Filosofo (Nola 1548 - Roma 1600). Filippo della famiglia dei Bruni, assunse il nome di Giordano entrando a 17 anni nel convento di S. Domenico a Napoli. Sospettato di eresia, riparò a Roma (1576), di qui, [...] , con il finto luogo di Parigi e di Venezia, Cena de le ceneri, De la causa principio et uno, De l'infinito universo et mondi, Spaccio de la bestia trionfante (1584), De gli eroici furori (1585). Dopo un breve soggiorno a Parigi, passò nell'agosto ...
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prakṛtī Nella filosofia indiana, la «materia», cioè la sostanza originale, inintelligente e inanimata, substrato dell’universo sensibile, costituita da tre elementi fondamentali (gūṇa), dalla cui combinazione [...] traggono origine le forme del creato ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] (e quindi o come puro essere o come causa trascendente del mondo o come causa prima e insieme finale dell’Universo), oppure dal punto di vista logico (quindi come principio supremo dell’ordine del mondo, della ragione nell’uomo, della corrispondenza ...
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Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] cubici a³, b³, i termini medi sono a²b e ab² in quanto a³/a²b=a²b/ab²=ab²/b³. Poiché l'Universo nel quale viviamo presenta tre dimensioni, deve comportare anche quattro elementi. Per arrivare a scoprire questi due termini medi s'imponeva però l'uso ...
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In filosofia, termine usato per la prima volta dai pitagorici per indicare i primi elementi, matematici, dell’universo. Platone chiamò m. anche le idee, per designare il loro carattere di unità indipendenti. [...] Nel Rinascimento, il termine tornò in uso con Nicola Cusano e, soprattutto, con G. Bruno che con esso indicò le particelle minime, animate, indivisibili, di cui sono costituiti i corpi. In Leibniz, la ...
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Concetto basilare del pensiero religioso e filosofico cinese, espressione di una ‘primarietà’ o ‘centralità’ assoluta nell’ambito dell’universo e della realtà. Il valore iniziale della parola è quello [...] di «via», che acquista subito quello di «Via» per eccellenza, cioè la «legge» secondo la quale si attua l’universo; di qui il significato di «ordine» e quindi di «principio assoluto» che il d. ha in tutto il pensiero cinese, sia pure diversamente ...
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antropico
antròpico [Der. del gr. anthropikós "attinente all'Uomo"] [FAF] Principio a.: principio in base al quale l'Uomo, quale osservatore dell'Universo, viene ad assumere il ruolo di convalidatore [...] tale principio per "spiegare" talune proprietà dell'Universo osservato sulla base del fatto che, in assenza di quelle proprietà, non si sarebbe originata la vita e quindi non si sarebbe potuto osservare l'Universo medesimo: v. antropico, principio. ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600). Con La cena de le ceneri e il De l’infinito, universo e mondi costituisce uno dei tre dialoghi in italiano, pubblicati a Londra nello stesso anno, in cui [...] è esposta la sua filosofia della natura. Dall’opera venne estratta la settima ("ubi tractat an anima sit in corpore sicut nauta in navi") delle otto proposizioni eretiche sottoposte a Bruno il 18 gennaio ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che costituisce con De la causa, principio et uno e De l'infinito, universo et mondi una trilogia di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso [...] anno ...
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Filosofo e scienziato greco (610 - 547 a. C.). È il rappresentante della scuola ionica, immediatamente successivo a Talete; mentre questi pone come principio dell'universo una delle tante realtà particolari [...] dell'universo stesso (l'acqua), A. pone come ἀρχή (egli fu il primo ad usare questo termine, poi rimasto tipico, per designare la primitiva sostanza materiale) l'illimitato o infinito (ἄπειρον), da cui ogni determinata esistenza deriva e in cui si ...
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universo1
univèrso1 agg. [dal lat. universus «tutto intero», comp. di unus «uno» e versus, part. pass. di vertĕre «volgere»; propr. «volto tutt’intero nella stessa direzione»], ant. – Tutto quanto, tutto intero: quel Salmo che comincia: «Segnore...
universo2
univèrso2 s. m. [dal lat. universum, neutro sostantivato dell’agg. universus: v. universo1]. – 1. L’ambiente in cui hanno sede tutti i corpi materiali esistenti e tutti i fenomeni naturali; anche, l’insieme dei corpi stessi: gli...