Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] con i concetti, e comprensibile anche al di là delle differenze linguistiche fra gli uomini, fu Francis Bacon (1561-1626). Bacon cercava i «caratteri reali»: elementi universali, che si distinguono dai «caratteri vocali» per il loro riferimento ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] es., la vocale [i] è associata in modo naturale e forse universale all’idea di piccolezza, mentre [a] e [o] rinviano all’ 4. Morfologia. Atti del V incontro italo-austriaco della Società di Linguistica Italiana (Bergamo, 2-4 ottobre 1989), a cura di M ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] della verità e della coincidenza tra il personale e l’universale. Alla lingua limpida ed esente da ogni vezzo vernacolare paese» (De Mauro 1987: 164).
Pasolini ritornò sui temi linguistici dieci anni più tardi, pochi giorni prima della morte. In ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] ci è più il poeta, ci è il grammatico e il linguista […]. Corresse anche l’elocuzione, rifiutò i lenocini, cercò una distorto, sforzato, inusitato e aspro, onde non può esser’inteso dall’universale», e che i suoi versi sono «aspri», e la «favella ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] il cospicuo materiale accumulato negli anni relativo a spogli linguistici e lessicografici. Così nel 1818 (ma con data alla sua aspirazione a una lingua veramente «comune» e «universale d’Italia».
Dal punto di vista contenutistico e redazionale la ...
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In linguistica, il termine thesaurus ha tre significati distinti:
(a) dizionario o lessico (➔ dizionario);
(b) dizionario privo di definizioni organizzato per campi semantici (o dizionario analogico);
(c) [...] Geometria [...] El qual libro si chiama Thesoro universale, del matematico Hieronimo Tagliente (1579), strutturato relazione, affinità, analogia, concorrono a completare il corredo linguistico necessario, tanto per ben conoscere una cosa nel suo ...
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Alessandro Manzoni ha esercitato, soprattutto con I promessi sposi, un influsso evidente sulla lingua italiana, letteraria e non letteraria. Questo influsso trova le sue ragioni prima di tutto nella sinergia [...] Due sono le linee dell’influenza di Manzoni sul piano linguistico: la linea teorica e pedagogica e la linea dell’ e ancora di più dizionari – come il Novo dizionario universale della lingua italiana dello stesso Petrocchi (Manni 2001), uscito ...
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L’espressione diritti linguistici si riferisce al diritto di singole persone o di collettività a usare la propria lingua nativa, anche nel caso di una lingua diversa da quella ufficiale o standard: per [...] la Giornata internazionale della lingua madre, con «l’auspicio di una politica linguistica mondiale basata sul multilinguismo e garantita dall’accesso universale alle tecnologie informatiche». Nella risoluzione n. 12, Attuazione di una politica ...
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S’intende con trascrizione fonetica un sistema di rappresentazione grafica dei foni di una lingua (➔ fonetica) realizzata attraverso specifici alfabeti (➔ alfabeto fonetico), elaborati appositamente, solo [...] perfetta biunivocità. La trascrizione fonetica ha validità universale, poiché può essere applicata, con pari efficacia secolo, è stato applicato nella compilazione degli ➔ atlanti linguistici e in diverse opere di fonologia e dialettologia romanza ...
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I termini di colore (detti anche cromonimi) rivestono un ruolo fondamentale per la percezione e per la rappresentazione simbolica (anche emotiva) della realtà. Fino agli anni Sessanta del Novecento lo [...] dualità del sistema visuale (oscurità / notte e luce / giorno) in una opposizione che rappresenta una sorta di universale antropologico e linguistico (cfr. la bibliografia in Fresu 2006: 163, nota 52).
La connotazione negativa di nero si riflette in ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
combinatorio
combinatòrio agg. [der. di combinare]. – Fondato sulla combinazione, risultante dalla combinazione dei varî elementi. In partic.: 1. In filologia, metodo c., metodo che consiste nell’accertare l’esatta interpretazione di un elemento...