Antropologo francese (Bruxelles 1908 - Parigi 2009). Massimo teorico dello strutturalismo applicato agli studi antropologici, la sua opera è imprescindibile per spessore cognitivo e profondità analitica, [...] . Il problema del rapporto tra natura e cultura, e quello a esso collegato del rapporto tra aspetti strutturali, universali del funzionamento della mente umana e della società e aspetti storici, torna, esplicitato, in alcuni scritti degli anni ...
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Tendenza di una dottrina (religiosa, politica ecc.) a proporsi come valida per tutti gli uomini. antropologia Nei loro studi sulle differenze culturali tra gli esseri umani, gli antropologi si sono posti [...] molte culture anche se non in tutte. Un esempio è costituito dalla famiglia nucleare: pur essendo ampiamente diffusa non è però universale, come mostra il caso dei Nayar dell’India o dei Trobriandesi della Melanesia. religione L’u. è il carattere di ...
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Prostituzione
Nanette J. Davis
di Nanette J. Davis
Prostituzione
Definizione. La prostituzione in una prospettiva interculturale
La prostituzione può essere definita in termini generali come una prestazione [...] nell'approdo alla prostituzione (v. Davis, Prefazione, in Prostitution..., 1993).
Lo sfruttamento sessuale è un fenomeno universale nella prostituzione femminile, e secondo le femministe non può più essere considerato un 'crimine senza vittime'. La ...
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INTELLETTUALI
Zygmunt Bauman e Bruno Bongiovanni
Intellettuali
di Zygmunt Bauman
Definizione del concetto
Il termine 'intellettuali' fece la sua prima comparsa nel linguaggio del pubblico dibattito [...] ). "Non si trattava più di rispettare le norme del proprio gruppo di appartenenza, ma di sottomettersi a un modello universale, valido ovunque e per chiunque. Ciò implicava una forma di repressione culturale" (v. Muchembled, 1978, p. 230).
Il compito ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] imposto un ulteriore allargamento del suo ambito; di modo che oggi appare del tutto lecito parlare di ‘culture animali’.
Universali culturali
Anche la tesi dell’assoluta individualità delle c., su cui poggiava la versione più rigida del relativismo ...
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Processo interiore suscitato da un evento-stimolo rilevante per gli interessi dell’individuo. La presenza di un’e. si accompagna a esperienze soggettive (sentimenti), cambiamenti fisiologici (risposte [...] Secondo un altro punto di vista, viene proposta una differenziazione categoriale delle e. che sono viste come stati discreti, universali e, in definitiva, innati. Esisterebbe, cioè, un numero relativamente ristretto di e. (P. Ekman, W.V. Friesen e P ...
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Parentela
Adam J. Kuper
di Adam J. Kuper
Introduzione
"La parentologia è la disciplina centrale dell'antropologia", affermava una trentina d'anni fa l'antropologo R. Fox (v., 1967, p. 10); "essa rappresenta [...] prole, mentre il padre ha il ruolo di guardiano e protettore della famiglia [...] i più elementari doveri paterni sono [...] universalmente riconosciuti" (v. Westermarck, 1891, vol. I, pp. 14-15). Ciò vale anche per le grandi scimmie. "Il matrimonio ...
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Strutturalismo
Francesco Remotti
Struttura e strutturalismo
Una distinzione pare opportuna allorché si voglia determinare l'incidenza dello strutturalismo nelle scienze sociali: un conto è infatti stabilire [...] - per usare un'espressione di Saussure (v., 1916; tr. it., p. 35) - di "ciò che vi è in esse di universale"; l'altro orizzontale, il quale consiste nel confronto e nella comparazione tra "il maggior numero possibile" di lingue o di sistemi. Si può ...
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Sociologo statunitense (Filadelfia 1910 - New York 2003), prof. dal 1941 nella Columbia Univ. e direttore del Bureau of applied social research. È uno dei principali esponenti della scuola funzionalista [...] analisi sociologiche (self-fulfilling prophecy, role model, unintended consequences). Contro le pretese di sistemi sociologici "universali", ha sempre sostenuto la validità di teorie che fossero strettamente legate ai metodi empirici e statistici ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
universale2
universale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Strumento, detto anche u. geodetico, fondamentale in passato nella geodesia e astronomia geodetica per misurare angoli orizzontali e verticali, attualmente per lo più sostituito...