VILLAVERDE, Cirillo
Emilio Debenedetti
Romanziere e uomo politico cubano, nato a San Diego (Cuba) nel 1812, morto nel 1894. Cominciò a scrivere prima dei vent'anni con grande successo, ma subito dopo [...] per le sue idee separatiste e d'indipendenza, fu perseguitato e condannato a dieci anni di prigione dalle autorità spagnole. Fuggì nel 1849 negli Stati Uniti, proseguendo la sua opera di azione e di romanziere.
Si ...
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Havel, Václav
Giuseppe Dierna
Drammaturgo e uomo politico ceco, nato a Praga il 5 ottobre 1936. Esponente del movimento Charta 77, nel novembre 1989 contribuì alla nascita del Forum Civico. In seguito [...] agli avvenimenti che portarono alle dimissioni di G. Husák, nel dicembre 1989 fu eletto Presidente della Repubblica Cecoslovacca, carica da cui si dimise (luglio 1992) nell'ambito della crisi della federazione. ...
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Niccolò Tommaseo: Opere – Introduzione
Aldo Borlenghi
Uomo inamabile, polemico, pieno di contraddizioni, incapace di raccogliere in unità la propria vita spirituale, ma in apparenza, e a torto, più [...] accentuata una lettura di questa specie: una lettura «moderna» del Tommaseo. Ha finito così per interessare solo il personaggio: l’uomo come documento, e, in quanto artista, proprio perché artista in una zona, per così dire, vissuta. A ben guardare ...
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Scrittore e uomo politico romeno, nato a IaŞi l'8 novembre 1857, morto a Sibiu il 3 novembre 1947. Studiò a IaŞi, Dresda, Parigi, Bruxelles.
Nel 1887 pubblicò un volume di Versuri che lo rivelò un fine [...] 1899); Naţionalismul în artă (Il nazionalismo in arte, 1905) - analizza il conflitto esistente in Romania tra uomo di campagna e uomo di città, attribuendolo a un elemento semita, inassimilabile.
In parlamento, dove entrò nel 1892, e dalla cattedra ...
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Puruṣa Nel mito psicologico indiano, il macrantropo, «uomo primordiale», dal cui smembramento nacquero le varie parti del cosmo e il principio di individuazione. Il mito ha come corollario il principio [...] opposto di reintegrazione dell’uno e del tutto, che è il fine perseguito dai vari sistemi filosofici indiani ...
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Letterato (Venezia 1470 circa - ivi 1549). Fu uomo di grande rettitudine e vasta cultura, assai stimato da L. Ariosto, P. Bembo, B. Varchi, S. Speroni, dai maggiori uomini dell'età sua. Scrisse commenti [...] alla Divina Commedia e al Canzoniere di Petrarca, liriche e una grammatica italiana (ined.), di cui si servì il nipote Giacomo (1510-1550) nelle sue Regole grammaticali (1545) ...
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Letterato e giurista (Modena 1809 - ivi 1889). Uomo politico del vecchio regime estense, fu condirettore della Voce della verità, direttore del Giornale scientifico e letterario e della Rivista di scienze [...] lettere e arti (1838-46). Fu anche autore di scritti linguistici e filologici. Tra i contributi giuridici, notevoli il Ragionamento storico sulle leggi di Francesco IV (1846) e lo scritto Intorno al trattato ...
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Poeta svizzero (Brugg 1796 - Baden, Argovia, 1865); uomo di scuola e pastore della Chiesa riformata, fu particolarmente noto come fabulista. Da ricordare: Fabeln (1825), Schweizerlieder (1827), Das Evangelium [...] St. Johannis in Liedern (1835), Elegien an Wieg' und Sarge (1835); inoltre i poemi epici di polemica anticattolica Ulrich Zwingli (1840), Ulrich von Hutten (1845) e Johann Calvin (1864), nonché Reimsprüche ...
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Pseudonimo dello scrittore Ettore Schmitz (Trieste 1861 - Motta di Livenza 1928). È ritenuto uno dei principali esponenti della cultura mitteleuropea. Nei suoi tre romanzi Una vita (1892, ma con data 1893), [...] psicanalista a raccontarsi per meglio comprendere la propria malattia; malattia che si rivela la condizione stessa dell'uomo contemporaneo, reso incapace, dai suoi progressi e dalla sua sterile problematicità, di ogni impulso positivo, "sano", all ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...