Medico (Berkeley, Gloucestershire, 1749 - ivi 1823). Ha il merito di aver propugnato e attuato per primo la vaccinazione antivaiolosa. Ad essa J. giunse in base all'osservazione che le persone guarite [...] di vaiolo bovino, o vaccino (malattia benigna nell'uomo), non ammalavano di vaiolo umano. Avendo da ciò dedotto che il vaiolo vaccino rappresenta una difesa contro quello umano, J. decise (1796), dopo venti anni di esperienze, di inoculare in un ...
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Si dice di formazione anatomica che riguarda gli occhi. Arteria o. Ramo collaterale della carotide interna, destinato al globo oculare.
Ganglio o. Lo stesso che ganglio ciliare.
Nervo o. Detto anche branca [...] o., è la prima branca del trigemino; nell’uomo prende origine dalla parte mediale del ganglio di Gasser e si divide nei suoi tre rami terminali: il nervo naso-ciliare, lacrimale e frontale. ...
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RICAMBIO, Malattie del
Luigi Travia
Le malattie del r., note sin dalla più alta antichità, hanno seguito l'evoluzione scientifica della medicina e hanno mantenuto ben rigido il triplice concetto di [...] con la pancreatectomia subtotale la comparsa, nell'animale da esperimento, della iperglicemia e della glicosuria, come nell'uomo diabetico; si è ottenuto il controllo della iperglicemia e della glicosuria dell'animale pacreatectomizzato mediante la ...
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FERRARIO, Giuseppe
Mario Crespi
Nato a Milano il 19 genn. 1802 da Andrea e da Luigia Trombetta, si laureò in medicina e chirurgia nell'università di Pavia nel 1825, discutendo la tesi Influenza fisiologica [...] titolo Influenza del suono, del canto e della declamazione sull'uomo in istato di salute e malattia e bisogni primari delle e profilassi del pestilenziale cholera asiatico, ibid. 1854. Uomo di vasta cultura, fu autore di alcuni interessanti saggi ...
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Elemento chimico, appartenente al gruppo degli alogeni, scoperto da B. Courtois nel 1812; simbolo I, numero atomico 53, peso atomico 126,90. Il nome deriva dal francese iode, coniato nel 1812 da J.-L. [...] i. della tiroide e dalla cui idrolisi si liberano gli ormoni tiroidei, di natura amminoacidica, tiroxina e triiodotironina.
Nell’uomo, il fabbisogno giornaliero di i., che è di circa 1,2 μmol (150 μg), viene solitamente soddisfatto dallo i. presente ...
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Piccolo fiume che scorre in prossimità del confine tra la Corea del Nord e la Corea del Sud.
Virus di H. Virus a RNA, agente eziologico della febbre di Corea o febbre emorragica con sindrome renale, che [...] è trasmessa all’uomo da ratti silvestri, urbani e perfino di laboratorio. L’esordio della malattia è febbrile e si accompagna a marcati disturbi ipotensivi, manifestazioni emorragiche, proteinuria, nei casi più gravi insufficienza renale. Il decorso, ...
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Longevità
Gaetano Crepaldi
Stefania Maggi
Marcello Cesa-Bianchi
Gabriella Pravettoni
Il termine longevità definisce la capacità fisiologica di un organismo appartenente a una certa specie di sopravvivere [...] di educazione sanitaria, promozione della salute e prevenzione delle malattie. Si stima che l'aspettativa di vita di un uomo di 30 anni potrebbe essere aumentata di 15 anni, qualora si potessero eliminare i maggiori fattori di rischio cardiovascolari ...
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Ramo della farmacologia che studia l’attività dei farmaci sulle funzioni superiori del sistema nervoso in condizioni normali e patologiche. Il suo sviluppo è legato alla scoperta di un vasto gruppo di [...] ha un valore puramente orientativo: permette di limitare la sperimentazione sull’uomo a sostanze che abbiano una fondata presunzione di successo.
Le prove sull’uomo in una fase preliminare concernono la conferma della non tossicità già stabilita ...
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Frigidità
Alessandra Graziottin
Birgitta Nedelmann
Frigidità (dal latino tardo frigiditas, derivato da frigidus, "freddo") indica mancanza o carenza di eccitazione erotica nei rapporti sessuali, riferendosi [...] 20° secolo si è definita frigidità l'incapacità della donna a provare eccitazione e a raggiungere l'orgasmo nel rapporto con l'uomo. Da un punto di vista storico, questa definizione si è affermata solo quando si è scoperto che la donna è capace di ...
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In genetica molecolare, tratto di DNA ripetuto molte volte, caratterizzato da una sequenza di due o tre nucleotidi ripetuta in gruppi sparsi in tutto il genoma. La lunghezza del m. varia da individuo a [...] individuo. Il m. più frequente nell’uomo è la sequenza dinucleotidica citosina-adenina (CA) ripetuta da 5 a 50 volte consecutive; le ripetizioni sono presenti in media ogni 10.000 basi circa. In genere il m. CA fiancheggia sequenze di DNA presenti ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...