Tra Sciascia e FavaQuando, nel 1969, Sciascia scrive il saggio intitolato Sicilia e sicilitudine, segna la fortuna di un vocabolo, appunto sicilitudine, destinato da lì in avanti ad indicare l’inesplicabile [...] i dati e il sé letterato che li rielabora: «Il discorso di quell’uomo del Sud era finito. Mi accorsi allora che ero solo e che tutte deteriori della sicilitudine possano in realtà interessare qualunque luogo in cui si genera ingiustizia sociale. ...
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Il 5 gennaio 1984, a Catania, poco dopo le 21 e 30, sotto i colpi di killer di Cosa nostra, moriva Giuseppe Fava. Il destino volle che l’assassinio si consumasse davanti a un teatro. Non uno qualunque, [...] sera di quel 5 gennaio 1984, data di un atto spregevole e, insieme, di sconfitta di Cosa nostra, contro un Uomo che non ha mai smesso di raccontare la verità. BibliografiaBrecht 1962 = Brecht, B., Scritti teatrali, Torino, Einaudi, 1962.Brecht 1986 ...
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La bolla pontificia di Innocenzo VIIINella sola Germania del XVII secolo, vennero giustiziate per stregoneria circa centomila donne (Lentini, S., 2016). Le cifre sono spaventose e inaccettabili per il [...] diffundat [‘Noi, pertanto, togliamo di mezzo qualunque impedimento, per il quale possa in qualsivoglia femminile, anche quando esso sia contrapposto al ruolo dell’uomo-signore-padrone (δεσπότης, despòtes) per intendere la diversificazione fisica ...
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La pittura per Fava non fu un hobby ma, al pari della scrittura, un vero e proprio linguaggio espressivo, del quale studiò e apprese la tecnica, e utilizzò per andare oltre lo spunto occasionale della [...] Figlio nelle antiche Crocifissioni, il volto contorto nel tormento dell’uomo vestito di rosso, quasi un moderno Giovanni, e lo sarebbe fatta interprete della sofferenza umana, estrema e agghiacciante qualunque ne fosse la causa.La vendetta, di chiara ...
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Enrico FinkPatrilineare. Una storia di fantasmiTorino, Lindau, 2025 Il romanzo autobiografico è un genere insidioso, nella misura in cui si rischia di ricostruire il vissuto di un individuo o di una famiglia [...] . Ma fu un attimo, un attimo solo. Accanto all’uomo, sul muro avevano attaccato il manifesto di un nuovo film americano e sofferenze. Nondimeno, l’unica verità e salvezza possibile, per qualunque essere umano, è l’amore da cui ci lasciamo legare, ...
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Vittorio Nocenzi, storico leader del Banco del Mutuo Soccorso, compare in video proprio come lo aspettavo: occhiali neri, berretto nero, maglione nero e barba bianca. Scherza sulla sua età, definendosi [...] soldi per la pubblicità.Io credo, tuttavia, che in un artista la tensione etica sia imprescindibile. In qualunque civiltà della storia dell’uomo su questo pianeta l’artista nella comunità era sempre una specie di sciamano, di stregone, qualcuno fuori ...
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Il repertorio onomastico italiano risulta particolarmente ricco in termini di varietà: frutto di successive sedimentazioni e contaminazioni, mostra ancora oggi un carattere composito in cui sono visibili [...] / vederli dentro al consiglio divino», Par. 13-139); il Martino, qui usato con valore generico, passerà a designare un «uomoqualunque, per lo più goffo e presuntuoso» (GDLI, s.v. Martino). Un esempio della sequenza Tizio, Caio, Sempronio e Martino ...
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Da sempre, il concetto di bellezza si intreccia, fino a confondersi, con quello di ordine e armonia, considerato che, in latino bellus ‘bello’ è diminutivo di una forma antica di bonus ‘buono’. Ma fra [...] un uomo, anzi è l’Uomo per eccellenza, e perderebbe tutto, anche sé stesso, se fosse trasformato in uno qualunque degli dei di bellezza eccezionali. Steso sul pavimento era un cadavere di un uomo in abito da sera, con un coltello nel cuore. Aveva il ...
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Per Cesare Pavese, nato e cresciuto nelle Langhe, tra colline e vigneti, il mare non costituisce un’immagine-simbolo scaturita dalle esperienze dell’infanzia, come lo sono invece il prato, la casa, la [...] e la terra buttava e il mare era il mare, come su qualunque spiaggia. Stefano era felice del mare: venendoci, lo immaginava come la fa parte della prima sezione, l’“io” narrante è un uomo nato in una località marittima, e nei suoi ricordi infantili la ...
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La corsa dei cento metri è la poesia pura dello sport, il sonetto del podismo: quattordici versi rimati: cento metri in un respiro solo.Gli Americani sono i migliori poeti di questa novissima lirica(Ettore [...] ,senza pietà per quello che mi stava a spalla.Chi era? Uno qualunque, un novizio,uno mai visto prima,un tapino del terzo mondo,Ma trafiggerlo?Basta che immaginiate, in fondo al prato,l’uomo o la donna che vorreste mortie il giavellotto diverrà una ...
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qualunque
qualùnque (ant. qualunche) agg. indef. m. e f. [comp. di quale e -unque, cfr. lat. qualiscumque], invar. – 1. Con funzione di indef. relativo, l’uno o l’altro che sia (senza differenza, o senza preferenza per l’uno piuttosto che...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
UOMO QUALUNQUE
. Settimanale satirico politico fondato nel 1944 e diretto dal commediografo e giornalista Guglielmo Giannini (v. in questa App.) che vi criticò violentemente l'operato dei CLN e dei governi della esarchia. Il tono facile e...
Uomo qualunque, L’ Settimanale satirico-politico fondato a Roma nel 1944 da G. Giannini. Caratterizzato da un linguaggio colorito e popolaresco, dichiaratamente anticomunista, alimentò, facendo leva sul malessere sociale dei ceti medi, la sfiducia...