Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] più noto è posto per primo"), come, per esempio, le cause nei riguardi dei loro effetti, o il generale e l'universale nei confronti del particolare o del singolare. E, senza dubbio, poteva essere inteso e seguito con facilità da qualsiasi mente umana ...
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HAAVIO, Martti Henrikki
Tyyni TUULIO
Poeta e studioso finlandese, nato a Temmes il 22 gennaio 1899, prof. nell'univ. di Helsinki (1949), membro dell'Accademia finlandese (1956). L'antica poesia e mitologia [...] di cui Väinämöinen (1950) è la prova migliore.
Fra le altre opere vanno ricordati Kansanrunouden maailmanselitys ("Principî universali della poesia popolare", 1955) e Karjalan jumalat ("Gli dèi della Carelia", 1959). In giovinezza sotto lo pseudonimo ...
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Drammaturgo polacco (Surochów, Jarosław, 1793 - Leopoli 1876). Salda costruzione di tipo classico, vivacità di dialogo, senso umoristico, spirito e contenuto nazionale (anche se di tinta regionale galiziana) [...] è inoltre nelle sue opere migliori (Pan Jowialski, 1832; Śluby panieńskie czyli Magnetyzm serca "Voti di fanciulla o Magnetismo del cuore", 1833; Zemsta "La vendetta", 1834), una ricca serie di personaggi, di cui alcuni assurgono a tipi universali. ...
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Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti [...] riempire e che riempirà in modo diverso in tempi e società diversi.
h) Valutazione; relativismo; varieta di criteri; criteri universali
Tutti i metodi esaminati finora sono, o almeno tale è la loro ambizione, ‛descrittivi'. Essi non danno giudizi di ...
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Poeta e critico portoghese (Lisbona 1888 - ivi 1935). Artefice principale del rinnovamento della letteratura portoghese nel 20° sec., P. anticipò molte delle novità letterarie europee. Attraverso le varie [...] gradualmente e tardi a causa delle scarse pubblicazioni di essa, vivente l'autore, ne fa un poeta di valori universali, documentati anche dalla singolare imponenza della critica su di lui e delle traduzioni della sua opera.
Vita
Orfano del ...
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VITTORINI, Elio
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a Siracusa il 25 luglio 1908. Da ragazzo fece l'operaio. Si rivelò intorno al 1927, nell'ambiente fiorentino di Solaria. Trasferitosi a Milano, diresse, [...] in Sardegna, Firenze 1936), un mondo umbratile e sinuoso, tutto sottigliezze e preziosità di sensazioni e pur ansioso di universali, rimane ancora incerto, come espressione, fra i toni di una memoria proustiana e quelli di un realismo spesso crudo ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] relativo per queste specificazioni storiche o solo in quanto esse si inserissero nelle induzioni logiche da quei sovrani principi universali. Per il Cattaneo l'interesse è tutto per quei dati storici, per il loro concatenarsi fino allo sfociare nella ...
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Poeta spagnolo (Paredes de Nava 1440 circa - Garci-Muñoz 1479). Si conservano di lui circa cinquanta liriche raccolte in varî canzonieri della prima metà del 16º sec., tra cui il Cancionero general di [...] de su padre: ispirandosi alla Scrittura, ai Santi Padri, a moralisti e poeti antichi e contemporanei, egli esprime la propria pena in 43 strofe di impeccabile eleganza, innalzandosi a considerazioni universali sulla condizione e sul dolore umano. ...
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Letterato (Badia Polesine, Rovigo, 1614 circa - Torino dopo il 1686). Fece parte, negli anni della sua dimora veneziana (1639 circa -1676) dell'Accademia degli Incogniti, scrittore assai fecondo, ha lasciato, [...] e di scrittore di storia (Storie delle guerre d'Italia dal 1635 al 1655, 1656, poi ripubblicata col titolo Historia d'Italia, 1661; Istorie universali d'Europa, 1657, ecc.), che gli valsero la nomina (1676) a storiografo della corte di Torino. ...
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Filosofo e teologo (Pallet, in Bretagna, 1079 - monastero di Saint-Marcel-sur-Saône 1142). Considerato, con Anselmo d'Aosta, come uno degli iniziatori del "metodo scolastico", la sua opera teologica lo [...] di Guglielmo di Champeaux; e come aveva criticato la soluzione nominalistica data dal suo primo maestro alla questione degli universali, così impugnò l'opposta soluzione realistica data da Guglielmo. Dopo un periodo iniziale d'insegnamento a Melun e ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
universale2
universale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Strumento, detto anche u. geodetico, fondamentale in passato nella geodesia e astronomia geodetica per misurare angoli orizzontali e verticali, attualmente per lo più sostituito...