belga (Herve 1796 - Bruxelles 1889), procuratore generale della Corte di cassazione (1836-71); ministro della Giustizia. Nominato ambasciatore a Roma, non ebbe il gradimento dalla [...] Santa Sede, il che suscitò una eco di proteste tale da persuadere il Vaticano ad accettare la nomina. Tra le opere: Le pouvoir judiciaire en Belgique (1852-57); Coutumes du pays, duché de Luxembourg et ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...