Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] tutto quanto era stato scritto fino ad allora in un qualunque volgare italiano, da ipotecare una volta per tutte il futuro un miracolo inconcepibile»; «si arriva alla convinzione che quest’uomo abbia con la sua lingua riscoperto il mondo» (Auerbach ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] appartengono quei lessemi che costituiscono circa il 90% di qualunque testo italiano. Si tratta per lo più di lessemi centrale già agli inizi del primo millennio a.C., è diventata uomo in fiorentino – e poi in italiano – senza che nessuno, ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] e ciaschuna inobedienzia, frode, ingannamenti, macchinagioni e altre qualunque retà [«reità, azione condannabile»] le quali ne la al tuo onore; e, non ch’altri, ma G. Pansa, uomo di gran savere, fidandosi forse della dimestichezza ch’elli ha con ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] cervello è cresciuto gradualmente a mano a mano che l'uomo imparava a usare i suoi strumenti in diverse maniere, a di segni, proprio come avviene per ciascun organismo, a qualunque specie appartenga, che ha bisogno di modellare il proprio mondo ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] si svolge non di rado anche oggi, quando si riapre in qualunque modo la discussione su temi come: i destini dell’italiano, i della Commissione nazionale per la realizzazione della parità tra uomo e donna, pubblicate nel 1986; ➔ genere e lingua ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] dei parlanti (o genere; ➔ genere e lingua; ma essere uomo o donna influenza in generale molto meno l’uso di italiano e cercare prevalentemente fra coloro che sono privi di qualunque titolo di studio; ➔ analfabetismo e alfabetizzazione), soprattutto ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] possibilità sono esaltate dal più importante dei canali di cui l'uomo si serve, la voce (e il suo corrispettivo grafico, Z.?". Il frame pilota la decodifica, nel senso che, in qualunque momento, il ricevente può prevedere il passo seguente, perché ne ...
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Semiotica
Thomas A. Sebeok
Introduzione
Tutti gli esseri viventi, sia gli organismi interi sia le parti che li compongono, sono interrelati in un modo altamente organizzato. Quest'ordine, o organizzazione, [...] svolge l'intero scambio. Il contesto in cui qualunque messaggio viene emesso, trasmesso e ricevuto ne influenza di cui sopravvive solo un discendente che ha le caratteristiche dell'uomo moderno, Homo sapiens (circa 100.000 anni fa). Nei primi ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] , il Cielo, il Mondo, gli Elementi, l’Anima, il Corpo, l’Uomo. Il titolo, anziché evocare il debito verso l’uno o l’altro scrittore di descrivere ogni cosa e parlare di qualunque argomento possibile, secondo una tipica impostazione retorica ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] come nomi generali (vale a dire come designatori di qualunque cosa), a cui ricorrere pertanto in casi di incertezza (esempi tutti da Internet, fonti varie):
(29) il male dell’uomo moderno è l’aver fatto della ricerca della felicità il proprio dio
( ...
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qualunque
qualùnque (ant. qualunche) agg. indef. m. e f. [comp. di quale e -unque, cfr. lat. qualiscumque], invar. – 1. Con funzione di indef. relativo, l’uno o l’altro che sia (senza differenza, o senza preferenza per l’uno piuttosto che...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...