Antropologia
U. fantastici Nella dottrina vichiana, generalizzazioni operate dalla mente dei popoli nelle età ferina ed eroica quando prevale la fantasia (detti anche caratteri poetici, in quanto poetica [...] . La versione più accreditata di questa posizione è quella elaborata da Chomsky negli anni 1980, nota come grammatica universale. Secondo questa prospettiva (chiamata teoria dei principi e parametri), tutte le lingue funzionano in base a un ristretto ...
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In filosofia, dottrina secondo la quale le entità astratte (generali o universali) non esistono di per sé, ma si risolvono nei nomi che designano classi di individui, gli unici considerati esistenti.
Nel [...] è tale in quanto segno di più, per la sua portata significativa. Occam rifiuta quindi ogni dottrina che riponga l’universale nella realtà; esso è esteriore al reale, alla cosa, come lo è la parola che pure esprime la cosa, ed è duplice: nell ...
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Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] scolastica
Il termine r. comincia a essere usato nella scolastica, in rapporto con la grande questione degli universali: sostenendone la realtà oggettiva, i realisti si oppongono ai nominalisti (➔ nominalismo) e ai concettualisti (➔ concetto). Capo ...
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sinderesi Termine della teoria scolastica della morale, indicante l’abito o la capacità naturale dell’uomo di conoscere immediatamente i principi universali dell’ordine morale, analogo all’intelletto dei [...] primi principi nel campo speculativo. I filosofi medievali (la dottrina ha il suo sviluppo nel 13° sec.), se sono d’accordo nell’affermare l’esistenza della s., differiscono nel modo di concepirla: per ...
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storicismo Movimento filosofico che, a partire dalla metà del 19° sec., ha posto l’accento sull’irriducibilità della conoscenza storica a leggi universali e necessarie, come quelle tipiche delle scienze [...] naturali, giungendo, nei suoi esiti più rappresentativi, a proclamare la superiorità della conoscenza storica su quella delle altre discipline, in quanto solo tale conoscenza sarebbe capace di cogliere ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la [...] quale si collega a Boeto di Sidone e prelude ad Alessandro di Afrodisiade: le cose in sé stesse sono puramente individuali, mentre gli universali sono parole significanti dei modi di pensare dell'uomo. ...
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Cattaneo, Carlo
Storico, filosofo, economista e uomo politico (Milano 1801 - Castagnola, Lugano, 1869). Formatosi alla scuola di Romagnosi, dal 1833 al 1838 collaborò agli «Annali universali di statistica», [...] per i quali scrisse di ferrovie, bonifiche, dazi, agricoltura, finanza, opere pubbliche, geografia, letteratura, linguistica, storia e filosofia. Nel 1839 fondò il mensile «Il Politecnico», considerato ...
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universale e particolare
Paolo Casini
Il tutto e la parte
La distinzione tra un’idea o una cosa universale e un’idea o una cosa particolare, intuitiva nel linguaggio corrente, pone non pochi problemi [...] a quella dell’interesse pubblico.
Dal punto di vista logico
Socrate argomentava sotto i portici di Atene distinguendo i concetti universali dai concetti particolari: la giustizia in sé e le singole cose giuste, l’umanità e i singoli uomini, e così ...
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blocco 1
blòcco1 [Dal fr. bloc "tronco abbattuto, quantità di materia", poi "oggetto piuttosto consistente" e sim.] [ALG] [FAF] Nella logica matematica, successione chiusa in sé di quantificatori esistenziali [...] o universali. ◆ [ELT] [FTC] B. funzionale: simbolo grafico, di solito in forma di rettangolo con opportuni altri simboli oppure didascalie nell'interno, per rappresentare una sub-unità di un impianto la quale svolga una funzione specifica (per es., ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] legge e del tipo. Anche per W. Windelband la f. ha un suo ambito di autonomia in quanto scienza critica dei valori universalmente validi.
In E. Husserl si riaffaccia l’idea della f. come scienza rigorosa: le essenze, che secondo il suo metodo vengono ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
universale2
universale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Strumento, detto anche u. geodetico, fondamentale in passato nella geodesia e astronomia geodetica per misurare angoli orizzontali e verticali, attualmente per lo più sostituito...