FERRARI (Ferrario), Francesco Bernardino
Rita Binaghi Picciotto
Nacque il 17 (e fu battezzato il 18) giugno 1744 a Milano, da Dionigi Maria, ingegnere ed architetto collegiato in questa città, e da [...] , Baroni e Mezzanotte), che in lui hanno voluto vedere più il tecnico compilatore che il teorico d'architettura, o l'uomo di cultura anche letterario-umanistica, come testimoniano invece i codici antichi da lui posseduti, quali ad esempio le opere di ...
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GIUGNO (Zugno, Zugni), Francesco
Sonia Bozzi
Nacque nel 1577 a Brescia (Boselli). Benché sia stato un eccellente e prolifico interprete del manierismo bresciano, il G. è tuttora un pittore poco conosciuto. [...] di nome Michelangelo; e che nel 1620 era già vedovo (Id., 1986, p. 92).
Le fonti descrivono il G. come un uomo "gioviale ed arguto" (Ridolfi), amante della musica e del teatro tanto da farsi promotore di quell'Accademia dei Sollevati che aveva sede ...
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BOSELLI, Felice
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Figlio di Cristoforo, agiato calzolaio, e di Lucia Cattaneo, nacque a Piacenza, nella parrocchia di S. Ilario, il 20 apr. 1650. Ben poco si sa della sua [...] pittorica e gravi nei toni bassi rilevati da note argentine, con aperture improvvise su paesaggi folti di alberi.
Un uomo del contado, del resto, anche lui, Felice Boselli, quale appare nel tardo Autoritratto della Galleria Nazionale di Parma (1720 ...
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DE FALCO, Carlo
Rosanna Cioffi
Figlio di Filippo, mediocre scultore, nacque a Napoli il 26 nov. 1798; apprese i primi elementi di disegno presso la bottega del padre che aveva tentato di adeguare ai [...] borbonico con tre opere, attualmente disperse, che il catalogo annoverava come Ritratto di donna assisa al naturale; Ritratto di uomo in mezza figura al naturale; Ritratto di donna. All'esposizione nel Regio Museo borbonico del 4 ott. 1830 riscosse ...
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BIANCHI, Mosè
Luciano Caramel
Nacque a Mairago presso Lodi, l'11 nov. 1836, da Giuseppe e da Caterina Coppini. Studiò pittura dapprima a Lodi e successivamente a Milano, dove frequentò i corsi di F. [...] carcere; nel 1868 Il rapimento delle pandette), insieme con opere di genere e con ritratti (nel 1864 L'Amicizia; nel 1866 Ritratto d'uomo; nel 1872 Si o no? e due Ritratti muliebri; nel 1874 Paggio e Ritratto di donna). In questi dipinti il B. andò ...
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BORGOMAINERIO, Luigi
Luciano Caramel
Nacque a Como il 5 nov. 1834 da Giovanni e Rosa Rainoldi. Nel 1848 fu inviato dal padre a Milano, presso uno zio. Qui seguì i corsi di pittura dell'Accademia di [...] collaborò intensamente a tutti i principali giornali umoristici del tempo, quali lo Spirito Folletto, Il Rabadan, Il Fischietto, L'Uomo di pietra, Il Diavolo a quattro ed Il Mefistofele. Introdotto dall'editore E. Sonzogno, con cui si recò a Parigi ...
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GIORDANO, Luca
Maria Giovanna Sarti
Nacque a Napoli il 18 ott. 1634 da Antonio e da Isabella Imparato.
Antonio, mercante di quadri di origine pugliese ma anche modesto pittore, dovette avviare il figlio [...] complessa allegoria del progresso del genere umano: dall'Antro dell'eternità (lato corto), dove la vita ha inizio, l'uomo può evolvere la propria condizione (episodi mitologici sui lati lunghi) guidato dalla Sapienza (la Minerva dell'altro lato corto ...
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DE CHIRICO, Giorgio
Valerio Rivosecchi
Nacque a Volos, in Tessaglia, il 10 luglio 1888 da Gemma Cervetto, genovese, e da Evaristo, originario di Palermo. A causa della professione del padre, ingegnere [...] consultare una preziosa testimonianza dell'artista del 1942: "Il manichino è un oggetto che possiede a un dipresso l'aspetto dell'uomo, ma senza il lato movimento e vita; il manichino è profondamente non vivo e questa sua mancanza di vita ci respinge ...
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GRIMANI, Guido
Maura Picciau
Nacque a Trieste il 21 dic. 1871, quinto e ultimo figlio di Francesco e di Maria Cadorini. Il padre, originario di Parenzo in Istria, di professione contabile, amante delle [...] le simpatie e la protezione dell'arciduca Ludovico Salvatore d'Austria, il quale viveva non lontano da Trieste ed era, oltre che uomo di gran cultura, molto amante del mare.
Nel 1887 il G. inviò un dipinto all'Esposizione di Budapest, che fu accolto ...
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PADOVA, Goliardo
Francesco Franco
PADOVA, Goliardo. – Nacque a Casalmaggiore (Cremona) il 3 luglio 1909, da Rienzo e da Demetria Teresa Perini.
Si diplomò nel 1930 al Regio Istituto d’arte di Parma, [...] con pochi tratti essenziali, che ben si adattano alla semplice quotidianità dei soggetti rappresentati: si vedano, per esempio, Uomo del mio paese e All’osteria (Accademia di Brera, Gabinetto dei disegni e delle stampe). Nello stesso periodo disegnò ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...