Scrittore austriaco, nato a Vienna il 1° novembre 1886, morto a New Haven (Stati Uniti) il 30 maggio 1951. Figlio di un industriale tessile viennese, e lui stesso direttore di una fabbrica tessile, nel [...] " a volte perfino minuto e realistico, ma anche uno "storico" di robusto respiro capace di inserirle entro la prospettiva di una universale trasvalutazione di tutti i valori, di cui esse non sono che un sintomo, e sia pure vistoso. Ai tre romanzi può ...
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HÄRTLING, Peter
Luigi Quattrocchi
Scrittore e poeta tedesco, nato a Chemnitz il 13 novembre 1933. Sassone di nascita e svevo di adozione, lungo una linea di dedizione alla lirica ha articolato forme [...] dolore e infine della follia, Niembsch oder Der Stillstand (1964), protagonista N. Lenau, poeta appunto del dolore universale, cui segue, con esso integrandosi, Janek (1966), biografia dell'omonimo semiebreo boemo, dal sintomatico sottotitolo Porträt ...
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FERRAIOLO
Franco Pignatti
Non si possiedono notizie biografiche su questo autore di una cronaca napoletana illustrata, vissuto nella seconda metà del sec. XV.
Il cognome si ricava dall'opera stessa, [...] mano in una umanistica non calligrafica e rilegati disordinatamente nel codice, ubbidiva ad una strategia precisa: alla storia universale del Rolewinck seguiva la Cronaca di Partenope, che era considerata la storia ufficiale della città, e quindi la ...
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BECCARIA, Giulia
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Nacque a Milano il 21 luglio 1762, secondogenita di Cesare e di Teresa Blasco. Rimasta orfana di madre, nel marzo 1774, visse per alcuni anni nel collegio annesso al convento di [...] e poi per Parigi: prima della partenza l'Imbonati redasse, il 26 ott. 1795, un testamento in cui la nominava sua erede universale.
A Parigi la B. e l'Imbonati frequentarono i salotti intellettuali in cui si perpetuava la tradizione illuministica ed ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] Parini o di Monti, il razionalismo illuminista dell’ambiente nel quale è stato educato lo può illudere che alla tragedia universale si possa ancora porre rimedio, la conversione al cattolicesimo, proprio mentre gli consente di trovare un senso e di ...
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Pseud. di Aleksej Maksimovič Peškov, narratore e autore teatrale russo (Nižnij Novgorod 1868 - Mosca 1936). Dopo aver descritto il mondo dei vagabondi, nelle cui vicende si riflette la sua tormentata giovinezza, [...] . Dopo la Rivoluzione d'ottobre, si occupò soprattutto di attività culturale e della casa editrice Vsemirnaja literatura ("Letteratura universale"). Un male cronico ai polmoni nel 1921 lo spinse a cercare un clima migliore; nel 1924 si stabilì a ...
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Poeta italiano (Roma 1885 - ivi 1928). Poeta ambizioso e fecondo, O. partì da una formazione pascoliana e dannunziana, ma sfiorò anche il crepuscolarismo e le esperienze dei primi vociani. Al tempo stesso [...] come arte dell'Io (1925) - a una visione fra magica e demiurgica del mondo, a un senso di metamorfosi o analogia universale. Tale visione, adombrata nelle prose ritmiche di Le trombe d'argento (1924), si esprime in particolare nel ciclo di liriche ...
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Giureconsulto e letterato (Roggiano, Cosenza, 1664 - Roma 1718). Convinto assertore dei principi del cartesianesimo, nella sua opera è attestato quel gusto della chiarezza e della ragionevolezza che caratterizza [...] , sulla scorta di Dante, di cui era studiosissimo e di cui postillò la Commedia, vagheggiò il sogno dell'impero universale. Alla già ricordata Ragion poetica si riallaccia il trattatello Della tragedia, che ebbe influsso sulla poetica del Metastasio. ...
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Poetessa statunitense di origine canadese, nata a Worcester, Massachusetts, l'8 febbraio 1911, morta a Boston il 6 ottobre 1979. Rimasta presto orfana di padre, la madre ricoverata qualche anno dopo in [...] domestico di Geography III (1976) si affaccia delicatamente la presenza dell'impenetrabile e si afferma il senso di mistero universale.
Modernista nel rendere l'irrazionale o il prerazionale ricorrendo al mito e nel riproporre lo stato del linguaggio ...
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Poeta, drammaturgo e romanziere irlandese, nato a Dublino l'8 maggio 1896, morto ivi il 21 marzo 1974. Nel 1917 pubblicò − con l'aiuto di G.W. Russell − The vengeance of Fionn, secondo la moda di riproposta [...] "; ma in non pochi componimenti raggiunse punte di straordinaria suggestione dando ai propri interiori tormenti risonanza universale e raffinando la propria esasperata sensualità nei modi classicheggianti delle ultime due raccolte, Orphide (1970) e ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
universale2
universale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Strumento, detto anche u. geodetico, fondamentale in passato nella geodesia e astronomia geodetica per misurare angoli orizzontali e verticali, attualmente per lo più sostituito...