Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] il cui scopo era «aiutare a rendere più universale in tutti gli ordini del popolo la notizia 19.
Carli, Augusto (2006), Una scienza - una lingua? I conflitti linguistici nella comunicazione scientifica, in Zhì. Scritti in onore di Emanuele Banfi in ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] comprensivo anche di materiali e autori indicativi di asprezza linguistica – Guido Cavalcanti, Arnaut Daniel e soprattutto il Dante prima, di una storia tutta sua, non «concepita come un universale astratto, bensì come l’umano agire e sentire» di un ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] (Sinopsi del diritto universale, 1720) e due libri (De universi iuris uno principio et fine uno, 1720; De constantia iurisprudentiae, 1721).
Nelle opere giuridiche si ritrovano il retroterra storico-erudito, gran parte delle teorie linguistiche (cfr ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] sede centrale
L’esistenza di pronomi, fenomeno universale nelle lingue, è spiegata con esigenze di ’italiano tra le lingue romanze. Atti del XX congresso della Società di Linguistica Italiana (Bologna, 25-27 settembre 1986), a cura di F. Foresti ...
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ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] 1851 sulla Pasitelegrafia,proposta di un sistema universale da applicare al telegrafo elettrico) sono pei 1939), pp. 141-231; B. A. Terracini, Guida allo studio della linguistica storica, Roma 1949, pp. 145-147; Id., Nel cinquantenario della morte di ...
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L’impiego e la crescente diffusione della rete telematica Internet ha portato effetti importanti anche sugli usi linguistici dei suoi utilizzatori (detti talvolta, scherzosamente, internauti).
Nel trattare [...] specifico.
Un altro aspetto apparentemente contraddittorio degli usi linguistici della rete è rappresentato dalla convivenza di evidenti forme di standardizzazione (l’adozione dell’inglese come codice universale e la tendenza a produrre testi on line ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] sistema convenzionale di notazione standardizzata di carattere universale, poiché consente la codifica articolatoria dei diffuso è il sistema denominato Ascoli-Merlo, dal nome dei linguisti che lo idearono e rielaborarono nel tempo.
L’importanza di ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] consentono di seguire via via l’evoluzione testuale e linguistica dell’autore. Gli Asolani sono attestati da una mezzane e temperate» (II, 4). Poiché tuttavia è «generalissima e universale regola» scegliere in ogni stile «le più pure, le più monde, ...
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Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...] e di espressione idiomatica) non è data né accettata in linguistica. Ciò accade sia perché la non composizionalità del significato ha procedimenti metaforici e metonimici provenienti dall’esperienza universale dei parlanti (Casadei 1994; Kovacses & ...
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Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] Se nei principi queste strategie possono presumersi universali, la loro codifica è variabile da una lingua all’altra. In generale, le espressioni di cortesia investono tutti i livelli dell’organizzazione linguistica, dall’articolazione dei suoni alla ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
combinatorio
combinatòrio agg. [der. di combinare]. – Fondato sulla combinazione, risultante dalla combinazione dei varî elementi. In partic.: 1. In filologia, metodo c., metodo che consiste nell’accertare l’esatta interpretazione di un elemento...