Scrittore e uomo di teatro spagnolo (Las Palmas 1895 - Madrid 1973). Esordì con un volume di poesie (El canto diverso, 1918), cui seguirono una raccolta di racconti (La huella perdida, 1920) e il romanzo [...] En la vida del señor Alegre (1924) che gli valse il Premio nacional de literatura. Si dedicò poi di preferenza al teatro, sia come autore di testi fortunati (Un héroe contemporáneo, 1926; Tictac, 1930; ...
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Archeologo, uomo politico e scrittore greco (Costantinopoli 1809 - Atene 1892), prof. di archeologia nell'univ. di Atene, poi ministro, e ambasciatore a Parigi e a Berlino. Oltre a numerose opere archeologiche [...] (Antiquités helléniques, 2 voll., 1842-55, ecc.), scrisse anche liriche, drammi storici, novelle; tradusse Dante, Tasso, Goethe, Schiller, ecc. Importanti le sue memorie postume (Απομνημονεύματα, 4 voll., ...
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Scrittore e uomo politico italiano (Napoli 1856 - Roma 1930). Seguace di C. Pisacane, aderì poi all'Internazionale di Bakunin e passò quindi dal movimento anarchico al riformismo socialista. Esule a Parigi, [...] condannato politico nel 1894, dal gennaio 1895 pubblicò a Roma, con G. Domanico, la Rivista critica del Socialismo, e infine si schierò contro il fascismo. Scritti principali: Formes et essences du socialisme ...
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Romanziere e uomo politico canadese (Camden East, Ontario, 1862 - Londra 1932). Fautore dell'idea imperiale, organizzò il primo congresso delle università dell'Impero britannico (1903). Deputato conservatore [...] al parlamento inglese (1900-18), ricoprì varie cariche pubbliche. Le sue opere trattano della storia e della vita dei Franco-Canadesi: Pierre and his people (1892, racconti); The seats of the mighty (1896); ...
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Scrittore e uomo politico (Moliterno 1815 - Parigi 1890); proclamata la Costituzione (1848) a Napoli, fu uno dei direttori del Mondo vecchio e mondo nuovo, e deputato. Costretto all'esilio, visse a Genova, [...] ove pubblicò La rivoluzione di Napoli del 1848 (1850), a Parigi, che dovette lasciare per aver combattuto sulle barricate durante il colpo di stato bonapartista del 2 dicembre, e a Londra. Ritornato in ...
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Umanista e uomo politico (Venezia 1390 - ivi 1454). Fu allievo, a Padova, di G. Barzizza e studiò poi a Venezia il greco con Guarino: frutto di questi ultimi studî fu la traduzione (1415) dell'Aristide [...] e del Catone Maggiore di Plutarco. Passato a Firenze, entrò in relazione con i maggiori rappresentanti dell'umanesimo di quella città e scrisse per le nozze di Lorenzo di Giovanni de' Medici il grazioso ...
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Umanista e uomo politico (Arezzo 1370 - Firenze 1444). Segretario apostolico a Roma, con qualche breve interruzione, dal 1405 al 1415; autorevolissimo cancelliere della Repubblica fiorentina dal 1427 alla [...] morte. Lasciò eleganti e precise traduzioni latine di Demostene, Eschine, Senofonte, Plutarco, Platone, Aristotele, ecc. Difese il volgare nei Dialogi ad Petrum Paulum Istrum; scrisse un'importante Vita ...
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Letterato e uomo politico italiano di origine russa (Odessa 1909 - Roma 1944). In Italia fin dall'infanzia, studiò a Torino, dove insegnò giovanissimo (1932-33) letteratura russa all'università (un suo [...] volume, Scrittori russi, è stato pubbl. postumo nel 1948). Antifascista, partecipò attivamente al movimento di "Giustizia e libertà"; arrestato nel 1934, condannato a due anni di carcere, tornò poi a Torino, ...
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Medico, poeta e uomo politico (Bertinoro 1886 - Premilcuore 1973). Militante repubblicano, inviato al confino per la sua attività antifascista (1941), partecipò poi alla Resistenza. Eletto alla Costituente [...] (1946), fu senatore dal 1948 al 1958. Fondò e diresse le riviste di folclore romagnolo Il Plaustro (1911-14) e La Piê (dal 1920); e alla poesia in dialetto romagnolo dette un pregevole contributo, con ...
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Scrittore e uomo politico francese (Parigi 1790 - ivi 1870); prof. di storia e letteratura alla Sorbona (1816-30), la sua opera maggiore di critico resta il Cours de littérature française (1828-29) in [...] due parti distinte: Tableau de la littérature au Moyen âge e Tableau du XVIIIe siècle, che aprirono la via agli studî di letteratura comparata. Accademico di Francia (1821), pari di Francia (1832), due ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...