Filosofo e scienziato greco (n. Apamea di Siria 135 a. C. circa - m. metà sec. 1º a. C.). Scolaro di Panezio di Rodi, fu con lui uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta media stoa: per la vastità [...] dell'uomo, terreno nel corpo e ultraterreno nell'anima, e perciò capace di volgersi verso entrambe le sfere dell'universo (contribuendo a tramandare al mondo moderno tale concetto platonico in quella forma in cui si incarnò poi tipicamente, nel ...
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Scienza greco-romana. Tolomeo
Ferruccio Franco Repellini
Tolomeo
L'indagine scientifica
Di Claudio Tolomeo si sono conservate numerose opere, che nel loro insieme coprono un ampio settore dell'enciclopedia [...] ‒ dice una volta ‒ che ci sia in Natura un vuoto, o qualsiasi cosa priva di significato e utilità".
Di questo Universo così caratterizzato Tolomeo, nel Libro II delle Ipotesi planetarie, si chiede quali forme abbiano i corpi fisici, cui i cerchi dei ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] che vantava più di duemila anni e il passaggio dalla concezione di un "mondo chiuso" a quella di un "Universo infinito" non furono davvero estranee alla ricerca umanistica, che fece conoscere altri paradigmi cosmologici del passato, come quelli di ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] dignità della volontà umana, vedendo nella capacità di dettare leggi a se stessi il fondamento di ogni valore umano nell'universo: è tale capacità infatti che fa di ciascun individuo un fine in se stesso. Il contratto originario, nell'opinione di ...
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MARCHESINI, Giovanni Battista
Alessandra Tarquini
Nacque a Noventa Vicentina il 18 sett. 1868 da Giulia Gregolo, sarta, e da Antonio, scrivano dell'Anagrafe.
Dopo aver frequentato le scuole elementari [...] articoli, ebbe inizio la sua carriera accademica. Nell'ottobre 1902 venne chiamato dalla facoltà di filosofia e lettere dell'Università di Roma come docente straordinario al posto di A. Labriola. Alla "Sapienza", tuttavia, rimase solo tre mesi e nel ...
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caos e caso
Giuditta Parolini
Prevedibile e imprevedibile in natura
Quale sarà la prima pallina a entrare in buca nel biliardo? Prevederlo con certezza è impossibile perché il comportamento di una piccola [...] 1° secolo d.C., pone il Caos al principio di tutto e lo descrive come un aggregato disordinato di ciò che esisteva nell'Universo quando ancora non erano stati separati il mare, la Terra e l'aria. I Greci rendevano invece omaggio al Caso, inteso come ...
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Lucrezio
Costanza Mastroiacovo
Il poeta filosofo della natura
Noi moderni riteniamo comunemente che la scienza si fondi su dati di fatto, che sia obiettiva e del tutto priva di abbellimenti letterari [...] di atomi per sconfiggere tutte le paure
Il tema esposto nel De rerum natura è proprio la descrizione della natura dell’Universo secondo la concezione di Epicuro. L’opera si compone di sei libri, a loro volta articolati in gruppi di due, ciascuno ...
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Filosofo francese (n. Argentan, Orne, 1959). Pensatore tra i più significativi dell'odierno panorama intellettuale francese, ha tentato di rifondare in chiave del tutto atea e materialista i paradigmi [...] e opere
Insegnante di filosofia all'istituto tecnico di Caen dal 1983, nel 2002 si è dimesso per fondare l'Université populaire de Caen, di cui ha pubblicato il manifesto La communauté philosophique (2004), auspicando la pratica filosofica nella vita ...
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LABANCA, Baldassarre
Cesare Preti
Quarto di nove figli, nacque ad Agnone, nel Molise, il 17 ag. 1829 da Vincenzo, commerciante, e da Maria Angelica Mario. Educato dapprima da uno zio materno, L. Mario, [...] è in C. Preti, L'epistolario di B. L. e la cultura europea del tardo Ottocento, in Quaderni per la storia dell'Università di Padova, XXX (1997), pp. 125-196 (comprende le lettere di R. Ardigò, F. Bonatelli, G. Marchesini ed E. Teza); le lettere ...
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Filosofo greco (n. Licopoli, Egitto, 203-206 - m. in Campania 269-270), massimo rappresentante del neoplatonismo antico. P. è autore delle Enneadi, cioè di sei gruppi di nove scritti ciascuno, raccolti [...] molteplice. Tale discesa si configura per P. come una emanazione, cioè come un processo onde ogni realtà molteplice dell'universo discende dall'assoluta unità di Dio, senza peraltro che questa deroghi in nulla dalla sua purissima trascendenza e sia ...
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universo1
univèrso1 agg. [dal lat. universus «tutto intero», comp. di unus «uno» e versus, part. pass. di vertĕre «volgere»; propr. «volto tutt’intero nella stessa direzione»], ant. – Tutto quanto, tutto intero: quel Salmo che comincia: «Segnore...
universo2
univèrso2 s. m. [dal lat. universum, neutro sostantivato dell’agg. universus: v. universo1]. – 1. L’ambiente in cui hanno sede tutti i corpi materiali esistenti e tutti i fenomeni naturali; anche, l’insieme dei corpi stessi: gli...