LAZZARETTI (Lazzeretti), David
Franco Pitocco
Nacque il 6 nov. 1834 ad Arcidosso, sulle pendici del monte Amiata, da Giuseppe e da Faustina Biagioli.
Stando alla tradizione, la nascita di colui che [...] È questo il momento decisivo della sua carriera di "uomo del mistero". Recluso in un ambiente murato all' Gerratana, I-IV, Torino 1975, ad ind.; E.J. Hobsbawm, Primitive rebels. Studies in archaic forms of social movement…, Manchester 1959, ad ind ...
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festa
Cecilia Gatto Trocchi
Celebrazione solenne
Dal latino festus dies ("giorno solenne"), la festa è un periodo di tempo dedicato a celebrazioni particolari, a riti e a liturgie ben distinti dalla [...] , mietitura, vendemmia e così via): l'unione dell'uomo e della donna è infatti offerta agli dei per promuovere Dio, dopo aver creato il mondo, si riposò. Nel mondo primitivo le feste sono universalmente caratterizzate dalla musica e dalla danza, ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] valutazione dell’antichità pagana, ma anche del cristianesimo primitivo e patristico. Ed è qui che la t. riavvicinarsi all’antropologia. Il suo oggetto diretto non è tanto Dio quanto l’uomo che crede.
Come la fede, di cui essa rende conto, la ...
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tabu Proibizione di carattere magico-religioso nei confronti di oggetti, persone, luoghi considerati di volta in volta sacri, oppure contaminanti, impuri e dunque potenzialmente pericolosi.
Un genere [...] es., può estendersi anche sui nomi, di modo che un uomo non può pronunciare il nome della suocera ecc.; dove vigono di una condizione revocabile. Pensate a lungo come popoli primitivi, le società dell’Oceania paiono invece aver elaborato una nozione ...
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Nome (d’incerto significato etimologico) sotto il quale si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni che, prima partecipanti alla comunità linguistica indoeuropea, si staccarono poi a formare [...] tra le leggi germaniche che ci sono pervenute. La primitiva costituzione germanica poggiava sull’unione di vaste tribù di comuni, sotto la guida di capi liberamente eletti. Uomo libero era l’uomo adatto a portare le armi. Le tribù erano divise ...
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Diritto
Attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato. In senso più ampio, tutta l’attività che si svolge dinanzi all’autorità giudiziaria per giungere [...] un atto decisivo della divinità segnerà il trapasso dell’uomo nell’‘eternità’ secondo le regole stabilite e previste da Lutero e negli anabattisti torna invece la concezione del primitivo cristianesimo, per la quale le anime restano come dormienti ...
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immortalità Condizione di non essere soggetto alla morte.
Religioni antiche e politeistiche
Le prime forme di una credenza nell’i. equivalgono a manifestazioni dell’incapacità di concepire uno stato [...] mortale. Nelle Upaniṣad, invece, si formula la tesi che l’uomo può pervenire a una identità col brahman, concepito come anima del mondo condizione escatologica variamente intesa.
Nel cristianesimo primitivo, l’escatologia è fondata sull’idea della ...
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Religione
Rito segreto e oggetto sacro del rito; per estensione, realtà o verità nascosta, in alcuni casi trattata come dogma perché ritenuta rivelata da Dio.
Religioni antiche
Nell’antichità le religioni [...] , l’operare di una potestà ineffabile. Il cristianesimo primitivo mantiene questa gamma di significati, ma usa il termine creata, la cui esistenza è tuttavia stata comunicata all’uomo per mezzo della rivelazione divina e proposta da credersi come ...
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Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] di Giovanni, che riassume la fede delle prime generazioni cristiane in Cristo, Dio-uomo: «Nel principio era il l., e il l. era presso Dio, e a quello dei libri sapienziali. Nel cristianesimo primitivo la dottrina del l. si sviluppò parallelamente ...
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ZOROASTRISMO
Raffaele Pettazzoni
È la religione fondata da Zarathustra (Zoroastro), altrimenti detta mazdeismo dal nome della divinità suprema, Ahura Mazda, o anche parsismo, dal nome dei Parsi, i rappresentanti [...] metalli, ecc., nell'ordine buono; il lupo, il serpente, ecc., nel cattivo. L'uomo non appartiene per natura all'uno o all'altro dei due ordini; egli milita e caratterizzato da questa reazione del primitivo paganesimo sulla religione riformata, ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...