Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] uguaglianza sociale si secolarizzò con la proclamazione dei diritti dell'uomo in nome della ragione, della quale il socialismo fu nell'ultima versione ispirata a una sorta di cristianesimo primitivo (Mon crédo communiste, 1845; Le vrai christianisme ...
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Stratificazioni sociali
Talcott Parsons
di Talcott Parsons
Stratificazioni sociali
sommario: 1. Introduzione. 2. Teorie sull'origine delle classi sociali. 3. Momenti rilevanti nella storia della stratificazione [...] dell'eguaglianza il concetto marxiano e di ‛comunismo primitivo' non è il caso meno significativo. Movimenti , S. M., Political man, Garden City, N. Y., 1960 (tr. it.: L'uomo e la politica, Milano 1963).
Lipset, S. M., The first new nation, New York ...
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Sessualità
Vincenzo Cappelletti
1. Citogenetica
Dalla memoria di Karl Ernst von Baer De ovi mammalium et hominis genesi, del 1827, con le prime osservazioni sull'uovo nei follicoli ovarici di un mammifero [...] del sapere in nome delle scienze umane. La 'bibbia del primitivo', The golden bough di Frazer, è sul tavolo di Freud, .H. Tjio e A. Levan precisano che il numero dei cromosomi nell'uomo è 46, non 48 come si era creduto. La conta dei cromosomi ...
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I cenacoli intellettuali/1: ricerca religiosa e crisi modernista
Fabio Milana
Intellettuali e cultura religiosa
Proponendo panoramiche sue Riflessioni sulla cultura religiosa in Italia sul «Ragguaglio [...] vescovo laico dei modernisti» – e attorno a quest’uomo quella sorta di seminario biblico che si teneva a Religio» tra 1934 e 1944, poi tra 1947 e 1949 con la primitiva denominazione e la conduzione di Ambrogio Donini.
78 Trattasi di Angelo Brelich ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] sportiva. Approdata alla fotografia e al cinema primitivo dagli spettacoli popolari, dal circo e dall' epoca del muto, Der Golem (Il Golem, 1920) di Paul Wegener, L'uomo meccanico (1922) di André Deed e Metropolis (1926; Id.) di Fritz Lang ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] , ma trasformazione. Riformare è restituire alla forma primitiva, come Lutero tentò di fare: ad una forma anche E. Gentile, L’apocalisse della modernità. La Grande guerra per l’uomo nuovo, Milano 2008.
22 A. Gemelli, Medioevalismo, «Vita e pensiero», ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] tradizione è che né la Scrittura né il giudaismo primitivo ma il costume generale costituisce la vera norma della Per dirla con le parole del titolo di una delle sue prime opere, l'‛uomo non è solo' (Man is not alone), e l'anima sensibile può - ...
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ARTIGIANI
Bartolomé Bennassar e Mauro Ridolfi
Storia
di Bartolomé Bennassar
Introduzione
Qualunque sia la definizione di artigianato che si voglia considerare, due fatti sembrano innanzitutto incontestabili: [...] guanti, selle, cappelli e cloches, quanto come sarti da uomo e da donna" nell'attesa di organizzarsi in corporazioni: tecnica è nata con i primi utensili, ma nemmeno il più primitivo degli strumenti rappresenta la sua soglia d'origine poiché l'uso ...
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Teatro e società
Guido Davico Bonino
La socialità del teatro tra protostoria e cultura primitiva
In una sintesi ancor oggi autorevole (v. Dumur, 1965) A. Schaeffner proponeva agli esperti del fatto [...] latino non è il luogo di una riflessione morale o filosofica sull'uomo o sulla vita. Le sue origini ludiche ne fanno uno spettacolo vuol dire secondo un'essenzialità e intensità lirica quasi primitive. L'esperimento dei Copiaus dura cinque anni, sino ...
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Il Rinascimento. L'impatto delle scoperte geografiche
Alberto Tenenti
L'impatto delle scoperte geografiche
I viaggi di esplorazione e di scoperta in cui s'impegnarono in modo più o meno sistematico [...] mondo a un più o meno mitico stato primitivo ritenuto sostanzialmente positivo. Del resto, a Thevet 1492-1616, 1974.
Pagden 1989: Pagden, Anthony A., La caduta dell'uomo naturale. L'indiano d'America e le origini dell'etnologia comparata, Torino, ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...