Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] , Holt, Rinehart and Winston, pp. 1-88 (trad. it. Il caso del caso, in E. Bach & R.T. Harms, Universali della teoria linguistica, a cura di Giorgio R. Cardona, Torino, Boringhieri, 1978, pp. 27-131).
Fillmore, Charles J. (1982), Frame semantics ...
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Patriota e letterato italiano (Roma 1802 - ivi 1883). Notaio, si affiliò alla Carboneria e prese parte ai tentativi insurrezionali della Romagna del 1831, subendo per questo la galera, poi (1833) l'esilio. [...] Stabilitosi a Firenze, attese al Dizionario biografico universale (1840-49) dell'editore D. Passigli. Amnistiato (1846), fu deputato alla Costituente romana (1849), direttore generale del Bollo e registro fino al 1850; dopo il 1873, bibliotecario. ...
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Stenografo italiano (Roma 1880 - ivi 1935). Creatore (1905-06) di un sistema stenografico (da lui detto stenografia nazionale) che, riconosciuto ufficialmente nel 1913, è stato ammesso nel 1937 nell'insegnamento [...] delle scuole pubbliche. Ha anche realizzato un sistema di stenoscrittura universale. ...
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Grammatico, lessicografo ed editore francese (Toucy, Yonne, 1817 - Parigi 1875). Autore di esemplari opere didattiche (Grammaire élémentaire lexicologique, 1849; Traité complet d'analyse grammaticale, [...] 1850; Cours lexicologique de style, 1851), promosse il rinnovamento dei metodi pedagogici e perseguì il progetto di una diffusione universale della cultura mediante la casa editrice da lui fondata (1852). ...
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Filosofia
G.W. Leibniz chiamò arte c. quella che R. Lullo aveva battezzato ars magna, e cioè il simboleggiamento dei vari concetti in segni geometrici o algebrici, tale che permettesse di combinarli reciprocamente [...] in tutti i modi possibili e di ottenere così una specie di mappa o di catasto universale dei concetti. Tale idea presupponeva platonicamente la sussistenza di un mondo concettuale in sé conchiuso ed esauribile nei suoi limiti. Alla possibilità di ...
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strutturalismo Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, costituisce cioè un insieme organico [...] di elementi: le singole lingue trasceglievano, per comporre i propri sistemi, alcuni pezzi da una sorta di catalogo universale. In questa prospettiva l’organizzazione di una lingua non richiedeva altre analisi e spiegazioni, se non l’enumerazione ...
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Orientalista italiano (n. Belgirate 1916), prof. (dal 1952) di lingua e letteratura amarica nell'Istituto univ. orientale di Napoli, ha condotto missioni archeologiche nell'Etiopia settentr. e centrale; [...] socio corrispondente dei Lincei, dal 2002 nazionale. È stato collaboratore del Dizionario enciclopedico italiano e del Lessico universale italiano. Le sue ricerche sono volte in partic. alla civiltà etiopica e agli aspetti preislamici dell'Arabia ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] cioè l'insieme di possibili strutture tra le quali ogni lingua umana deve scegliere. Chomsky ha sempre sostenuto che la grammatica universale è innata, in una forma peculiare propria del linguaggio. In altre parole, la grammatica non assomiglia né si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] intendiamo oggi. L’unica accezione che la scienza medievale aveva in comune con il suo significato odierno è il carattere universale e necessario. A integrare tutto il sapere, e quindi anche la scienza e la letteratura, è la consapevolezza che tutto ...
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Analisi delle forme e delle strutture della narrazione. Il termine, introdotto da T. Todorov nel 1969, è usato per designare un indirizzo di studi critico-letterari di derivazione strutturalista. Come [...] il contributo di linguisti, antropologi, teorici del cinema, sono partiti i tentativi di individuare un modello teorico universale delle strutture narrative ovvero una grammatica del racconto, che hanno conosciuto il massimo sviluppo in Francia negli ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
universale2
universale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Strumento, detto anche u. geodetico, fondamentale in passato nella geodesia e astronomia geodetica per misurare angoli orizzontali e verticali, attualmente per lo più sostituito...