Disgrazia, sciagura, o ancora, sentimento di profondo dolore, di perdita: in una parola Lutto. Così è definita la reazione che dà più forma alla psiche di un essere umano. Le conseguenze di un lutto sono [...] . In questa fase si preannuncia una forte disillusione che porta infine a dubitare delle proprie capacità.Fase due: Rabbia.L’uomo è preda dell’ira e riversa la sua frustrazione verso la propria situazione di parziale impotenza o, addirittura, su sé ...
Leggi Tutto
L’antropologia politica di Thomas Hobbes (1588 – 1679) riserva un ruolo primario alle nozioni di conflitto e antagonismo, chiavi di lettura essenziali ai fini di un’accurata comprensione dei sodalizi umani. [...] alla lex naturalis, al pactum unionis e al pactum subiectionis. La ragione, nella forma di leggi naturali, suggerisce all’uomo i mezzi migliori per la conservazione della propria vita, garantita dalla ricerca della pace, dalla comune rinuncia, a tal ...
Leggi Tutto
La letteratura russa dell’Ottocento, nonché quella del primo Novecento, è dominata dalla comune concezione che attribuisce alle due capitali, Mosca e Pietroburgo, rispettivamente i titoli di “anima russa” [...] e creature fantastici e particolari, come il naso dell’assessore collegiale Kovalëv, nell’omonimo racconto, scappato dal viso dell’uomo e vacante per l’intera città. È dunque un’idea assai peculiare quella che Gogol’ ha della città di Pietroburgo ...
Leggi Tutto
Nelle storie di Roberto Mercadini i vincitori chiedono pietà ai vinti, le casualità si inanellano in rigorosissimo ordine, i malviventi vengono rovinati dalla loro onestà e i più grandi pittori si lamentano [...] da chiederti, se sei una persona che si fa delle domande, ti vien da chiederti: ma il Mercadini, a parte essere un giovane uomo romagnolo, un ottimo padre di famiglia e marito premuroso, esattamente, cos’è? È un poeta, è un attore, è un ingegnere, è ...
Leggi Tutto
L’A Diogneto è il discorso protrettico con il quale un teologo di tradizione paolina, vissuto nel II secolo d.C., servendosi di elementi apologetici e dottrinali, tenta di persuadere un pagano a convertirsi [...] che accogliere la salvezza offerta dal credo cristiano, unica via di conoscenza di Dio mediante la fede, sola possibilità per l’uomo di vedere Dio, e dunque di farne diretta esperienza. A partire dal capitolo 5 inizia, a sostegno di questa tesi, una ...
Leggi Tutto
Le Naturales Quaestiones di Seneca sono un’opera dossografica, ovvero una raccolta di opinioni ed argomentazioni scientifiche riguardo a determinati argomenti, fondamentalmente legati a questioni metereologiche. [...] esattamente nella perversione di un dono della natura, lo specchio, costretto ed asservito alla depravata frenesia di un uomo corrotto. Quello che la natura ha fornito anzitutto come strumento di conoscenza, Ostio Quadra lo stravolge facendone un ...
Leggi Tutto
Euripide nelle Baccanti, il suo ultimo capolavoro, porta sulla scena Dioniso, il dio delle feste, nel cui contesto le tragedie venivano rappresentate. La sua divinità, secondo il mito, è stata contestata [...] 334-5), bensì una follia iniziatica (Platone, Fedro, 244d) intesa come forza soprannaturale che, “possedendo” il corpo di un uomo e alterandogli la mente, ne determina quel che Guidorizzi chiama “dissolvimento dell’identità” – dovuto al fatto che il ...
Leggi Tutto
Tutto ciò cui oggi attribuiamo il nome di città non è altro che l’essenza di ciò che ci rende uomini, nel senso aristotelico di animali “politici”. Sebbene vi siano molteplici interpretazioni della realtà [...] identità sul contrasto con lo straniero, facendo della città, sinolo di polisma e politheia, tratto caratterizzante e distintivo di un uomo. Non a caso, nel mondo greco era prassi accompagnare il nome proprio di un individuo con il nome della sua ...
Leggi Tutto
Milano, alla fine del Duecento, vive un periodo di forte transizione: rinata dopo la distruzione del Barbarossa del 1162, dopo aver nuovamente scacciato l’aquila imperiale di Federico II, si trova contesa [...] Tuttavia, possiamo porci quest’altra domanda: per un uomo istruito, parte dell’élite culturale dell’ottavo secolo, cosa aspetti che rendevano una città bella e degna di lode per un uomo dell’Alto-Medioevo.Una bella città deve essere grande e piena di ...
Leggi Tutto
Accettando l’analisi che viene proposta da alcuni neuroscienziati come J.D. Haynes e B. Libet, si è costretti all’ammissione di una visione deterministica del mondo, ossia la concezione della realtà per [...] i malfattori,e fa’ che io non mangi delle loro delizie.In questi passaggi delle Sacre Scritture, infatti, l’uomo non percepisce di aver determinato le proprie azioni, ma viene ugualmente definito responsabile di esse. Davide, infatti, sembra quasi ...
Leggi Tutto
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...
Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...