CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] l'attenzione principale è diretta alle attività morali dell'uomo. Ogni uomo ha un compito specifico da assolvere, con riverenza per brutta sorpresa, nessun imprevisto sopraggiungente da una qualunque parte dell'orizzonte, valga a minacciare"), che ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] Il popolo francese è l'ideale del popolo moderno: a qualunque più piccolo operaio t'accosti, subito comprendi ch'egli conosce (p. 196). Al caso il D. contrapponeva la creazione: "L'uomo è uscito dal quadrumano: l'accidente lo ha eccitato ma è Dio che ...
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DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] un fronte compatto, tutti gli amici della libertà da qualunque parte accorressero"). Permettono poi di precisare l'effettivo completamente l'esigenza di valori, norme, ideali che assilla l'uomo moderno. E di farlo fondendo "in un getto la ragione ...
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GARIN, Eugenio Antonio
Michele Ciliberto
Nacque a Rieti il 9 maggio 1909, figlio di Francesco e di Teresa Barbagli.
La formazione
Il nonno, intendente di Finanza, si era trasferito dalla Savoia in Toscana [...] Era dunque diventato un libero studioso sciolto da qualunque vincolo di ordine istituzionale, e forse anche questo dominante, quella che egli chiamava la 'linea Pico-Sartre', secondo cui l'uomo «non ha una natura (una "specie", una "forma"), ma […] è ...
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ACRI, Francesco
Francesco Corvino
Nacque a Catanzaro il 19 marzo 1834 (alcuni biografi scrivono erroneamente 1836), di umile famiglia, e compì i suoi studi nella città natale, sotto la guidg del fratello [...] relazione con l'unità di Dio, può essere conosciuto dall'uomo intuitivamente, alla maniera giobertiana; tuttavia non in modo perfetto, secondo filosofia se si possa volgarizzare uno scrittore, qualunque egli sia, e specialmente Platone"), Napoli 1889 ...
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GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] basa la sua critica radicale di ogni possibile contributo da parte dell'uomo al proprio destino di salvezza o di dannazione eterna: Dio, giacché rende inevitabile la conclusione che, per qualunque coppia di proposizioni contraddittorie, anche quelle ...
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GUZZO, Augusto
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Napoli il 24 genn. 1894 da Federico e Luisa Scognamiglio. Il padre, avvocato, allievo e collaboratore di F. Persico, morì quando il G. aveva cinque anni.
A [...] "sistema di filosofia": ne pubblicò un piano nel 1944 (L'uomo, in Filosofi italiani contemporanei, a cura di M.F. Sciacca, che lo inventi o lo adoperi (o senza una qualsiasi forza, qualunque essa sia, che, se aziona il meccanismo, non può esserne né ...
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MAGLI, Pasquale Arcangelo
Cesare Preti
Nacque il 25 giugno 1720 a Martina Franca da Nicola, contabile del duca Francesco Caracciolo, e da Maria Maddalena Marinosci.
Poco è noto degli anni giovanili: [...] di una volontà divina libera dal condizionamento di qualunque principio intellettuale) e più delle critiche alle Del terzo, Della natura e di alcune principali proprietà dell'uomo come cittadino, è invece da segnalare che, nella polemica che ...
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GIORGIO da Ragusa (Raguseo)
Cesare Preti
Figlio di Luca, nacque probabilmente a Ragusa (l'attuale Dubrovnik), in Dalmazia, nella seconda metà del sec. XVI. La madre proveniva, forse, dalla famiglia Milani [...] vaglio critico da parte dei sensi e dell'esperienza. Qualunque fosse il significato che G. attribuiva a quest'ultimo sulla regione sublunare (dalla quale è esclusa la parte razionale-volitiva dell'uomo).
Il G. morì a Padova il 13 genn. 1622.
Fonti ...
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CESCIA, Giovanni
Sergio Chiogna
Nato a Trieste il 7 genn. 1858, compì gli studi secondari nella città natale e frequentò quindi le università di Vienna e di Graz. Nel 1878, contrario all'occupazione [...] benefici al suo interno, della società in un punto qualunque della sua evoluzione, se la si considera come punto dei mali e delle disuguaglianze sociali è il supremo fine etico dell'uomo, in cui si risolve l'apparente antinomia tra il fine e il ...
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qualunque
qualùnque (ant. qualunche) agg. indef. m. e f. [comp. di quale e -unque, cfr. lat. qualiscumque], invar. – 1. Con funzione di indef. relativo, l’uno o l’altro che sia (senza differenza, o senza preferenza per l’uno piuttosto che...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...