PIAZZA, Antonio
Anselm Gerhard
Vincenzina C. Ottomano
Letterato e giornalista, spesso confuso con l’omonimo romanziere veneziano nato nel 1742 e morto nel 1825. Nacque a Brescia nel 1795.
Figlio di [...] l’attività di traduttore, pubblicando nel 1823 un episodio dal romanzo Atala di François-René de Chateaubriand nonché L’uomo singolare, volgarizzazione del romanzo Der Sonderling di August Lafontaine. Il suo primo componimento finora individuato è l ...
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FULLER, Margaret (Sarah Margaret)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cambridgeport, sobborgo di Boston, il 23 maggio 1810 da Timothy, avvocato, e da Margaret Crane. Prendendosi personalmente cura della sua [...] di uscire dal loro stato di soggezione mentale verso l'uomo. A queste prime avvisaglie del femminismo la F. consegnava un come un bene indivisibile, il cui corollario era che nessun uomo è veramente libero finché tutti gli altri non lo sono. Al ...
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DE LIBERO, Libero
Renato Bertacchini
Nacque a Fondi (ora in provincia di Latina) il 10 sett. 1903 da Francesco e da Cesira Faiola.
Della sua adolescenza e della prima giovinezza in provincia, "dentro [...] una poesia e se ne vergogna più che d'un grosso peccato, poi da giovane ci riprova e se ne vergogna di meno, ma da uomo ha continuato senza tanti scrupoli". Per un anno soggiornò in un convento-seminario a sud di Roma con la promessa di farsi frate ...
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BENEDETTO da Cingoli
Enrico Malato
Pochissime notizie restano su questo poeta marchigiano vissuto nella seconda metà del sec. XV.
Nella Biblioteca Picena dei Vecchietti (II, p. 164) è riferita l'opinione [...] in margine la nota: "B. Benvenutus de Cingulo". "Checchessia di ciò - continuava il Vecchietti - è certo ch'egli fu un grand'uomo, e bastevolmente si scuopre il di lui merito dal sapersi che venne prescelto a pubblico Lettore nell'Università di Siena ...
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PAPINI, Giovanni
Andrea Aveto
– Nacque a Firenze il 9 gennaio 1881. Figlio di genitori non sposati, venne iscritto nei registri comunali con il cognome Tabarri e trascorse i primi mesi di vita presso [...] , pp. 107-120); G. Fantino, Saggio su P., Milano 1981; L. Righi, G. P. imperatore del nulla, Fiesole 1982; G. P. L’uomo impossibile, a cura di P. Bagnoli, Firenze 1982; G. P., a cura di S. Gentili, Milano 1983; G. Invitto, Un “contrasto” novecentesco ...
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ONGARO BASAGLIA, Franca
Maria Grazia Giannichedda
Nacque a Venezia il 5 settembre 1928, seconda di quattro figli: Alberto, il maggiore, Cecilia e Luisa. La madre, Carolina Trevisan, faceva la casalinga, [...] ) – si mescolano con un accenno diretto, il solo, al suo rapporto con Basaglia. «Ora che la mia lunga lotta con e contro l’uomo che ho amato si è conclusa, so che ogni parola scritta in questi anni era una discussione senza fine con lui, per far ...
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LEOPARDI, Monaldo
Nicola Del Corno
, Nacque a Recanati il 16 ag. 1776 dal conte Giacomo e da Virginia dei marchesi Mosca. La famiglia, fra le più nobili della zona e da sempre di parte guelfa, si era [...] Italia dopo l'espulsione della Compagnia dai domini spagnoli. Uomo dotto, Torres difettava però di metodo nell'insegnare; il degli studi miei", puntualizzando: "io non sono riuscito un uomo dotto perché egli non seppe studiare il suo allievo e perché ...
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GABRIELLI, Prudenza
Lucinda Spera
Appartenente a una illustre casata romana, nacque a Roma il 17 dic. 1654 da Mario (fratello del cardinale Giulio e parente di papa Clemente X) e Maddalena Falconieri, [...] e attiva partecipazione femminile, a partire dalla fine del Seicento, alla vita mondana e culturale.
Sposò il conte Alessandro Marescotti, uomo di grandi virtù morali, il quale, per motivi di successione, assunse il cognome dei Capizucchi. La G. si ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] Brunetto Latini, il quale fu gran filosafo, e fue sommo maestro in rettorica […] e fu dittatore del nostro Comune. Fu mondano uomo, ma di lui avemo fatta menzione però ch'egli fue cominciatore e maestro in digrossare i Fiorentini, e farli scorti in ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] che arrivò ad affermare che ogni governo è buono in astratto e cattivo in pratica, per cui il male minore per l'uomo saggio è accettare la forma attuale di governo, qualunque esso sia, promuovendo riforme (G. Marzot). A riprova di ciò sta il fatto ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...