Naturalista vivente, scopritore del Pithecanthropus. Nacque a Eisden in Olanda, il 28 gennaio 1858. Studiò medicina e scienze naturali all'università di Amsterdam e fu prosettore del locale istituto di [...] lettore di anatomia. Risalgono a questi tempi le sue ricerche sulla laringe. I suoi studî sull'origine dell'uomo gli ricerche nelle caverne di Sumatra, trovava che la loro fauna era troppo recente. Così, nel 1890, egli si trasferì a Giava e si pose ...
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Uomo politico, nato il 21 ottobre 1762 a Hattem (Gheldria), morto a S. Giorgio d'Elmina (Costa d'Oro, allora colonia olandese) il 21 ottobre 1818. Avverso agli Orange, il D. tumultuò contro di loro nel [...] orientale (1806), poi governatore dei possessi olandesi in Asia (1807). Sbarcato a Giava inaugurò un nuovo metodo di governo, fondato sulla costruzione di strade moderne e sulla spoliazione sistematica dei principi indigeni. Richiamato in patria nel ...
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Poco si conosce di sicuro intorno a questo viaggiatore, a cominciare dal nome, la cui forma è tutt'altro che certa. Certo è invece che dovette nascere a Venezia, probabilmente un po' più tardi della metà [...] storico lusitano di quel tempo, il Barros, dice che l'A. era "uomo pratico e sapeva le lingue e ancora i negozî di quelle bande dice del resto che l'A. aveva sposato un'indigena, "una Giava", da cui ebbe figli. È probabile non abbia fatto ritorno in ...
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I meccanismi dei traffici
Jean- Claude Hocquet
Uomini e merci
Appartiene alla logica di un'economia essenzialmente marittima la creazione o l'accaparramento degli scambi via mare fra i diversi settori [...] Bengala e a Giava, entrava nella composizione di polveri come il curry, e il cardamomo del Malabar in quella di oli e unguenti senato scrisse a un terzo uomo, Michele Contarini, "ambaxatori nostro in partibus Bavarie" di negoziare l'affare.
È ...
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Agricoltura
Emrys Jones
Le origini dell'agricoltura
Introduzione e teorie sulle origini
La nascita dell'agricoltura risale così indietro nella storia dell'umanità che la ricerca delle sue origini si [...] benché per lunghissimo tempo l'uomo debba essersi cibato di molte varietà di frutta e di bacche allo stato selvatico.
territori sfruttati dagli occidentali: Giava e le Filippine divennero i principali paesi produttori di zucchero, china e gomma ...
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Poverta
Bruno Stein e Miles L. Wortman
di Bruno Stein e Miles L. Wortman
Povertà
sommario: 1. Introduzione. 2. Misurazione della povertà. a) Misure assolute. b) Misure relative. 3. Distribuzione del [...] di bassa produttività della manodopera.
A ogni livello di sottosviluppo si riscontra questo circolo vizioso. Se ne ha un esempio a Giava agli investimenti nell'uomo. Uomini meglio istruiti sanno produrre con maggior efficienza. Di conseguenza, le ...
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Scienza indiana: periodo classico. Alchimia e tecniche chimiche
David G. White
Bidare V. Subbarayappa
Alchimia e tecniche chimiche
L'alchimia indiana
di David G. White
Nell'Asia meridionale l'alchimia [...] antica come il genere umano. L'uomo preistorico era affascinato dagli aromi naturali di fiori e piante da cui si di rose nonché a diversi profumi naturali provenienti dalla Siria, dalla Cina, da Giava e anche da Cipro. Occorre notare che la pianta di ...
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Bioenergetica
Vaclav Smil
Il giorno in cui iniziai a scrivere questo testo la temperatura esterna nella maggior parte delle praterie canadesi era inferiore a −30 °C con punte di −40 °C, se si considerava [...] Giava, aveva notato che il sangue dei marinai dei Tropici aveva un colore più brillante. Aveva fornito una spiegazione corretta di Mammiferi artici ha una temperatura paragonabile a quella di un uomo con vestiti adeguati. Per gli endotermi acquatici ...
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Alimentazione
Aldo Mariani Costantini
L'alimentazione comprende tutto l'insieme dei momenti e dei processi che, tramite il procacciamento e l'uso di generi di origine animale e vegetale, forniscono [...] nutre di quelle stesse cose di cui consta, affermazione che precede quindi quella più nota di L.A. Feuerbach: "l'uomo è ciò sperimentale specifica sui rapporti fra consumo di riso e beri-beri, condotta a Giava dai ricercatori olandesi A.G. Vonderman ...
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Antropologia culturale
Francesco Remotti
L'antropologia culturale (espressione utilizzata dagli studiosi nordamericani) o sociale (come la definiscono invece gli autori di scuola britannica) ha come [...] selvaggi" (p. 42). La cultura, che l'uomo acquisisce e produce, trova la sua sede precipua nello ogni cultura fabbrica modelli di comportamento e di funzionamento dell'organismo in vista di una definizione di umanità. A Giava - precisa Geertz ( ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
giavantropo
giavàntropo (o javàntropo) s. m. [comp. del nome dell’isola di Giava e del gr. ἄνϑρωπος «uomo»]. – In paleoantropologia, tipo umano, riferibile al gruppo dei paleantropi, al quale appartengono le calotte craniche rinvenute in un...