GIUSSO, Lorenzo
Fabrizio Intonti
Nacque a Napoli, il 25 giugno 1899, in una famiglia aristocratica, dal conte Antonio e da Maria Imperiali d'Afflitto. La sua maturazione culturale avvenne in un terreno [...] non procedono da una razionalità astratta ma dai bisogni dell'uomo sociale, rimandando a un sentimento che è espressione del primitivo legame, non specificamente conoscitivo, che unisce uomo e mondo.
Nel dopoguerra, approfondendo questa tematica e ...
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CARRARA, Francesco
Francesco Raco
Nacque a Ghisalba, a pochi chilometri da Bergamo, il 1º nov. 1716 dal conte Carlo e da Anna Maria Passi (Vistalli, p. 47 n. 9). Compiuti i primi studi a Bergamo, (insieme [...] di Pietro -, si distingue per alcuni nostalgici accenni al cristianesimo primitivo, verso il quale il C. nutriva una forte inclinazione e sua attività in seno alle congregazioni romane il C., uomo di intransigente ortodossia, si segnalò per il suo ...
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CERIO, Edwin
Federico Di Trocchio
Nato a Capri il 28 giugno 1875 da Ignazio ed Elisabeth Grimmer, studiò all'istituto nautico di Napoli e all'università di Genova, dove si laureò in ingegneria navale [...] il protagonista può dire di "essere arrivato a qualcosa di primitivo, d'essenziale, d'elementare. Sono arrivato ad isolarmi; di Capri, ibid. 1921; La vita e la figura di un uomo: Ignazio Cerio, Roma 1921; Il giardino ela pergola nel paesaggio di ...
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CANNELLI, Lorenzo
Sisto Sallusti
Nacque a Firenze nel 1802. La prima notizia che lo riguarda è del 1821; il 22settembre di quell'anno redasse di suo pugno un contratto di compravendita a termine dal [...] maestro che pure si era cimentato nella satira di costume. Uomo di una certa cultura e verseggiatore estemporaneo, il C. altra A. Aschieri ravvisa nello Stenterello del C. un tipo "primitivo e vergine" e asserisce che questi era capace di esibirsi ...
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BORTOLUCCI, Giovanni
Piero Craveri
Nacque il 16 marzo 1881, a Modena, da Gustavo e da Clotilde Bianchi e fu nipote dell'omonimo Giovanni Bortolucci, uomo politico e fecondo autore di scritti storici, [...] ad approfondito esame analitico, tramite i più appropriati strumenti ermeneutici e filologici, per rintracciarvi il primitivo diritto della Roma repubblicana e imperiale liberandolo dalle sovrastrutture operate nel basso impero e dai compilatori ...
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ANTEGNATI, Bartolomeo (Bertolino; Bartholomeus de Lumesanis, Bartholomeus de Antegnatis)
Riccardo Allorto
Nato intorno al 1450 a Lumezzane (Brescia) da Giovanni "iuris peritus", che il 14 febbr. 1431 [...] crede infatti che a loro "si debba allacciare il tirocinio primitivo di B. A. e la sua stessa vocazione all'arte ed organistica italiana, in M. E. Bossi. Il compositore - L'organista - L'uomo - L'organo in Italia, a cura di G. C. Paribeni, L. Orsini, ...
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Milius, John (propr. John Frederick)
Simone Emiliani
Regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo statunitense, nato a St. Louis (Missouri) l'11 aprile 1944. Insieme ad altri registi della sua [...] Pollack, The life and times of judge Roy Bean (1972; L'uomo dai sette capestri) di John Huston e Magnum force (1973; Una 44 guerra mondiale, in cui rappresenta con forza un altro mondo primitivo e allucinato e un altro scontro tra culture diverse, e ...
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FINZI, Guido Daniele
Bruno Cozzi
Nacque a Mantova il 18 ag. 1884 da Aron e da Domenica Catterina Vecchi. Iscrittosi al corso di laurea in medicina veterinaria dell'università di Parma, ebbe come maestri [...] neurocerebrale, sull'actinornicosi bovina, sul sarcoma primitivo del fegato, sul catarro epizootico laringo- biologia del micobatterio tubercolare e sulla sua azione patogena sull'uomo e sugli animali, condotte mettendo a frutto le esperienze ...
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García Lorca, Federico
Ines Ravasini
Il canto dell'Andalusia
Poeta istintivo, aperto a tutte le esperienze di vita e d'arte, Federico García Lorca è una delle voci più originali del Novecento spagnolo. [...] Libro di poesie, il Poema del cante jondo ispirato al primitivo canto andaluso (antecedente al flamenco), le Suites modulate su 'umana sofferenza, voci delle inquietudini e della pena dell'uomo.
Dai gitani ai neri di Harlem
Al successo del Romancero ...
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Gauguin, Paul
Flaminia Giorgi Rossi
L'artista in fuga dalla civiltà
Il nome del pittore francese Paul Gauguin è legato al mito dell'artista ribelle e vagabondo e alle sue fughe in Polinesia. Nell'arte [...] , avvenuta nel 1903.
Il percorso di Paul Gauguin è come un viaggio indietro, verso le origini e gli istinti primitivi dell'uomo. Questo processo in pittura si traduce in uno stile volontariamente rudimentale. Uno stile dove le forme sono semplificate ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...