Poeta spagnolo (Zamora, Castiglia-León, 1934 - Madrid 1999). Lettore di spagnolo in univ. inglesi (1958-64), dal 1987 fu membro della Real academia española. La sua poesia, influenzata dalla moderna lirica [...] partì dall'esperienza quotidiana (il mondo rurale castigliano, la vita familiare) per trasfigurarla in una chiave intimista e universale ricca di risonanze simboliche. Alla raccolta Don de la ebriedad (1953), in cui vennero impiegate tecniche di tipo ...
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Scrittore, morto a Fiesole il 4 dicembre 1952.
Negli ultimi anni, continuando nelle sue ricerche di storia della critica e dell'estetica (Problemi di estetica e storia della critica, Milano 1952; Da Dante [...] a Th. Mann, ivi 1958) ha anche validamente propugnato nel campo politico la costituzione di una Repubblica universale (Foundations of the World Republic, post., Chicago 1953).
Bibl.: E. Montale, G. A. B., in Corr. d. sera, 5 dic. 1952; A. Bocelli, in ...
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Dea egiziana del cielo, raffigurata come una giovenca che poggia i quattro piedi sulla terra e sul cui corpo navigano gli astri e il sole, che essa partorisce ogni giorno. In altre figurazioni appare come [...] , che con le mani e i piedi tocca il suolo, personificato da Geb, concepito come maschile, ed è sollevata da Su, l’aria. Nel quadro complessivo della mitologia universale la figura di una grande divinità uranica femminile costituisce un’eccezione. ...
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SZERB, Antal
Enrico Várady
Scrittore, nato il 1° maggio 1901 a Budapest. Fu professore di liceo e libero docente dell'università di Seghedino. Durante l'occupazione tedesca di Budapest, cadde vittima [...] ungherese (Magyar irodalomtörténet, Kolozsvár-Cluj 1934). Autore di diversi studî critici e di una storia della letteratura universale (A világirodalom története, scrisse anche due romanzi (A Pendragon legenda: La leggenda di Pendragon; Utas és ...
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Filosofo e critico della letteratura russa (Kišinëv 1869 - Mosca1925), autore di studî su P. C̆aadev, gli slavofili, la "Mosca di Griboedov", A. Pus̆kin, I. Turgenev, N. Ogarëv e gli idealisti russi. La [...] religione si evince dalla Perepiska iz dvuch uglov ("Corrispondenza da un angolo all'altro", 1921), discussione filosofica che tocca tutti i problemi dell'intelligencija su un piano di umanità universale, scritta in collaborazione con V. J. Ivanov. ...
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Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] che egli abbia proposto via via filosofie diverse: ne aveva, e ne professò sempre, una sola, quel suo pitagorismo dell'universale animazione e intelligenza d'ogni cosa: e se, come potè, continuò sempre a studiare e a riflettere, le inserzioni di ...
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Poeta francese (Canisy, Saint-Lô, 1903 - Parigi 1971). Nelle sue raccolte poetiche, in versi e in prosa, F. è rimasto fedele a un particolare tipo di poesia che potremmo definire d'un attardato crepuscolarismo, [...] da miniaturista attento, che però sa infondere nelle sue rappresentazioni un patetico accento e un senso profondo del mistero universale. Da ricordare: La main chaude (1933); Usage du temps (1943); Exister (1947); Territoires (1953); Des heures (1960 ...
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Analisi delle forme e delle strutture della narrazione. Il termine, introdotto da T. Todorov nel 1969, è usato per designare un indirizzo di studi critico-letterari di derivazione strutturalista. Come [...] il contributo di linguisti, antropologi, teorici del cinema, sono partiti i tentativi di individuare un modello teorico universale delle strutture narrative ovvero una grammatica del racconto, che hanno conosciuto il massimo sviluppo in Francia negli ...
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Poeta mistico (Breslavia 1651 - Mosca 1689). Figlio di un artigiano, studiò diritto a Jena e a Leida e conobbe l'opera di J. Böhme, cui si ispirò in un poema pervaso di notazioni profetiche. Studiò inoltre [...] pubblicazione delle proprie opere ispirate alla Bibbia e all'Apocalisse, in cui si dispiega il suo disegno di conversione universale. In seguito a questo progetto intraprese un viaggio in Turchia, dove tentò di convertire Maometto IV. Nel 1688 decise ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] ", in quanto questa determina le forme onde il pensiero si vale per dedurre necessariamente verità più particolari da verità più universali, ma non gli fornisce il contenuto onde riempire le forme, i punti di partenza onde muovere nel suo metodo ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
universale2
universale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Strumento, detto anche u. geodetico, fondamentale in passato nella geodesia e astronomia geodetica per misurare angoli orizzontali e verticali, attualmente per lo più sostituito...