Pittore (Praga 1686 o 1689 - ivi 1743). Dopo una breve formazione a Praga studiò in Italia, avvicinandosi alla grande decorazione barocca di A. Pozzo. Autore soprattutto di affreschi, decorò varie chiese [...] e palazzi di Praga (cupola della chiesa dei Cavalieri della Croce, con il Giudizio universale, 1723; Caduta dei giganti, palazzo Černin, 1718; Dai da mangiare agli affamati, nel refettorio del Clementinum, derivato da un'incisione di A. Pozzo). ...
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Pittore francese (Lione 1807 - Parigi 1895). Nella sua opera, anche per influenza di Hegel, di F. Overbeck e di P. von Cornelius da lui conosciuti a Roma, aspirò ad adombrare allegoricamente concetti filosofici, [...] come mostrano anche i residui cartoni (Museo di Lione) di un ciclo decorativo (la Palingenesi universale) da lui dipinto (1848) nel Panthéon di Parigi, ciclo oggi distrutto. ...
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Pittore (Soffignano, Prato, 1472 - Pian del Mugnone, Fiesole, 1517). Risentì dapprima lo stile di C. Rosselli, suo maestro, e del Ghirlandaio. Aprì bottega, prima del 1494, con Mariotto Albertinelli (sono [...] opere di collaborazione l'Annunciazione, 1497, del duomo di Volterra, e l'affresco con il Giudizio universale di S. Maria Nuova, oggi a S. Marco, terminato dopo il 1500); il suo primo periodo è però mal noto, poiché al tempo delle prediche del ...
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Architetto (Palermo 1825 - ivi 1891). Studiò a Palermo e a Roma. A Palermo elaborò il piano regolatore della città e realizzò il Teatro Massimo (prog. 1864, iniziato nel 1875 e terminato dal figlio Ernesto). [...] Altre opere: la facciata del duomo di Siracusa; il padiglione dell'Italia all'Esposizione universale di Parigi del 1878; numerose ville a Palermo. Eclettico e accademico nello stile, ebbe idee nuove sulla funzione e sul carattere dell'architettura, ...
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DIAVOLO
J. Baschet
Si considerano d. le creature angeliche decadute, chiamate anche demòni - termine di origine diversa ma di uguale significato nel Medioevo -, o ancora creature come Leviatano, Belzebù, [...] nudità e dal colore scuro (Codex Aureus di Enrico III, del 1043-1046, Escorial, Bibl., Vitr. 17, c. 117v; Giudizio universale del 1100 ca., Torcello, cattedrale; capitello del sec. 12°, Issoire, Saint-Austremoine). Nel mosaico del 1260-1270 ca. del ...
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FRANCHI, Lorenzo
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Sebastiano, nacque a Bologna intorno al 1565. Non è nota la sua prima formazione; giunse probabilmente a Reggio Emilia, dove fu a lungo attivo, al [...] seguito di C. Procaccini, impegnato dal 1585 con l'affresco del Giudizio universale nell'abside di S. Prospero (Mezzetti, 1974). I lavori vennero interrotti sul volgere del 1587, quando il Procaccini si recò a Milano e in quell'occasione, ...
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Malani, Nalini. – Artista indiana (n. Karachi 1946). Tra le più interessanti ed eclettiche artiste contemporanee, ha inscenato con una pluralità di mezzi espressivi (video, installazioni, disegno, pittura) [...] comunicativi e riferimenti iconografici tratti dalla mitologia greca, dall’arte indiana e da testi letterari - la costante universale della violenza e della discriminazione, a costruire spazi magmatici e quasi disfatti, che rimandano alla fluidità e ...
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Pittore (n. Castelfranco 1500 circa - m. 1570 o 1571). Legato alla casa Grimani ma anche in rapporto con le famiglie Cornaro e Barbaro, P. fu a Roma tra il 1537 e il 1546 e tra il 1556 e il 1558. Autore [...] di un apprezzato disegno (perduto) tratto dal Giudizio universale di Michelangelo, incaricato della decorazione (1553-56) delle sale dei Dieci in Palazzo Ducale a Venezia, P., mediocre pittore, chiamò al suo fianco Paolo Veronese e G. Zelotti. Di lui ...
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Nome di una zona di Roma, sulla riva destra del Tevere, corrispondente al Colle Vaticano che dai 19 m di piazza S. Pietro sale nel punto più alto a 77 m.
Territorio sul quale è riconosciuta alla Santa [...] del Vaga e Giovanni da Udine; Stanze di Raffaello, 1508-17 ca.; volta della Cappella Sistina, 1508-12, e Giudizio Universale, 1536-42, Michelangelo; Logge di Raffaello e scuola, 1515-20 ca.).
Giulio II concepì, con Bramante, un piano grandioso di ...
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COLORNI, Abramo
Carlo Colombero
Nacque nel sec. XVI (è impossibile determinare l'anno) da famiglia ebrea di Mantova. Sulla sua formazione giovanile fornisce alcune notizie la lettera-prefazione (rivolta [...] al suo servizio.
Fonti e Bibl.: Si veda la lett. al C. di T. Garzoni anteposta a T. Garzoni, La Piazza universale delle professioni del mondo, Venezia 1595; le testimonianze di Tassoni nel libro X dei Pensieri diversi (capp. 18 e 26) si possono ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
universale2
universale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Strumento, detto anche u. geodetico, fondamentale in passato nella geodesia e astronomia geodetica per misurare angoli orizzontali e verticali, attualmente per lo più sostituito...