Kobayashi, Masaki
Dario Tomasi
Regista cinematografico giapponese, nato a Ōtaru (Hokkaido) il 4 febbraio 1916 e morto a Tokyo il 4 ottobre 1996. Profondamente segnato dall'esperienza della guerra, K. [...] degli umanisti del dopoguerra. Il tema ricorrente dei suoi film è quello dell'ingiustizia della società, contro cui un uomo dai solidi principi si batte in una lotta senza speranza e destinata alla sconfitta. Regista dallo stile magniloquente, a ...
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Miles, Vera
Francesco Costa
Nome d'arte di Vera Ralston, attrice cinematografica statunitense, nata a Boise City (Oklahoma) il 23 agosto 1929. Bionda, sottile, nervosa, pur avendo lavorato con registi [...] e l'anno dopo la moglie devota del senatore Ramson Stoddard (James Stewart) in The man who shot Liberty Valance (1962; L'uomo che uccise Liberty Valance) di Ford. Apparve nel thriller The hanged man (1964; All'ombra del ricatto) di Don Siegel e fu ...
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Regista, sceneggiatore e produttore taiwanese (n. Pingtung 1954). Si è trasferito giovanissimo negli Stati Uniti dove si è laureato in cinema alla New York University. Ha ottenuto i primi riconoscimenti [...] la struttura della commedia hollywoodiana con i modelli della farsa orientale. Dopo il film intimista Yinshi nan nü (Mangiare, bere, uomo, donna, 1994), ha diretto opere di vario genere come Sense and sensibility (1995, dal romanzo di J. Austen), The ...
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Regista cinematografico francese (Fougères 1912 - Parigi 1987). Fondata nel 1937, con H. Langlois, la Cinémathèque française, esordì nel lungometraggio (1959) con l'opera sua più rappresentativa, La tête [...] di apologo. La vena surreale si avverte anche nei successivi Les yeux sans visage (1960) e ancor più in Judex (L'uomo in nero, 1964), una sorta di colto omaggio a L. Feuillade. Successivamente trasse da romanzi pretesti o impianti narrativi per una ...
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Attore (New York 1932 - Hollywood, California, 1992). Figlio dell'attore Osgood P. (West Newton, Mass., 1892 - Washington 1937), dopo gli esordî a Broadway si fece notare nel cinema, a partire da Friendly [...] beach (L'ultima spiaggia, 1959); Le procès (1962); Pretty poison (1968); The life and times of judge Roy Bean (L'uomo dai sette capestri, 1972); Murder on the Orient Express (1974); Remember my name (1978); Psycho II (1982); Crimes of passion (China ...
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De Martino, Alberto. – Regista cinematografico italiano (Roma 1929 – ivi 2015). Regista di culto tra peplum e horror, ha utilizzato spesso lo pseudonimo Martin Herbert. Laureato in Giurisprudenza si è [...] e Settanta. Tra i suoi film si ricordano: Perseo l'invincibile (1963), Il trionfo di Ercole (1964), Gli invincibili sette (1964), Gli eroi di Fort Worth (1965), L'uomo da uccidere (1966), Django spara per primo (1966), Holocaust 2000 (1975), L ...
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KUROSAWA, Akira
Francesco Bolzoni
(App. III, I, p. 957)
Regista cinematografico giapponese. Universalmente ritenuto, con Y. Ozu e K. Mizoguchi, il più rappresentativo autore del cinema nipponico, dal [...] metropolitano. Di contro, in Dersu Uzala, in immagini di tersa purezza coglie il legame armonioso che corre fra un selvaggio uomo delle foreste e delle steppe e la terra da lui sentita come organismo vivente di cui si considera parte. Analogo nell ...
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LELOUCH, Claude
Gian Luigi Rondi
Regista di cinema francese, nato a Parigi il 30 ottobre 1937. Esordisce giovanissimo nel cortometraggio (Le mal du siècle, 1954), ma passa presto al lungometraggio fondando [...] tutti i film che seguono, ora scopertamente di consumo (Vivre pour vivre [Vivere per vivere], 1967; Un homme qui me plait [Un uomo che mi piace], 1969), ora guidati da ricerche nuove o più attente (Smic, Smac, Smoc [Tre dritti a St. Tropez], 1971 ...
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Un chant d'amour
Eric De Kuyper
(Francia 1950, bianco e nero, 26m), regia: Jean Genet; produzione: Nikos Papatakis; sceneggiatura: Jean Genet; fotografia: Jacques Natteau; montaggio: Jean Genet.
In [...] . Soffiano il fumo di sigaretta attraverso fori scavati nei muri, si strusciano contro dure pareti di cemento sapendo che il loro uomo è dall'altra parte. Un secondino sessualmente ambiguo li spia, e talora i prigionieri si esibiscono per lui (poi l ...
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Riefensthal, Leni (propr. Helene Bertha Amalie)
Melania G. Mazzucco
Regista, attrice e produttrice tedesca, nata a Berlino il 22 agosto 1902 e morta e Pöcking (Baviera) l'8 settembre 2003. Già ballerina [...] tedesca degli anni Trenta, visionaria profetessa dell'agghiacciante e funebre razionalità del nazismo e dell'olimpica bellezza dell'uomo. Nel 1938 il suo Olympia, lungo documentario sulle Olimpiadi di Berlino, vinse la Coppa Mussolini alla Mostra del ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...