Storico dell'antichità (Amburgo 1855 - Berlino 1930); professore di storia antica a Lipsia (1884), a Breslavia (1885), a Halle (1889), a Berlino (1902-25). Dopo due brevi saggi, una Geschichte der Troas [...] e aggiungendovi un volume introduttivo antropologico-etnologico sull'uomoprimitivo. Il lavoro fu preparato con storie speciali, (1918) e sulle origini del cristianesimo (1921). Uomo di visioni larghissime, ha contribuito come nessun altro della ...
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Scrittore francese (Saint-Malo 1768 - Parigi 1848). Di nobile famiglia bretone, trascorse la prima infanzia nella cittadina natale, fece gli studî a Dol, Rennes, Dinan, passò lunghi periodi dell'adolescenza [...] giusto, ebbe un successo immenso e una grande influenza. Il Génie conteneva due episodî di una sorta di epopea dell'uomoprimitivo, Les Natchez (1826), e precisamente Atala, già accolta con favore l'anno prima, e René. René, nuovo Werther, fu il ...
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Romanziere inglese (Newquay 1911 - Perranarworthal 1993). Dominato da un senso quasi shakespeariano della tragedia umana, G. presenta una vasta gamma di caratterizzazioni con immediatezza e vigore, in [...] Coral island (1858) di R. M. Ballantyne. Allo stesso modo The inheritors (1955), dove è descritta la distruzione dell'innocente uomoprimitivo a opera di Homo Sapiens, è un rovesciamento delle teorie di H. G. Wells in The outline of history. Tra le ...
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Filosofo e teorico dell'etnologia religiosa (Parigi 1857 - ivi 1939), prof. alla Sorbona (dal 1899), membro dell'Institut (Académie des sciences morales) dal 1917, direttore della Revue philosophique. [...] etnologia propose una teoria detta del prelogismo, secondo la quale la mente dell'uomoprimitivo si muoverebbe in base a schemi diversi da quelli della mente dell'uomo civilizzato ignorando i principî d'identità e di causalità (Les fonctions mentales ...
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Cultura
PPietro Rossi
di Pietro Rossi
Cultura
sommario: 1. Introduzione. 2. La cultura come designazione dell'elemento propriamente umano. 3. Origine e evoluzione della cultura. 4. Le basi psichiche [...] 1970, pp. 237-260).
Bidney, D., Theoretical anthropology, New York 1953.
Boas, F., The mind of primitive man, New York 1911, 19382 (tr. it.: L'uomoprimitivo, Bari 1972).
Boas, F., Anthropology and modern life, New York 1928.
Boas, F., Race, language ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] sulla flogosi secondo la quale ogni patologia è in definitiva, all'origine, malattia dello spirito, sostenne infatti che l'uomoprimitivo era immune da malattie in quanto privo di coscienza e quindi di senso di colpa, e indicò nel fitto intreccio ...
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CALVINO, Italo
Domenico Scarpa
Nacque a Santiago de Las Vegas, nell'isola di Cuba, il 15 ottobre 1923, figlio primogenito di Mario, agronomo, e di Giulia Luigia Evelina (Eva) Mameli, botanica.
Il padre [...] richiamo dell'attualità “spaziale”, quanto il tentativo di rimettermi in rapporto con qualcosa di molto più antico. Nell'uomoprimitivo e nei classici il senso cosmico era l'atteggiamento più naturale; noi invece per affrontare le cose troppo grosse ...
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DE ZERBI, Rocco
Lucia Strappini
Nacque a Reggio Calabria l'11 giugno 1843 da Domenico e da Rosa Cotronei. Il padre, Domenico, avvocato e giornalista dilettante, patriota, e il nonno Rocco, intendente [...] discorsi che tenne sugli argomenti più diversi e che furono stampate poi in volume. Tra gli altri: Illinguaggio dell'uomoprimitivo, conferenza al Circolo filologico, di Napoli (Napoli 1878), Faust. Gli amanti di Faust. Sogni di cloralio (ibid. 1879 ...
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Feticcio
Enrico Comba e Salomon Resnik
Il termine feticcio (dal portoghese feitiço, "artificiale", a sua volta derivato del latino facticius, "fabbricato, costruito", e dunque anche "falso, finto") [...] ancora in grado di procedere per astrazioni e portato quindi a fissarsi su oggetti tangibili, visibili. In essi l'uomoprimitivo concentrava i timori verso fenomeni imprevedibili e incontrollabili della natura, e ne faceva il proprio oggetto di culto ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...