Cataclisma in seguito al quale il mondo terrestre rimane temporaneamente sommerso dalle acque. È un tema presente in moltissime tradizioni mitiche e leggendarie nell’Oriente antico, nel mondo classico (mito di Deucalione e Pirra) e in altre civiltà.
Grandi affinità mostrano soprattutto il mito di Utnapishtim contenuto nel poema babilonese di Gilgamesh e il racconto biblico di Noè. Utnapishtim, consigliato ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] non pensa mai solo a sé stesso, sa che il suo pensiero e la sua azione sono la particella d'un ordine universale. Da questo punto di vista ci si chiariscono anche il pensiero e l'azione propriamente politici di Dante. Nessun poeta più fiorentino ...
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Geografo e lessicografo italiano (Levico 1850 - Milano 1917), autore di un Dizionario geografico universale (1889), di un Dizionario biografico universale (2 voll., 1907), e della Piccola enciclopedia [...] Hoepli (2 voll., 1892-95; 2a ed. in 3 voll., 1913-27, con un supplemento a cura di P. Nalli e G. Castelfranchi, 1930) ...
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Puškin, Aleksandr Sergeevič
Guido Carpi
La grande anima russa
Poeta di statura universale, capace di capire e di narrare tutto ciò che è umano, Aleksandr S. Puškin è considerato il padre della letteratura [...] Dostoevskij, per esempio, Puškin è un ‘profeta’ che esprime l’aspirazione del popolo russo a comprendere «tutto ciò che è universalmente umano».
Nato a Mosca nel 1799, a ventun’anni, inizia il suo primo poema, Ruslan e Ljudmila. Si lega ai giovani ...
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Ferīdū´n Personaggio mitico dello Shāhnāme del poeta persiano Firdūsī, che lo rappresenta come l’ultimo sovrano universale, detentore del carisma regale, in virtù del quale aveva sconfitto il malefico [...] Ḍaḥḥāk e restaurato il trono iranico, divenendo il simbolo dell’indipendenza nazionale. Ancora in vita F. divise il regno fra i tre figli: l’Iran andò a Iraj, a Salm l’Occidente bizantino e a Tūr l’Oriente ...
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Lessicografo e letterato (Castel di Cireglio, Pistoia, 1852 - ivi 1902). La più importante delle sue opere lessicografiche è il Nòvo dizionàrio universale della lingua italiana (2 voll., 1887-91), scritto [...] interamente in grafia ortoepica (con accenti e lettere speciali), e fondato sull'uso colto fiorentino secondo la teoria manzoniana: ne ricavò poi un Nòvo dizionàrio scolàstico (1892), un Pìccolo dizionàrio ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] totalità del mondo s'è infranta, che il particolare disgregato non lascia più trasparire il respiro e la legge dell'universale, che le parole non possono afferrare le cose e che l'esperienza individuale è incomunicabile.
Nella sua Theorie des Romans ...
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Letterato (Padova 1696 - S. Michele di Murano 1766), camaldolese, fu infaticabile compilatore e raccoglitore. Dal 1725 al 1726 fu il principale redattore della Biblioteca universale, compendio dei più [...] rinomati giornali esteri, dal 1728 al 1754 pubblicò una Raccolta d'opuscoli scientifici e filologici in 50 tomi, cui seguì una Nuova raccolta (1755-87), compilata da lui fino al tomo 14º; dal 1753 al 1758, ...
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Scrittore tedesco (Strasburgo 1897 - Monaco di Baviera 1979). Volontario nella prima guerra mondiale, nella notissima novella Die Pfeiferstube (1929) si fece sostenitore d'un affratellamento universale. [...] Meno limpida la linea ideale nelle novelle del volume Reinhold oder die Verwandelten (1931). Nel secondo dopoguerra ha tentato, con minor successo, la via della favolistica (Rabe, Fuchs und Löwe, 1962, ...
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L’epifonema (dal gr. epíphō´nēma «voce aggiunta», composto da epí «su, sopra» e phōnē´ «voce») è una figura retorica che consiste in un’espressione sentenziosa, di tenore universale, posta di solito a [...] di ricapitolarlo, per lo più a fini di insegnamento generale (e questo ne spiega il tono assertorio e la vocazione universale).
È Aristotele a fissare la tradizione che vuole l’epifonema in conclusione di un pensiero (Retorica 21, 1304b). Infatti, in ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
universale2
universale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Strumento, detto anche u. geodetico, fondamentale in passato nella geodesia e astronomia geodetica per misurare angoli orizzontali e verticali, attualmente per lo più sostituito...