ZAHN, Theodor
Teologo e filologo, nato a Mörs il 10 ottobre 1838, morto a Erlangen il 15 marzo 1933; libero docente (1868), poi professore straordinario (1871) a Gottinga, ordinario a Kiel (1877), Erlangen [...] del suo, vigorosamente, ma con un candore che, insieme con la vastissima dottrina, lo fece circondare sempre dell'universale rispetto.
Tra i suoi scritti numerosissimi meritano menzione, più ancora del grande commento al Nuovo Testamento da lui ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] per es., diavolo (fig. 8).
Questi esempi ci mostrano chiaramente che sarebbe molto difficile pensare a una lingua dei segni universale perché ciascuna lingua dei segni è profondamente collegata alla particolare cultura in cui è nata e si è sviluppata ...
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La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figure retoriche di pensiero (➔ retorica), [...] una frase», secondo Lausberg, che fa seguire alcune precisazioni (§ 873) relative al suo riferirsi a cose o persone, alla portata universale dei suoi contenuti – come in Quintiliano (Inst. or. VIII, 5, 3) che cita Cicerone:
(1) Nihil est tam populare ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] moglie», «marito» (Wierzbicka 1987), la definizione di legami di matrimonio, di consanguineità e di affinità va considerata un universale linguistico (cfr. Heath 20062: 214).
Dal punto di vista socio-antropologico, i nomi di parentela sono una delle ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] sintonia con il movimento delle idee guidato dalla Francia, e sotto l’influsso di quel francese che è la lingua universale dell’Europa colta; una egemonia limitata in alcuni settori dall’italiano, lingua della commedia dell’arte, della musica e del ...
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COLMO O COLMATO?
Si tratta di due diverse forme del participio passato del verbo colmare ‘riempire fino all’orlo’ che nell’italiano contemporaneo hanno diversificato e specializzato il proprio uso.
• [...] troppo, è stato superato il limite!’
Era al colmo della felicità
Basta, questo è il colmo!
Storia
Il valore propriamente verbale di colmo era vivo nella lingua dei secoli scorsi
Hai colmo la misura de’ cattivi pensieri (C. Cantù, Storia universale). ...
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MARTELLOTTI, Guido
Silvia Rizzo
Filologo, nato a Roma il 10 gennaio 1905, morto ivi il 26 dicembre 1979. Si laureò a Roma in letteratura greca con N. Festa, con una tesi su Mesomede pubblicata nel 1929. [...] come redattore e come autore di voci a molte delle iniziative (fu, fra l'altro, redattore-capo del Lessico Universale Italiano). Insieme con M. Niccoli fu autore del Dizionario enciclopedico Sansoni (1952-55; 1959-602).
Nel 1939 la Commissione ...
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Davide Astori
Marignoni, Daniele. – Esperantista e stenografo italiano (Crema 1864 - ivi 1910). Laureato in Giurisprudenza, intellettuale eclettico, poliglotta, fra i suoi interessi si annoverano l’amministrazione [...] poetica La liro de la Esperantistoj, a cura di A. Grabowski, 1893), nominato nel 1905, al primo Congresso Universale esperantista di Boulogne-sur-Mer, membro del Lingva Komitato (essendo la presenza italiana, dei 102 eletti a collaborare con ...
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BALLINI, Ambrogio
Gianroberto Scarcia
Nacque il 19 luglio 1879 ad Asola (Mantova) ed iniziò gli studi superiori presso l'università di Bologna. Qui la sua vocazione umanistica, alimentata da maestri [...] campo di ricerche in cui poté pienamente esplicare la propria vocazione: il giainismo, fenomeno religioso indiano di portata assai meno universale, e quindi meno studiato di quel che non fosse il buddismo. Gli adepti di questa setta religiosa erano a ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] (A.R. Luria, A.N. Sokolov, L.S. Vygotskij).
Zoologia
Il linguaggio degli animali
È necessità pressoché universale per gli animali comunicare informazioni ad altri membri della propria specie. Ciò avviene attraverso segnali chimici (gusto, olfatto) o ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
universale2
universale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Strumento, detto anche u. geodetico, fondamentale in passato nella geodesia e astronomia geodetica per misurare angoli orizzontali e verticali, attualmente per lo più sostituito...