Antropologia
Secondo una concezione diffusa nell’Ottocento, processo inverso dell’evoluzione, cioè regressione a stadi propri dell’uomoprimitivo e dei suoi antenati pre-umani, considerata elemento patogenetico [...] delle malattie mentali e della criminalità (B.-A. Morel; V.-J.-J. Magnan; C. Lombroso).
Lombroso definiva caratteri degenerativi (o stigmate d.) le anomalie fisiche che avrebbero contrassegnato l’aspetto ...
Leggi Tutto
Ecologia
Domenico Siniscalco
Umberto Colombo e Giuseppe Lanzavecchia
Economia e ambiente, di Domenico Siniscalco
Sviluppo sostenibile, di Umberto Colombo e Giuseppe Lanzavecchia
Economia e ambiente
SOMMARIO: [...] risorse e il modo di utilizzarle, la natura dei problemi da affrontare, il centro degli interessi: mentre per l'uomoprimitivo quest'ultimo era rappresentato dal territorio come area vitale per la sua sussistenza - e quindi da difendere, analogamente ...
Leggi Tutto
orto botanico
Loretta Gratani
Museo per conservare la biodiversità
I musei collezionano oggetti che possono essere opere d’arte o strumenti d’interesse storico-scientifico; gli orti botanici sono musei [...] sia stato il Paradiso terrestre di Adamo ed Eva, ma una valutazione su basi scientifiche fa ritenere che l’interesse dell’uomoprimitivo per le piante sia iniziato con la sua necessità di nutrirsie poi sia stato rivolto anche alla cura delle malattie ...
Leggi Tutto
In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] 7° giorno dalla fecondazione, cioè alla gastrulazione (stadi 7-8). All’11°-13° giorno è lo stadio 10, in cui ha inizio la linea primitiva che si completa nello stadio 12 di 19 giorni. La lunghezza del disco embrionale è di 0,7 mm. Alla fine della 5a ...
Leggi Tutto
Biologia
E. biologica
Il processo di cambiamento adattivo per il quale tutte le specie viventi – e solo queste – mutano di generazione in generazione per adattarsi all’ambiente in continua trasformazione.
Teorie [...] casi vedere come molti organi che compaiono nel gruppo più primitivo (quello dei Pesci cartilaginei, che sono comparsi per offre argomenti di prima importanza a favore dell’evoluzione.
Anche l’uomo è il prodotto di un’e. a partire da antenati del ...
Leggi Tutto
Botanica
Complesso delle parti del fiore che rimangono dopo la fecondazione e contribuiscono a propagare la pianta per mezzo dei semi; è presente soltanto nelle piante Fanerogame, perciò dette anche Spermatofite. [...] si può ammettere che i f. aggregati rappresentino il tipo più primitivo e che da essi si siano evoluti da una parte i f che provengono direttamente dalla cosa, vi concorra o meno l’opera dell’uomo (per es., i prodotti agricoli e minerali, la legna, i ...
Leggi Tutto
Tessuto che riveste la superficie esterna o tappezza cavità interne del corpo degli organismi animali e vegetali pluricellulari. Il tessuto epiteliale è quello che più d’ogni altro conserva i caratteri [...] di un tessuto primitivo.
Anatomia
L’e. è costituito da cellule di forma regolare addossate tra loro con scarsa sostanza (cellule pseudosensoriali o cellule di senso secondarie). Nell’uomo sono cellule di senso primarie quelle della mucosa olfattiva ...
Leggi Tutto
GEOGRAFIA
Roberto Almagià
(gr. γεωγραϕία)
Nome e concetto
di Roberto Almagià
La geografia, come scienza, risale, come è dimostrato dallo stesso nome, all'età greca, e da allora fino ai nostri giorni [...] vento, ecc.
Si è già accennato alle tracce che l'uomo imprime sulla Terra per il fatto di abitarvi in dimore, isolate o aggruppate, che vanno dai rudimentali ricoveri dei primitivi (utilizzanti talora ripari naturali più o meno trasformati) fino a ...
Leggi Tutto
VITE (lat. vitis; fr. vigne; sp. vid; ted. Winstock; ingl. vine)
Giovanni DALMASSO
Per vite, senz'alcun aggettivo, comunemente s'intende la vite europea o nostrana. Botanicamente, si tratta della specie [...] fillossera e la peronospora. Ogni volta però il genio dell'uomo seppe trovare a mali sì gravi rimedî adeguati, e la radicali; segue l'assisa suberosa; indi il parenchima corticale primitivo, formato da varî strati di cellule grandi a pareti ...
Leggi Tutto
primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...