Verso la tragedia cristiana. A proposito della pubblicazione Materiali per una teoria dell’arte drammatica, a cura di Monica BisiNon è un picciol libro questa edizione del Discorso sulle unità e [...] alla sorte di Ermengarda nell’Adelchi o della piccola Cecilia nei Promessi Sposi. Lo scandalo è il male che colpisce l’uomo giusto. Leggiamo Manzoni:Questa vita mortale che il Gentilesimo rappresentava come avente il principio e il fine in sé stessa ...
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Tra Sciascia e FavaQuando, nel 1969, Sciascia scrive il saggio intitolato Sicilia e sicilitudine, segna la fortuna di un vocabolo, appunto sicilitudine, destinato da lì in avanti ad indicare l’inesplicabile [...] inscenando un dialogo fittizio tra il sé giornalista che raccoglie i dati e il sé letterato che li rielabora: «Il discorso di quell’uomo del Sud era finito. Mi accorsi allora che ero solo e che tutte quelle cose io le avevo dette a me stesso!» (Fava ...
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Il 5 gennaio 1984, a Catania, poco dopo le 21 e 30, sotto i colpi di killer di Cosa nostra, moriva Giuseppe Fava. Il destino volle che l’assassinio si consumasse davanti a un teatro. Non uno qualunque, [...] sera di quel 5 gennaio 1984, data di un atto spregevole e, insieme, di sconfitta di Cosa nostra, contro un Uomo che non ha mai smesso di raccontare la verità. BibliografiaBrecht 1962 = Brecht, B., Scritti teatrali, Torino, Einaudi, 1962.Brecht 1986 ...
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La bolla pontificia di Innocenzo VIIINella sola Germania del XVII secolo, vennero giustiziate per stregoneria circa centomila donne (Lentini, S., 2016). Le cifre sono spaventose e inaccettabili per il [...] riferimento a un ruolo sociale e giammai alla sessualità femminile, anche quando esso sia contrapposto al ruolo dell’uomo-signore-padrone (δεσπότης, despòtes) per intendere la diversificazione fisica tra i due generi. La radice che accomuna entrambe ...
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In questi tempi confusi e terribili, viene spesso da pensare – quando non si riesce nel dibattito pubblico a trovare una voce che possa comunicare in maniera chiara, ma soprattutto trasversale – alle grandi [...] essenziali hanno una strana tendenza a non cambiare» e forse aveva ragione. Scatto e precisione.Calasso, come Calvino, è stato un uomo del Novecento. Erano anni di parole battute a macchina i loro, sulle Lettera 22: quella di Calvino è ora al centro ...
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Come spesso dichiarava, Andrea Camilleri aveva un difficile rapporto con Dio e non era credente. Pur riconoscendo che un po’ di fede gli avrebbe fatto avere meno paura, specialmente da vecchio, ammetteva [...] ’Olimpo scoppiò una discussione tra Zeus e sua moglie Era; il tema era quello del piacere: nell’amplesso godeva di più l’uomo o la donna? Venne interpellato Tiresia, un beota di Tebe, che disse che esistono dieci gradi di piacere: la donna ne gode ...
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Affermare che l’odio è un sentimento e provare a dimostrare il senso dell’affermazione è compito semplice e rapidamente eseguibile: la maggior parte dei lessicografi, di fatto, ci conforta con limpide [...] la fenomenologia, quel modo di sentire che esclude qualsiasi altra affezione dell’animo? Medea uccide il proprio fratello per avere Giasone, l’uomo del quale s’innamora e della cui ventura è complice; uccide il re di Corinto e la figlia di lui, ma ...
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Comunità di Sant’EgidioFacciamo pace?! La voce dei bambini sulla guerraA cura di Stella CervogniPremessa di Edith BruckBrescia, Scholé, 2024 «Il re è nudo!», gridava un bambino al passaggio del sovrano [...] ancora bambini eppure per la volontà di un solo uomo sono stati costretti a combattere una ingiusta guerra e quindi . Rafan, di otto anni, disegna nell’iride di un bambino un uomo che lascia lapropria casa e scrive: «Negli occhi di chi fugge si ...
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La pittura per Fava non fu un hobby ma, al pari della scrittura, un vero e proprio linguaggio espressivo, del quale studiò e apprese la tecnica, e utilizzò per andare oltre lo spunto occasionale della [...] nello strazio alla figura di Maria disperata per la morte del Figlio nelle antiche Crocifissioni, il volto contorto nel tormento dell’uomo vestito di rosso, quasi un moderno Giovanni, e lo sguardo vitreo di quello in basso sembrano urlare la morte di ...
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Anticamente, in Grecia, chi si accingeva ad affrontare un pericolo, un marinaio impaurito da un possibile naufragio o un condottiero impensierito dall’esito d’un’imminente battaglia, si premurava di fare [...] una vera e propria cerimonia. In seguito alla celebrazione, si postulava, pertanto, una sorta di mistico accordo tra uomo e dio, si assumeva come effettiva, altresì, la responsabilità divina circa gli accadimenti. Il verbo con cui questa dimensione ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...
Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...