La l. cost. n. 1/1999 ha profondamente innovato sul piano dei rapporti tra gli organi necessari della Regione, indicati all’art. 121 Cost., ovvero il Consiglio regionale, la Giunta regionale e il Presidente [...] regionale si riduce a due: o, in linea con quanto previsto per Comuni e Province, l’elezione a suffragio universale e diretto del vertice dell’esecutivo, con il mantenimento di un rapporto fiduciario con l’organo legislativo, secondo il meccanismo ...
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ELLERO, Pietro
Cristina Vano
Nacque a Cordenons (presso Pordenone), nel Lombardo-Veneto austriaco, l'8 ott. 1833 da Sebastiano e da Anna Poletti. La famiglia, friulana e cattolica, le cui origini secentesche [...] , ma anticlericale, della sua visione dello Stato, la condanna del parlamentarismo insieme con il favore per il suffragio universale.
La critica anche aspra dell'esistente rimase tuttavia negli anni l'elemento di maggior peso nelle sue argomentazioni ...
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Nata con il riassetto dei rapporti internazionali dopo la seconda guerra mondiale e con la decolonizzazione, comprende tutte le forme di cooperazione internazionale destinate a favorire il progresso economico [...] varie forme ed è attuata in vari modi. Quella multilaterale è realizzata dagli Stati tramite le organizzazioni internazionali a vocazione universale, come l’ONU e gli istituti specializzati, o a vocazione regionale, come l’Unione europea e le banche ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Giustizia, teorie della
Michel Rosenfeld
Introduzione: considerazioni generali sul diritto e sulla giustizia
Il diritto e la giustizia, inestricabilmente connessi in un rapporto spesso difficile e controverso, [...] individuo di trattare i suoi simili come eguali e come fini in sé secondo norme che possono essere assunte come universali. Così, laddove il diritto naturale tradizionale comportava una conciliazione tra bene comune e giustizia sulla base di idee del ...
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Giurista e filosofo (Salsomaggiore 1761 - Milano 1835). Di formazione illuministica, R. fu un fautore dell'unità italiana, idea che gli costò varie traversie (tra cui, a partire dal 1821, il divieto di [...] scuole speciali politico-legali, da lui promosse e organizzate a Milano; diresse (1812-14) il Giornale di giurisprudenza universale; ritornati gli Austriaci, R., che s'era naturalizzato milanese fin dal 1813, poté continuare l'insegnamento di alta ...
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BOVIO, Giovanni
Alfonso Scirocco
Nacque a Trani il 6 febbr. 1837, quinto dei sei figli di Nicola. e Chiara Pasquino. Non seguì un corso regolare di studi, non tanto per le disagiate condizioni economiche [...] a cui le divergenze e il B. si mise in polemica con gli altri capi dell'Estrema. Alieno da personalismi e universalmente stimato per la sua onestà e imparzialità, nel 1893 fece parte del comitato dei sette che condusse l'inchiesta parlamentare sulle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Graziano
Giovanni Minnucci
Definito il padre del diritto canonico, Graziano è figura, da un lato, misteriosa per la mancanza di fonti dirette e certe, dall'altro, estremamente presente nella tradizione [...] esclusività (con la quale si abrogavano tutte le decretali apparse successivamente al Decreto di Graziano) e dell'universalità, impresse dal pontefice alla sua raccolta, superano le quattro rationes e sconvolgono il sistema interpretativo adottato da ...
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Giurista e uomo di stato (Heidelberg 1679 - ivi 1755); fu detto il grande cancelliere di Federico il Grande per le importanti riforme (particolarmente quella dell'amministrazione della giustizia), compiute [...] che, morendo, il C. lasciò incompleto e che si proponeva di offrire a tutti i paesi civili come codice universale. Quale assertore della supremazia del diritto naturale, seguiva la teoria di suo padre Enrico. L'opera Grotius illustratus, iniziata ...
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Giuseppe Bronzini
Abstract
Viene esaminata la genealogia del diritto al reddito minimo garantito che si è andato costituzionalizzando, sopratutto in Europa, nella seconda metà del ‘900. Vengono poi [...] Prodi nel 1998, che aveva individuato un vistoso ritardo nel nostra paese nella lotta all’esclusione sociale ed una mancanza di universalità degli istituti del nostro welfare, si ebbe il primo tentativo di istituzione in Italia di una sorta di RMG ...
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Reinach, Adolf
Filosofo tedesco del diritto (n. Magonza 1883 - m. in guerra presso Dixmuide, Fiandre, 1917). Allievo di Th. Lipps e seguace di Husserl, fu prof. nell’univ. di Gottinga. Tentò l’applicazione [...] ma fondata, secondo l’impostazione husserliana, su un’intuizione delle essenze giuridiche a priori, che acquisiscono validità universale e necessaria. La sua teoria, con lessico originale rispetto a quello filosofico-giuridico del tempo, riporta all ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
universale2
universale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Strumento, detto anche u. geodetico, fondamentale in passato nella geodesia e astronomia geodetica per misurare angoli orizzontali e verticali, attualmente per lo più sostituito...