«Sono io il dizionario impazzito, o è lui che mi sfoglia?»Giorgio Manganelli, La penombra mentale. Interviste e conversazioni 1965-1990 (a cura di Roberto Didier, Editori Riuniti, Roma 2001, p. 227). «Come [...] di ogni grande vocabolario) «come un romanzo» che, avrebbe forse detto Landolfi, va letto «fino alla fodina».Barosso è stato uomo luminoso, capace di passare dalle sceneggiature di Topolino e del Corriere dei Piccoli, al Centro di Cibernetica e di ...
Leggi Tutto
Considerata come scrittura di terz’ordine, la librettistica non ha mai ricevuto l’attenzione critica che, invece, avrebbe meritato (e che merita), dal momento che è sempre stata vista in funzione ancillare [...] di un ricco mercante, un certo Simone, che, tornato a casa, avendo trovato sua moglie tra le braccia di un altro uomo, un signorotto locale, accecato dalla gelosia, sfida il nobile a duello, e lo uccide, salvo poi, però, riconciliarsi con sua moglie ...
Leggi Tutto
Maria Grazia CalandroneMagnifico e tremendo stava l’amoreEinaudi, Torino, 2024 Per capire in profondità una storia, è utile raccogliere il numero più grande di dettagli, quegli apparenti complementi di [...] nell' amore che crediamo di provare, quanta lotta di bestie preistoriche, che urlo primigenio dentro il sorriso che rivolgiamo a un uomo, il giorno stesso in cui lo scegliamo? Non è sempre cosí, in certi casi è cosí. (Calandrone: 132)Magnifico e ...
Leggi Tutto
Il binomio Gabriele d’Annunzio e sport è stato sempre profondo e costante, compreso pure il giornalismo sportivo, che d’Annunzio coltivò in anni in cui tanti altri scrittori e poeti invece snobbavano. [...] di De Amicis, a insegnare tale nuova disciplina lo scrittore aveva messo una donna (la maestra Pedani), e non un uomo. Una donna, e, per giunta, anche bella, visto che i colleghi maschi la “spiavano”, negli spogliatoi della palestra scolastica ...
Leggi Tutto
La dimensione onirica ha una serie nutrita di attestazioni sin dall’epica, con varie manifestazioni, la più nota delle quali, probabilmente, è quella evocata nell’Odissea da Penelope (XIX 536-553), che [...] sogni deve riferirsi anche a un immaginario collettivo stratificato nel tempo (I 26), pertanto non suonerà nuovo che «se un uomo capace di interpretare sogni di questo genere (scil. i sogni allegorici) […] è innamorato di una donna, non sognerà la ...
Leggi Tutto
Il pensiero corre subito alla traduzione italiana di Working Girl (1988), Una donna in carriera, la celebre commedia di Mike Nichols con Melanie Griffith divenuta, per tramite dell’antonomasia, locuzione [...] emoticon della faccina che sorride e strizza l’occhio. Di séguito, le parole della potente canzone, scritta da un uomo (Chip Taylor) nel 1966, ma resa famosa dall’interpretazione della suddetta cantante country-rock, quindici anni dopo; si aggiunge ...
Leggi Tutto
Roma nun vole capi(dalla serie TV Romanzo Criminale, 2008). La paternità di città eternaSoffermandosi sulla magnificenza en plein air e indoor di Roma, col suo patrimonio archeologico, architettonico e [...] del pontefice, il quale, secondo le credenze popolari, aveva la capacità di ampliare la coscienza e la levatura morale anche dell’uomo più ignorante, se incontrato dal vivo. Per chi ha fallito l’obiettivo, vige infine la sentenza figurata È andato a ...
Leggi Tutto
È lei la “Volpe” di Montale, è lei la moglie di Elémire Zolla, e questi due dati biografici sono utili a testimoniare la piena partecipazione da protagonista al mondo culturale del suo tempo. Sono molti [...] . Tornano anche i toni della raccolta precedente, ma qui il respiro si fa più ampio e Spaziani sembra parlare del destino dell’uomo in senso universale. Un testo inizia con i seguenti versi: «Dove comincia l’oro della storia / e dove ciò che essa ...
Leggi Tutto
Il nome proprio può essere motore dell’azione narrativa. Che contenga o no particolari elementi simbolici, e talvolta anche indipendentemente dalla sua etimologia ancora trasparente, il nome si fa generatore [...] of being Earnest, giocata com’è nota sull’ambiguità tra earnest (‘serio, sincero’) ed Ernest (Ernesto), le protagoniste considerano uomo ideale colui che si chiami Ernest. Dice Gwendolen:In questo nome c’è qualcosa che ispira una fiducia totale. Mi ...
Leggi Tutto
Se è vero che i cognomi coincidenti con un toponimo o con un etnonimo (aggettivo relativo a una certa località), indicano provenienza, come si spiega che questi cognomi risultano poi tra i più frequenti [...] del terreno nei dintorni del centro abitato (costa, monte, colle, valle, fiume, palude, ecc.) e costruzioni dell’uomo (chiesa, castello, mura, porta, volta, fontana, palazzo, torre, villa, piazza, cantone, pozzo, ecc.) non è più sufficiente ...
Leggi Tutto
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...
Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...