proposizione
Barbara Faes De Mottoni
Il termine p., più volte usato da D., deriva i suoi valori specifici dalla terminologia della logica aristotelica.. Aristotele designa la p. con due termini diversi: [...] pratico. Questi sono distinti in base alla loro funzione: l'intelletto infatti nel suo uso speculativo si volge alle forme universali, nel suo uso pratico a quelle particolari (cfr. Mn I III 9). D. desume probabilmente questa distinzione da s ...
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ARA PACIS AUGUSTAE (v. vol. I, p. 523)
E. La Rocca
Le ricerche negli ultimi trent'anni hanno determinato un mutamento radicale nell'interpretazione delΙ’A. P. e del suo programma figurativo.
Studi basilari [...] schemi figurativi capaci di trasmettere sub specie aeternitatis, in un linguaggio semplice e di facile lettura, quei concetti universali che potevano essere considerati, secondo l'ottica dell'epoca, i pilastri su cui si fondava il sistema politico ...
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PAOLINO Veneto
F. Cecchini
Erudito francescano attivo nella prima metà del sec. 14°, autore di opere di argomento storico, geografico, politico e mitologico.Nato a Venezia tra il 1270 e il 1274, P. [...] ) e la Satyrica historia, portate a termine tra il 1321 e il 1323, ma aggiornate successivamente, sono cronache universali da Adamo ed Eva fino all'età contemporanea, che includono nell'esposizione dei principali eventi politici e religiosi passi ...
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Delacroix, Eugène
Marta Ancona
Pittore e incisore francese (Charenton-Saint-Maurice 1798 - Parigi 1863). Gli episodi dell'opera grafica e pittorica di Delacroix ispirati a D. non sono moltissimi, ma [...] , consapevolmente soggettiva, non illustra, come i maestri del Cinquecento, una condizione umana determinata da leggi universali, divine, non modificabili dalle capacità creatrici dell'uomo; ne illustra invece una di tipo psicologico, modificabile ...
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Wyclif (o Wycliffe), John Teologo, pensatore e riformatore inglese (Hipswell o Wiclif, 1330 ca
Lutterworth 1384).
La vita e l’opera di riformatore
Originario dello Yorkshire, entrato nell’ordine dei [...] all’agostinismo (tendenza diffusa nell’Università di Oxford) contro l’empirismo di Guglielmo di Occam, sostiene la realtà degli universali: questi non sono soltanto concetti o parole, ma idee che hanno un’esistenza reale al di là della coscienza ...
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Vaisesika
Vaiśesika
Tradizione filosofica indiana fondata sui Vaiśeṣikasūtra (probabilmente precedenti al 1° sec. d.C.) attribuiti al saggio Kaṇāda. Il più antico trattato successivo pervenuto è quello [...] relativi di genere e specie. In seguito, però, la generalità finirà per denotare gli universali, considerati reali, indipendenti e permanenti (➔ universali, teorie indiane degli); come la generalità anche la specificità (viśeṣa, da cui il termine ...
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Minerva
Giorgio Padoan
Atena o Pallade, che i Romani identificarono con M., fu una tra le divinità più onorate dall'antichità. Nata dal capo di Zeus vergine guerriera (e perciò rappresentata armata [...] ) distinsero ben cinque diverse Minerve.
D. in Cv II IV 6 nomina Pallade o vero Minerva come esempio di idee universali (in questo caso, la sapienza) che l'errore pagano ritenne di dover personificare in divinità. Diversa interpretazione appare negli ...
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previsione
Descrizione di eventi, fenomeni, e processi che sono collocati nel futuro. Tralasciando le accezioni mistico-magiche, e limitandoci alla considerazione del concetto di p. nelle riflessioni [...] condizioni possono generare. La p. di un dato evento, dunque, si fonda, per Hempel, sulla conoscenza delle leggi universali e delle condizioni iniziali dalle quali si cerca di dedurre l’accadere dell’evento considerato. Una grande attenzione al ...
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Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, [...] , il fondamento comune è una concezione unitaria del cosmo, pervaso di forze spirituali, dominato da occulte leggi di universali ‘simpatie’; l’uomo, al centro di questo mondo, può scoprire le corrispondenze nascoste, entrare in rapporto con quelle ...
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Dottore della Chiesa (n. forse Jarrow 672 o 673 - m. ivi 735), uno dei maggiori se non "il più grande erudito dell'Alto Medioevo" (Manitius), educato e vissuto nei monasteri di S. Pietro a Wearmouth (od. [...] il computo degli anni da Gesù Cristo (era dionisiana ab incarnatione) e fornì un modello non solo alla cronologia, ma alle cronache universali del Medioevo (con la cronaca da lui compilata, sino al 725, che costituisce i capitoli 66-71 dell'opera); e ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
universale2
universale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Strumento, detto anche u. geodetico, fondamentale in passato nella geodesia e astronomia geodetica per misurare angoli orizzontali e verticali, attualmente per lo più sostituito...