Disaccaride, C12H22O11•H2O. Si può estrarre dal malto, è costituito da due molecole di glucosio unite da un legame α-glicosodico che viene scisso dalla maltasi. Si presenta in cristalli incolori, solubili [...] , della birra ecc.; è impiegato come mezzo di coltura per terreni batteriologici o come stabilizzante dei polisolfuri. Nell’uomo si forma m. durante i processi digestivi, a partire dall’amido e dal glicogeno contenuti negli alimenti per azione ...
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Transgenico
Elisabetta Mattei
Si definiscono organismi transgenici quegli organismi in cui un gene estraneo è presente in tutte le cellule, inclusa la linea germinale, e può quindi essere trasmesso [...] utilizzato anche per descrivere quei trasferimenti di geni da una specie all'altra che avvengono spontaneamente oppure tramite incroci effettuati dall'uomo. Il termine transgenico fu usato per la prima volta nel 1981 da J.W. Gordon e F.H. Ruddle in ...
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L'Ottocento: biologia. Neurofisiologia e neuroistologia
Guido Cimino
Neurofisiologia e neuroistologia
Gli studi sul sistema nervoso attuati nel corso dell'Ottocento conseguono grandi risultati, tanto [...] alcuni temi della biologia romantica, considerò gli animali e l'uomo parte di un unico piano che postulava una continuità di strutture , ripartite in tre gruppi. Le prime dieci sono comuni all'uomo e a tutti i vertebrati (per es., l'istinto di ...
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Un pianeta in trasformazione
Elgene O. Box
(Department of Geography, University of Georgia, Athens, Georgia, USA)
I cambiamenti in corso sul nostro pianeta e quelli che si verificheranno nel prossimo [...] a vegetazione naturale (Soule, 1990).
L'altro fattore di cambiamento: la conversione del territorio
Da almeno 5000 anni l'uomo trasforma il paesaggio naturale per i suoi scopi (Thomas, 1956). Sebbene il surriscaldamento globale sia anch'esso causato ...
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urico, acido Acido organico, triossiderivato della purina; è una sostanza bianca, cristallina, pochissimo solubile in acqua, solubile in alcoli e in glicerina; si decompone a caldo sviluppando acido cianidrico. [...] e alla sua precipitazione nei tessuti e negli organi (gotta, urolitiasi urica). L’uricoemia è il tasso di acido u. nel sangue. Nell’uomo, è di circa 4 mg in 100 ml di sangue totale. Aumenti dell’uricoemia si osservano, oltre che nella gotta e nelle ...
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Selezione dei fermenti. - Dopo che L. Pasteur ebbe dimostrato che le fermentazioni sono dovute a speciali microbî detti appunto fermenti, i batteriologi ricercarono gli agenti microbici dei diversi processi [...] fermentativi da cui derivano una serie di prodotti, per l'uomo e gli animali, quali l'alcool, il vino, la birra, il sidro, il formaggio, latti fermentati commestibili, erbaggi fermentati, foraggi insilati, ecc.
Così fu determinato che la ...
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Rappresentazione e attivazione della memoria visiva
Hyoe Tomita
(Department of Physiology, University of Tokyo, School of Medicine Tokyo, Giappone)
Machiko Ohbayashi
(Department of Physiology, University [...] , in qualche misura, nel corso dell'evoluzione dalla scimmia all'uomo. Il lobo occipitale è, sia nel cervello umano che in confine occipito-temporale, che viene proposta come l'omologa nell'uomo di aree associative visive superiori, come V 4 o TEO ...
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L'Ottocento: biologia. L'embriologia
Jean-Louis Fischer
L'embriologia
L'embriologia è la scienza che studia lo sviluppo dell'individuo dal momento della fecondazione a quello della nascita. L'embriologo [...] da un'affermazione del medico patologo Gabriel Andral nel Précis d'anatomie pathologique (1829): "È interamente possibile che l'uomo e gli altri animali appartenenti alle classi superiori subiscano nel corso del loro sviluppo un arresto che fa sì che ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Epidemiologia
Alessandra Parodi
Paolo Vineis
Epidemiologia
Il termine epidemiologia rimanda all'antico significato di epidemia, ossia [...] rappresentativo di tutti gli individui. Il discorso sull'importanza dell'uomo medio in clinica è condotto dal matematico belga a due osservativo, non si avvale cioè di esperimenti sull'uomo che determinerebbero l'insorgere di problemi morali. La ...
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SUPERANTIGENE
Daniele Primi-Luisa Imberti
Il termine ''superantigene'' è stato proposto da J. White nel 1989 per descrivere un gruppo di molecole capaci d'interagire e di attivare i linfociti T tramite [...] da una regione costante e da una regione variabile che, nell'uomo, si formano dall'assemblaggio di geni localizzati sul cromosoma 14 per riarrangiamenti delle sole regioni V e J. Nell'uomo sono state identificate circa 25 famiglie TCRAV, che ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...