Spesso si ritiene che la fede cristiana sia difficilmente avvicinabile al pensiero femminista e che anzi, si ponga se non in antitesi, quanto meno in contraddizione con l’aspirazione ad un mondo più inclusivo [...] si pone come critica verso una determinata idea di maschilità tossica veicolata dal patriarcato che vorrebbe l’uomo poco incline alla misericordia, alla tenerezza, alla cura e al perdono, caratteristiche queste solitamente attribuite alla femminilità ...
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Nel saggio The Structure of Scientific Revolutions, pubblicato nel 1962, Thomas Kuhn propone una riflessione sulla struttura concettuale e sullo sviluppo della conoscenza scientifica che intende fornire [...] procedimento risolutivo, lo scienziato normale è «vittima dell’indottrinamento» e tende a configurarsi come l’idealtipo dell’uomo dogmatico: egli ha appreso il funzionamento di un metodo tecnico-applicativo ed esegue le sue prescrizioni passivamente ...
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Palomar può sembrare un’opera scritta per scherzo. In fondo si tratta un’innocua narrazione in terza persona incentrata sulla prospettiva di un protagonista dalle movenze interiori molto prevedibili: il [...] comportamento umano e il resto dell’universo». Ma il punto di vista promettente si rivela ben presto un vicolo cieco.Se l’uomo investisse nel fischio tutto ciò che normalmente affida alla parola, e se il merlo modulasse nel fischio tutto il non detto ...
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Durante la seconda metà del XVIII secolo, tanto nel campo dell’arte figurativa quanto in quello della letteratura, si assiste al proliferare di una serie di immagini e rappresentazioni paesaggistiche [...] l’intero mondo della natura in tutte le sue forme, dalla geologia al mondo vegetale, dal mondo animale alla storia dell’uomo, assumendo la connotazione di una descrizione della natura nel suo insieme, nella sua complessità totale (générale) e in ogni ...
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Nella trattazione della figura mitologica di Tiresia, la categoria del vedere costituisce il fulcro della raffigurazione dell’indovino: lo evidenzia il legame tra il “lessico della visione” del primo episodio [...] in premio il trono di Tebe e la regina Giocasta in moglie, Edipo scopre di essere sposo della propria madre e parricida; quell’uomo che tempo prima l’eroe aveva ucciso all’incrocio di tre vie, dunque, non era altro che Laio, suo padre biologico, che ...
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Il pensiero della colonizzazione/liberazione ebraica della Palestina può sublimarsi nel motto: «Una terra senza popolo per un popolo senza terra». Per coloro che la presero alla lettera, è anche una tremenda [...] occupazione delle terre disabitate, delle res nullius non toccate dall’uomo e pronte ad essere migliorate e rese verdeggianti dall’opera di diritto ebraico ha aumentato a dismisura tale divario tra uomo e donna, in quanto le istituzioni religiose sono ...
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Nel saggio del 1979 La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere Jean-François Lyotard, dopo aver analizzato in chiave storico-critica le esperienze filosofiche fondate sui principali sistemi emancipativi [...] al quale chiediamo di portarci la ciabatta. Esso, con piena disinvoltura, compirà questa azione, esattamente come l’uomo dell’esempio precedente, nonostante le differenze tra gli schemi concettuali umani e animali siano notevoli. Infine, consideriamo ...
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David Foster Wallace parla spesso di atleti e, in particolare, di tennisti. Lui stesso giocava a tennis, soprattutto da giovane, e considerava questo sport una vera e propria ossessione, assieme, ad esempio, [...] Brando recita, infatti, costituisce un certo modo di trattare il proprio corpo e quelli circostanti: dalle immagini del cinema emerge un uomo che tratta le cose, i corpi che ha attorno, in un modo sciatto, superficiale. Li sbatte e li tira, come la ...
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«[…] e pensando di lei mi sopragiunse un soave sonnonel quale m’apparve una maravigliosa visione […]»Dante AlighieriGli uomini antichi si sono spesso interrogati sulla natura delle visioni e dei sogni, [...] come nel caso dei santi – anche loro alteri Christi – Beatrice non anticipa il compimento della figura, ma lo segue. L’uomo medievale ha bisogno di “riattuare” l’immagine di Cristo e della sua morte, riattivandone il messaggio di speranza. Dante non ...
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1298. Carceri di San Giorgio, Genova. Un uomo racconta, un uomo ascolta e redige. Quanto al secondo, Rustichello da Pisa, è incerto se fosse «in prigione da quattordici anni o vi venisse come libero frequentatore». [...] Il primo, Marco Polo, è stato appena catturato in seguito alla battaglia navale della Curzola, a bordo di una delle novanta navi veneziane sbaragliate dai genovesi. Egli, dal canto suo, non si annoia ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...
Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...