Livia Magrone
Vincenzo Visco Comandini
Abstract
Si esaminano i principali profili normativi ed economici del settore postale europeo, analizzati alla luce del processo di liberalizzazione, formalmente [...] operatori.
L’Unione Europea ha demandato agli Stati Membri il compito di definire in modo puntuale i confini del servizio universale, e ciò è avvenuto in modo diverso fra paesi. In alcuni di questi, fra cui Germania, Olanda, Regno Unito, Austria ...
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Vescovo (n. 1126 - m. 1152) di Soissons; a lui è attribuito da H. Ritter il trattato De generibus et speciebus (precedentemente attribuito ad Abelardo), per la coincidenza fra la teoria degli universali [...] qui esposta con quella ascritta a J. da Giovanni di Salisbury ...
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celantes
Termine mnemonico della sillogistica, designante uno dei modi indiretti della prima figura del sillogismo, in cui, come è indicato dalle tre vocali, la premessa maggiore e la conclusione sono [...] universali negative (E), mentre la premessa minore è universale affermativa (A): ce (nessun N è S); lan (ogni P è N); tes (dunque nessun S è P). Per es.: «Nessun animale è pietra; ogni uomo è animale; nessuna pietra è uomo». ...
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blocco 1
blòcco1 [Dal fr. bloc "tronco abbattuto, quantità di materia", poi "oggetto piuttosto consistente" e sim.] [ALG] [FAF] Nella logica matematica, successione chiusa in sé di quantificatori esistenziali [...] o universali. ◆ [ELT] [FTC] B. funzionale: simbolo grafico, di solito in forma di rettangolo con opportuni altri simboli oppure didascalie nell'interno, per rappresentare una sub-unità di un impianto la quale svolga una funzione specifica (per es., ...
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Teologo (m. Laon 1174); discepolo di Alberico di Reims, insegnò a Reims e a Laon (dal 1120 circa) e ne fu vescovo (1155). Sia nella concezione della Trinità, sia nella questione degli universali fu avversario [...] di Abelardo. Ci rimangono di lui cinque lettere, il De Trinitate e il De matrimonio, già erroneamente attribuiti a Ugo di S. Vittore ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] legge e del tipo. Anche per W. Windelband la f. ha un suo ambito di autonomia in quanto scienza critica dei valori universalmente validi.
In E. Husserl si riaffaccia l’idea della f. come scienza rigorosa: le essenze, che secondo il suo metodo vengono ...
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Termine filosofico usato per la prima volta al principio del 17° sec. da J. Lorhard (1606) e R. Goclenio (1613) e divulgato soprattutto da C. Wolff (1730) per designare la scienza dei caratteri universali [...] dell’ente; è corrispondente quindi a quella ‘prima filosofia’ del più maturo Aristotele, chiamata poi metafisica, che si proponeva lo studio dell’ente in quanto ente. Il termine o. restò in tal modo consacrato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei secoli centrali del Medioevo prosegue la scrittura di storie o cronache universali, o ristrette ad [...] secondo le rose, nel terzo fioriranno i gigli.
Nel pieno Medioevo continuano a essere scritte storie e cronache universali, il cui sguardo tuttavia si concentra su aree ristrette, locali o regionali. L’esempio più interessante di questa storiografia ...
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attributo
Nella logica, ciò che si afferma o si nega del soggetto di un giudizio. In questo senso è sinonimo di predicato. Nella scolastica medievale, si designavano come «a. dialettici» i cinque universali [...] di Porfirio: il genere, la specie, la differenza specifica, il proprio e l’accidente. Nella metafisica, a. è un carattere essenziale di una sostanza e quindi opposto ad accidente (➔). Spinoza lo definì ...
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Teologo e filosofo (n. Poitiers 1070 - m. 1154); studiò sotto Bernardo di Chartres e insegnò a Chartres e a Parigi. Dal 1142 vescovo di Poitiers. Partecipò attivamente alle dispute circa la questione degli [...] universali. Nel 1147 fu accusato da due suoi arcidiaconi per la sua dottrina trinitaria; tratto davanti a una commissione del concilio di Reims (1148), accettò senz'altro i quattro capitoli composti da s. Bernardo e da Goffredo di Auxerre, ed evitò ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
universale2
universale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Strumento, detto anche u. geodetico, fondamentale in passato nella geodesia e astronomia geodetica per misurare angoli orizzontali e verticali, attualmente per lo più sostituito...