Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] parte destra di sé stessa diede vita a Vatea, il Padre degli dèi, il cui nome significa 'mezzodì' e la cui forma è quella dell'universo vero e proprio giacché i suoi occhi, uno d'uomo e l'altro di pesce, erano rispettivamente il sole e la luna. Con l ...
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GRATTON, Livio
Raffaele Gratton
Nacque a Trieste il 30 luglio 1910 da Giulio e Maria Visintini. Orfano di padre a soli due anni, il G. si trasferì a Roma con la madre e i fratelli nel 1920, e vi compì [...] soprattutto A. Friedmann e G. Lamaitre che perfezionarono il formalismo e identificarono quelle soluzioni che meglio si adattano a descrivere l'universo. Il passo decisivo fu però la scoperta (compiuta da E.P. Hubble con il nuovo telescopio da 2,5 m ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gnosi
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo gnosticismo delle origini nasce in epoca ellenistica e si sviluppa nei primi secoli [...] dissimili tra loro, ma accomunate da una alcuni elementi ricorrenti: una visione del mondo improntata al dualismo, che considera l’universo il terreno dello scontro tra i due principi contrapposti del Bene e del Male, e una concezione dell’uomo che ...
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Spaccio de la bestia trionfante
Opera (1584) di G. Bruno. Il testo, come tutti i dialoghi in volgare italiano pubblicati da Bruno a Londra tra il 1584 e il 1585, è stampato nell’officina tipografica [...] breve volgere di due anni ben sei dialoghi; nel 1584: La cena de le Ceneri, De la causa, principio et uno, De l’infinito, universo et mondi, e lo S.; nel 1585: Cabala del cavallo pegaseo. Con l’aggiunta dell’asino collerico e De gl’heroici furori. In ...
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blog fiction
<blòġ fìkšn> (it. <... fìkšon>) locuz. sost. ingl., usata in it. al femm. – Forma di scrittura online, di tipo narrativo e conversazionale, per la quale ci si avvale di un (v.) [...] pubblicazione e revisione di un testo, attraverso fasi individuali o collaborative. È un’attività su piccola scala a margine dell’universo dei blog che può assumere varie forme, dal finto diario alla serie di racconti che si sviluppano in più episodi ...
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cosmologico
cosmològico [agg. (pl.m. -ci) Der. di cosmologia] [RGR] Costante c.: costante che compare nella formulazione generale delle equazioni einsteiniane del campo gravitazionale: v. relatività [...] : IV 792 f. ◆ [ASF] Modelli c.: v. cosmologici, modelli. ◆ [ASF] Principio c.: l'asserzione che tutti gli osservatori sono equivalenti in quanto a un dato istante dispongono tutti della stessa immagine dell'Universo: v. cosmologici, modelli: I 804 a. ...
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Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] ma è possibile e auspicabile invece una forma di ‘migliorismo’, ossia la convinzione che il bene dell’universo non è indipendente dal modo in cui l’uomo si impegna per esso.
Da questo punto di vista infine, ancora con James, il p. giunge a elaborare ...
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NECESSITÀ
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Carlo PREDELLA
Concetto filosofico, di tradizione storica assai importante e complessa. Nel pensiero greco corrisponde al termine di ἀνάγκη, adoperato inizialmente [...] (anche se non sempre espresso con tale termine) in forma scientifica, considerando tale necessità come legge razionale, costituente l'universo: e già Anassimandro la concepisce nella forma dell'eterno ciclo di tutte le cose tra i due poli dell ...
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LEONE Ebreo
Giuseppe Saitta
Jehudah Abrabanel, noto sotto il nome di Leone Ebreo, figlio d'Isacco dell'antica e gloriosa famiglia Abrabanel, nacque all'incirca l'anno 1465 e visse a Lisbona fino al [...] è un descensus e un ascensus continui, è la stessa vita di Dio. Così il moto circolare, che è lo stesso moto dell'universo, è senza principio, e ogni sua parte è principio e fine. Pure, in questa concezione cosmogonica dell'amore, L. non perde mai di ...
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ZOROASTRISMO
Raffaele Pettazzoni
È la religione fondata da Zarathustra (Zoroastro), altrimenti detta mazdeismo dal nome della divinità suprema, Ahura Mazda, o anche parsismo, dal nome dei Parsi, i rappresentanti [...] religione di salvazione. Ha un suo proprio libro sacro, l'Avesta (v.). La dottrina caratteristica è il dualismo: l'universo è diviso in due parti contrastanti che procedono da due principî antagonistici, lo "Spirito buono" e lo "Spirito cattivo". A ...
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universo1
univèrso1 agg. [dal lat. universus «tutto intero», comp. di unus «uno» e versus, part. pass. di vertĕre «volgere»; propr. «volto tutt’intero nella stessa direzione»], ant. – Tutto quanto, tutto intero: quel Salmo che comincia: «Segnore...
universo2
univèrso2 s. m. [dal lat. universum, neutro sostantivato dell’agg. universus: v. universo1]. – 1. L’ambiente in cui hanno sede tutti i corpi materiali esistenti e tutti i fenomeni naturali; anche, l’insieme dei corpi stessi: gli...