Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] , perché egli è intrinseco alla comunità in virtù del contratto. Rousseau chiama questa razionalità volontà generale: i suoi atti razionali-universali sono le leggi (la volontà generale non si volge mai a casi singoli). La volontà generale è l’intima ...
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VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] . L'idea di miracolo e di prodigio viene, a questa stregua, rigorosamente bandita dalla storia. Un Dio libero di erigere in decreti universali e in leggi naturali i suoi insindacabili arbitrî e di fare che 2 × 2 non facciano 4 o che vi siano delle ...
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Comunita
Sergio Cotta
di Sergio Cotta
Comunità
sommario: 1. Introduzione. 2. Due significati principali del termine. 3. Alle origini dell'idea moderna di comunità. 4. La comunità e il pluralismo sociale. [...] . Per Montesquieu la democrazia è soltanto ‛una' struttura socio-politica, la quale non ha nulla a che fare con l'etica universale, che per lui consiste nell'amore del genere umano. Per Rousseau, invece, etica e politica si fondono, l'amore per il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovan Battista Della Porta
Saverio Ricci
Della Porta non è mago, se per magia si intende commercio soprannaturale, per vantaggio del praticante, spesso con altrui danno. Egli piuttosto verifica le [...] anche all’economia e all’arte bellica, proponendone verifica dettagliata. Il sapere magico-naturale sostiene la simpatia e antipatia universale delle cose, collocata nel quadro dei coelestia, la cui influenza sulla Terra non è risolta in moto, luce e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco De Sanctis
Andrea Battistini
Francesco De Sanctis considerò la letteratura un’esperienza umana integrale immersa totalmente nel corso della storia. La sua ideologia romantica non prese una [...] tende a risolvere l’intero corso della letteratura nel presente. Naturale quindi che vi risuoni «l’eco della vita contemporanea universale e nazionale» (p. 973).
Punti d’arrivo della Storia sono i due massimi scrittori del tempo, Manzoni e Leopardi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] fuga da un presente dominato dal male e, appunto, dall’assurdo (e non certo quello di un continuo avanzamento dello spirito universale verso il meglio). La storia, in questa ottica, è solamente caso e ripetizione: da un lato, infatti, in quanto «non ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] a quanto accade nella poesia con le formule metriche, sono il collegamento tra le azioni umane e l'affermazione dei principi universali cui esse si improntano. Il primato che il D. attribuiva a Seneca rispetto ai tragici greci nasce proprio da questa ...
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Gusto
Francesco Figura e Stefano Zecchi
In fisiologia, il gusto è il senso specifico mediante il quale sono riconosciuti e controllati i sapori delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni [...] di giustificazione: si danno, e la natura umana non può che registrarle. È dunque illusorio cercare la verità oggettiva e universale di un evento: ogni credenza nasce dall'abitudine o da un sentimento, non dalla ragione. Questo scetticismo non solo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] ma in concreto, il bene più grande della religione e della civiltà.
Ma i Gesuiti di ciò non si appagano: vogliono essere universali: non basta alla loro ambizione l’esercitare l’ufficio di un semplice membro, se non hanno il governo di tutto il corpo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Vailati
Massimo Mugnai
Giovanni Vailati è, per certi aspetti, una figura anomala nel panorama della filosofia italiana tra Ottocento e Novecento. Matematico, allievo di Giuseppe Peano, aderisce [...] kantiano:
[…] dire, con Kant che un dato modo di comportarsi è morale quando è tale da poter essere esteso a norma universale per tutti gli uomini conviventi in una data società, non differisce affatto dal dire che, per giudicare se una azione è ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
universale2
universale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Strumento, detto anche u. geodetico, fondamentale in passato nella geodesia e astronomia geodetica per misurare angoli orizzontali e verticali, attualmente per lo più sostituito...