Sociologo statunitense (Filadelfia 1910 - New York 2003), prof. dal 1941 nella Columbia Univ. e direttore del Bureau of applied social research. È uno dei principali esponenti della scuola funzionalista [...] analisi sociologiche (self-fulfilling prophecy, role model, unintended consequences). Contro le pretese di sistemi sociologici "universali", ha sempre sostenuto la validità di teorie che fossero strettamente legate ai metodi empirici e statistici ...
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Poeta spagnolo (Paredes de Nava 1440 circa - Garci-Muñoz 1479). Si conservano di lui circa cinquanta liriche raccolte in varî canzonieri della prima metà del 16º sec., tra cui il Cancionero general di [...] de su padre: ispirandosi alla Scrittura, ai Santi Padri, a moralisti e poeti antichi e contemporanei, egli esprime la propria pena in 43 strofe di impeccabile eleganza, innalzandosi a considerazioni universali sulla condizione e sul dolore umano. ...
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Letterato (Badia Polesine, Rovigo, 1614 circa - Torino dopo il 1686). Fece parte, negli anni della sua dimora veneziana (1639 circa -1676) dell'Accademia degli Incogniti, scrittore assai fecondo, ha lasciato, [...] e di scrittore di storia (Storie delle guerre d'Italia dal 1635 al 1655, 1656, poi ripubblicata col titolo Historia d'Italia, 1661; Istorie universali d'Europa, 1657, ecc.), che gli valsero la nomina (1676) a storiografo della corte di Torino. ...
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BONGIOVANNI (Bongioanni), Paolo
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Nato a Romagnano (Novara) il 4 ag. 1777, si laureò in chirurgia a Torino il 25 febbr. 1799. Fu pubblico ripetitore di anatomia e chirurgia nell'università torinese [...] sul dorso, senza estrarre la mano. Tutte le osservazioni e le ricerche cliniche del B. furono pubblicate negli Annali universali di medicina nel periodo 1820-1828. Fuinoltre autore di un volume Lezioni di ostetricia approvate come testo per le scuole ...
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Mistico e storico tedesco (Donauwörth 1499 - Basilea 1542 o 1543). Dapprima (1527) favorevole al luteranesimo, dal 1529 fu un isolato, per le sue idee religiose (religione interiore, Dio e Satana interni [...] le sue opere (Chronica, Zeitbuch und Geschichtbibel, 1531; un Weltbuch di cosmografia, 1534; Germaniae Chronicon, 1538) segnano un superamento delle storie universali medievali. Nel 1534 pubblicò la traduzione dell'Elogio della pazzia di Erasmo. ...
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Testimonianze - Gary Cooper
Raffaele La Capria
Gary Cooper
Gli dei dell'Olimpo avevano tutti una loro precisa fisionomia che corrispondeva a un tratto umano e riconoscibile immediatamente, bastava [...] . Quando gli dei si trasferirono a Hollywood e divennero divi, allo stesso modo nelle loro fisionomie si fissarono in forme universali ed esteticamente perfette tutti i tratti di noi miseri mortali. Anche gli dei minori erano assurti in questo olimpo ...
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Filosofo statunitense del diritto e della politica, nato a Worcester (Mass.) l'11 dicembre 1931. Compiuti gli studi alla Harvard University e a Oxford, dal 1969 è professore di Jurisprudence nell'università [...] 'originarietà di certi diritti fondamentali, dall'altro, il rilievo accordato a un insieme di principi - ovvero prescrizioni universali non codificate dal diritto positivo che esprimono esigenze di giustizia e moralità - ai fini della costituzione e ...
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Filosofo della scienza (Vienna 1902 - Croydon 1994). Tra i maggiori filosofi della scienza del sec. 20º, ha esercitato grande influenza per la sua concezione fallibilistica della conoscenza e del metodo [...] un numero per quanto elevato di conferme non è mai sufficiente a verificare in modo conclusivo un'asserzione universale (prototipo delle leggi scientifiche) mentre un solo esempio negativo basta a invalidarla, P. ha ravvisato nella «falsificabilità ...
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BUSTI (Busto), Agostino, detto il Bambaia (Zarabaia)
Marilisa Di Giovanni
Scultore; figlio di Giovanni Pietro da Busto e di Maddalena da Borsano, nacque molto probabilmente a Busto Arsizio (donde il [...] 1528, sono citati i genitori, la moglie Giacomina da San Pietro e i due figli Giuseppe ed Eleonora, suoi eredi universali (Nicodemi, 1945, pp. 9 s.). Secondo Vasari (VI), la prima formazione del B. derivava dalla tradizione bramantesca attraverso il ...
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Filosofo e teologo (Pallet, in Bretagna, 1079 - monastero di Saint-Marcel-sur-Saône 1142). Considerato, con Anselmo d'Aosta, come uno degli iniziatori del "metodo scolastico", la sua opera teologica lo [...] di Guglielmo di Champeaux; e come aveva criticato la soluzione nominalistica data dal suo primo maestro alla questione degli universali, così impugnò l'opposta soluzione realistica data da Guglielmo. Dopo un periodo iniziale d'insegnamento a Melun e ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
universale2
universale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Strumento, detto anche u. geodetico, fondamentale in passato nella geodesia e astronomia geodetica per misurare angoli orizzontali e verticali, attualmente per lo più sostituito...