RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] non li domina nei loro esiti. La magia emerge propriamente dove l'uomo non può controllare il caso a mezzo della scienza. Perciò essa non è un sostitutivo della scienza, poiché il primitivo non se ne avvale quando può ricorrere ai mezzi razionalmente ...
Leggi Tutto
MODERNISMO (ted. Reformkatholizismus)
Mario Niccoli
Con questo termine o, più esattamente, con quello di modernismo cattolico si indica quel movimento di riforma interna del cattolicismo patrocinato [...] virtù della legge d'immanenza, di Dio presente nell'intimo dell'uomo e il dogma si forma per via di sviluppo vitale grazie al lavorio dell'intelletto su questo dato primitivo. Il modernista, come storico, scarta ogni elemento soprannaturale e domanda ...
Leggi Tutto
Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] (fase dialettale), le parole cessano d'essere trasparenti a coloro che le adoperano; l'uomo non comprende più le loro significazioni primitive di forze fisiche concepite come potenze viventi e spontaneamente espresse nelle parole sotto la forma di ...
Leggi Tutto
GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] organismi di governo della Santa Sede. "Il P. Cappellari è un uomo sommo, e posso assicurarla che non v'è forse persona a vera industrializzazione, e lo stesso artigianato restava piuttosto primitivo. Si esportavano tessuti, legname, canapa, riso, ...
Leggi Tutto
Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] di H. Marrou, che la biblioteca non facesse parte del primitivo monastero, ma che l'edificio fosse stato successivamente incorporato da G e Teotimo; Narsete, "comes", poi religioso, suo uomo di fiducia a Costantinopoli; i "patricii" Filippico e ...
Leggi Tutto
Africanismo
Amadou Hampâté Bâ
di Amadou Hampâté Bâ
Africanismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Eredità del passato: spirituale, sociale e culturale. a) Valorizzazione del passato. b) Senso del sacro; [...] la persona umana si evolve partendo da un capitale primitivo, che costituisce il suo potenziale. Sarà questo potenziale a la faccia invisibile, il giorno e la notte, l'oscurità e la luce, l'uomo e la donna, il bene ed il male, l'alto e il basso, la ...
Leggi Tutto
Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] Sono immagini che oltre ad attestare il momento storico primitivo del cinematografo, si presentano anche come «prime . Romeo, Il Vangelo secondo il cinema, Siracusa 1995; N. Scavo, Un uomo chiamato Gesù, Roma 2001; D.E. Viganò, Gesù e la macchina da ...
Leggi Tutto
Ortodossia
JJohn D. Zizioulas
di John D. Zizioulas
Ortodossia
sommario: 1. Introduzione. 2. La struttura canonica. 3. Sviluppi teologici. 4. Relazioni ecumeniche. 5. L'ortodossia e il futuro. □ Bibliografia.
1. [...] l'una nell'altra, come già lo furono nel primitivo periodo patristico.
2. L'importanza della pneumatologia risulta in un'epoca in cui l'uso della natura da parte dell'uomo è diventato dominio e sfruttamento, a tal punto da determinare una crisi ...
Leggi Tutto
Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] atteggiamento valse a rafforzare la fama della quale già godeva di uomo retto ed equilibrato. Date queste premesse è naturale che alla giugno 1575, mirò invece a ristabilire secondo il primitivo rigore l'osservanza della clausura in seno alle comunità ...
Leggi Tutto
Vicino Oriente antico. Teologia
Wilfred G. Lambert
Alfonso Archi
Lester L. Grabbe
Gherardo Gnoli
Teologia
Teologia mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Le moderne categorie di scienza, di filosofia [...] un idioma semitico piuttosto simile a una forma primitiva di ebraico. Questi nuovi arrivati assunsero il comando le eredità alle nazioni/ quando separò i figli di Adamo [= dell'uomo]/ stabilì i confini dei popoli/ secondo il numero dei figli di El ...
Leggi Tutto
primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...